Nasce il primo impianto eolico collettivo

L'idea è di Ènostra, impresa che si fonda sulla partecipazione attiva e sul coinvolgimento delle comunità e che conta solo energia rinnovabile: il primo impianto eolico collettivo verrà realizzato nel Foggiano. E i cittadini possono acquistare le quote per essere protagonisti/fruitori di un nuovo modo di fare energia.

Nasce il primo impianto eolico collettivo

Quello di Ènostra è un progetto collettivo, dal basso, per l'indipendenza energetica.

Nel 2019, in provincia di Foggia, sorgerà il primo impianto eolico collettivo, che sarà, appunto, di Ènostra e dei suoi soci. Con questo progetto si raggiungeranno due obiettivi: incrementare la quota di energia rinnovabile prodotta in Italia e fornire a chi deciderà di aderire elettricità rinnovabile a un prezzo fisso e indipendente dal mercato delle fossili, creando la più importante comunità energetica italiana nata dal basso.

L’IMPIANTO

Sarà installata una singola pala, dell’altezza di 80 m e di potenza pari a 850 kW, con una produzione attesa di quasi 3 GWh, equivalente al fabbisogno di circa 1.100 famiglie.

CHI PUÒ PARTECIPARE

La raccolta è aperta a tutti - nuovi soci, soci cooperatori e/o sovventori - e consiste nella sottoscrizione di capitale di sovvenzione della Cooperativa Ènostra.

CARATTERISTICHE DELLA SOTTOSCRIZIONE

Le azioni di sovvenzione del Fondo “Produzione Ènostra” hanno le seguenti caratteristiche:

•  La durata minima del conferimento è stabilita in 10 anni

•  L’importo minimo dei conferimenti è di 500 euro a socio

VANTAGGI PER I SOCI

Chi deciderà di aderire diventando socio avrà possibilità di sottoscrivere, alla data di entrata in esercizio dell’impianto, un contratto di fornitura di energia elettrica a prezzo fisso per 10 anni, con una tariffa legata al prezzo di costo dell’energia rinnovabile prodotta, sganciata dal mercato elettrico (dettagli disponibili dalla primavera del 2019). Al momento Ènostra è in procinto di acquisire l’autorizzazione alla costruzione di una pala eolica nel territorio di Candela. Per la conduzione delle fasi che precedono l’installazione dell’impianto, l'impresa si è affidata a un partner tecnico esterno, specializzato nel settore. L’acquisto è subordinato all’esito regolare della fase di Due Diligence tecnica, legale e contabile (verifica dei dati) attualmente in corso. La costruzione può prendere avvio una volta che i titoli autorizzativi sono perfezionati. Al momento il progetto è in dirittura di arrivo per quanto riguarda l’Autorizzazione Unica da parte della Regione Puglia. Una volta ottenuta la disponibilità dei terreni e contrattualizzato il supporto dei fornitori, potrà iniziare la fase di costruzione che, secondo le previsioni, richiederà 4-6 mesi di tempo. L’entrata in esercizio della pala può quindi essere ipotizzata per l’estate del 2019.

In questa fase di acquisizione del progetto i fornitori sono due:

– REA srl di Bologna, che sta sviluppando la parte di Due Diligence tecnica

– Lo Studio Associato Gandino Paire, che sta sviluppando la Due Diligence legale

Una volta acquisito il progetto, sarà aperta una gara per la scelta del fornitore della turbina e delle opere civili ed elettriche.

«L’autorizzazione richiesta è per una potenza di 850 kW. Al momento stiamo valutando di utilizzare una pala eolica di con rotore di diametro pari a 90 metri - spiegano da Ènostra - e quindi in grado di produrre energia per circa 3.000 MWh di energia su base P75 (significa che ogni anno c’è il 75% di probabilità che si superi questa produzione). Se pensiamo che una famiglia italiana media consuma circa 2.700 kWh annui, vuol dire che la pala può produrre energia per più di 1.100 famiglie. Se guardiamo alla produzione 2018 di ènostra, avremmo una copertura di circa il 1/3 del fabbisogno dei soci in fornitura».

«La pala viene installata su di un terreno a poche centinaia di metri dall’uscita dell’autostrada nel Comune di Candela, provincia di Foggia - proseguono da Ènostra - Sono previste opere elettriche di connessione alla cabina di Media Tensione. Il sito di installazione non è al momento soggetto a vincoli ambientali particolari. Non appena i titoli autorizzativi verranno acquisiti, lavoreremo con le istituzioni locali, cittadini, imprese ed associazioni al fine di rafforzare il più possibile i sostenitori dell’impianto e far capire i benefici dell’approccio comunitario alla produzione di energia da fonti rinnovabili».

COME ADERIRE

Segui le indicazioni alla pagina www.enostra.it/impianto-collettivo

L'impresa "dal basso"

Ènostra nasce nel 2014 dal progetto UE RESCoop20-20-20, volto a favorire l'accettabilità delle rinnovabili, e già nel 2015 diviene membro di RESCoop (la Federazione Europea delle cooperative energetiche).

Il percorso europeo di Ènostra prosegue oggi con RESCoop Plus, il progetto finanziato dal programma per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020, con l’obiettivo di sviluppare e condividere buone pratiche per il risparmio energetico e l’efficienza, a partire dai comportamenti dei soci di alcune cooperative. L'impresa si fonda sulla partecipazione attiva e sul coinvolgimento delle comunità e realizza un modello circolare di gestione dell’energia fondato sul coinvolgimento diretto dei soci nella sfera della produzione, del risparmio e del consumo, favorendo la progressiva transizione verso un sistema “carbon free”, a livello nazionale. Interpretando premesse, obiettivi e valori espressi dalla Carta europea delle RESCoop, Ènostra si distingue radicalmente dai tradizionali fornitori energetici presenti sul mercato nazionale. La declinazione in ambito energetico dei principi cooperativi consente di dar vita a un’operazione di disinvestimento dalle multinazionali fossili a favore di progetti sostenibili, decentralizzati ed etici ad azionariato popolare, incrementando la quota rinnovabile nel mix nazionale.

Energia buona

La provenienza, le caratteristiche dell’energia e la relazione con chi la produce rappresentano uno dei principi su cui si fonda questa impresa innovativa. Ènostra acquista energia rinnovabile con Garanzia d'Origine da imprese e impianti sostenibili ed etici. Per farlo, ha messo a punto, con l'avallo del Comitato Tecnico Scientifico, la propria matrice di sostenibilità: uno strumento di valutazione che misura la sostenibilità ambientale degli impianti di produzione e la responsabilità sociale dell’impresa titolare (legalità, trasparenza, governance, rapporti di rete e di comunità, nessuna relazione con il comparto fossile).

 

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