Sciopero globale per il clima: i giovani hanno riempito le piazze

Il 27 settembre, terzo sciopero globale del clima promosso dai movimenti Fridays for Future nati ispirandosi all'attivismo della giovane svedese Greta Thunberg, ha riempito le piazze anche di centinaia e centinaia di città italiane.

Sciopero globale per il clima: i giovani hanno riempito le piazze

Sono tantissimi i ragazzi che hanno scelto di non andare a scuola ma in piazza nel terzo sciopero globale per il clima, che conclude la settimana di azione iniziata il 20 settembre che ha visto eventi e manifestazioni in tutto il mondo e naturalmente anche in Italia.

Cortei, sit-in e flash mob hanno animato le piazze di centinaia città italiane nel giorno che ha visto come comune denominatore una crescente sensibilità dei giovani (e non solo) sulle questioni ambientali e sull'emergenza climatica.

Il ministro dell'istruzione Lorenzo Fioramonti ha fatto inviare ai dirigenti scolastici una circolare con cui li ha invitati a giustificare i ragazzi dalle assenze, provvedimento che non ha mancato si innescare anche malumori. "La circolare dice una cosa molto semplice e cioè che i ragazzi vanno giustificati con le normali procedure di ogni scuola, per la prima volta nella storia di questo Paese una famiglia potrà indicare la verità e cioè essere orgogliosa che il proprio figlio o la propria figlia abbia partecipato alla manifestazione contro i cambiamenti climatici e scriverlo sul libretto - ha spiegato il ministro - La scuola può decidere di accettarlo senza indicare motivi famigliari o altre scuse. Tra l'altro molti dirigenti scolastici, consigli e collegi dei docenti avevano, già prima della mia iniziativa, comunicato al ministero che avrebbero accettato la giustificazione per la partecipazione alla manifestazione".

Il "Global Strike For Climate" è arrivato dopo una settimana di mobilitazioni in concomitanza con il vertice Onu sul clima di New York, durante il quale Greta Thunberg ha pronunciato un discorso che ha avuto un grande effetto

La mobitazione italiana per chiedere ai governi a cambiare le politiche ambientali, e scongiurare un punto di non ritorno sul cambiamento climatico, ha visto migliaia e migliaia di ragazzi mobilitarsi, da Bolzano a Ragusa.

E dal 7 al 13 ottobre arriverà a Roma il movimento Exctinction Rebellion con la manifestazione nazionale di ribellione per il clima.

 

 

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