Il Festival di Sanremo è l’orchestrina che suona sul Titanic dell’umanità che affonda

Permafrost che si scioglie, caldo record in Antartide, emergenza fuoriuscite di metano, incendi di foreste e... via dicendo. Ma gran parte del popolo italiano preferisce guardare il festival di Sanremo in tv...

Il Festival di Sanremo è l’orchestrina che suona sul Titanic dell’umanità che affonda

Il permafrost, a causa delle temperature terrestri sempre più alte, sta iniziando a sciogliersi rilasciando una bomba climatica di gas metano che è oltre venti volte più climalterante della stessa CO2. Stiamo parlando di una riserva di miliardi di metri cubi di metano che se uscisse tutta sarebbe la fine della esistenza sulla terra per come la conosciamo. Senza poi contare la possibilità che si disperdano in atmosfera virus preistorici al cui confronto il coronavirus potrebbe essere un raffreddorino. In Antartide un iceberg più grande della Liguria (ironia della sorte), di 5800 km quadrati e spesso oltre 200 metri, da due anni e mezzo alla deriva, sta entrando nell’Oceano. La temperatura in Antartide il 6 febbraio ha raggiunto un caldo record di 18,3 gradi. In Australia gli incendi in corso da settembre (!!) non accennano a placarsi. Stiamo provocando a livello planetario reazioni a catena incontrollabili e ingestibili che si autoalimentano da sole aggravando costantemente la situazione.

E in questa situazione di tutto relax, i media e il popolo italiano cosa fanno? Guardano il festival di Sanremo. Intere pagine,  migliaia  di articoli  e servizi su questa kermesse dell’assurdo, ancora più incredibile in un momento di tale drammaticità. Fiumi di commenti ad esempio sui vestiti e acconciature delle donne (sempre trattate da manichini, con il loro beneplacito, ovvio), con dettagli e pettegolezzi a non finire. Tutto ciò mentre il mondo (non) affronta la più grave crisi da quando esiste l’umanità, quella dell’emergenza climatica. Ma allo show business, ai media e al popolo, non interessa granchè, molto più importante dedicare tempo e attenzione alle canzonette di Sanremo, evento di importanza fondamentale per la nostra esistenza presente e soprattutto futura. Come faremmo infatti a vivere senza le gesta  di cantanti, soubrette e presentatori? Di cosa parleremmo altrimenti? Su cosa ci confronteremmo? Su come fermare la nostra estinzione? Su come fermare la catastrofe ambientale ogni giorno più tragica? Ma no di certo, infatti cosa vuoi che ci interessi a noi di simili stupidaggini, magari pure inventate dagli ambientalisti per farsi pubblicità. Noi dobbiamo divertirci, non pensare a nulla, svagarci e commentare se il vestitino rosso era meglio del vestitino blu. 

Se ci fossero delle perplessità sul fatto che la cecità umana è la responsabile del suicidio a cui andiamo incontro e che non stiamo facendo nulla per impedirlo, spettacoli come quello di Sanremo ci tolgono ogni residuo dubbio. E vista la nostra lungimiranza, quando i danni, i drammi aumenteranno ancora e sarà chiaro che non si potrà fare più nulla per impedire il peggio, molto probabilmente le stesse persone che se ne sono costantemente fregate di tutto e tutti, diranno: vabbè tanto non si può fare più niente, godiamoci gli ultimi attimi dell’umanità e mandiamo definitivamente a quel paese tutto il resto. E in questo modo spingeranno ancora più sull’acceleratore verso il baratro perchè non c’è più nulla da perdere.

O forse questo ragionamento lo si sta facendo già ora, perché nonostante i media tacciano gran parte delle notizie importanti, che invece dovrebbero dare a caratteri cubitali ben prima delle gesta sanremesi, proponendo soluzioni e interventi reali, la gente ha comunque il sentore che siamo messi molto male e la situazione è tragica. Ma piuttosto che agire, si preferisce mettere la testa ben piantata sotto la sabbia sperando passi tutto in fretta e che ogni problema sarà risolto come per incanto. Ormai “all’homo stupidens” non interessa nemmeno più in quale inferno vivranno figli e nipoti.   Il Titanic affonda, però siamo fortunati perché l’orchestrina sta suonando le imperdibili canzonette di Sanremo.

 

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