TAV in Val Susa: dal tavolo dei bari se ne esce solo con le ossa rotte

E così anche la TAV in Val Susa, come era prevedibilissimo, finisce nelle fauci dei bari di professione senza se e senza ma. Siamo di fronte a uno spreco di soldi pubblici colossale. La TAV si farà in barba a qualsiasi senso economico, ambientale e sanitario.

TAV in Val Susa: dal tavolo dei bari se ne esce solo con le ossa rotte

Quando ci si siede al tavolo con i bari, è chiaro che si verrà spennati; pensare di spuntarla con gente con materassi di pelo sullo stomaco, messa in Parlamento da comitati di affari con potenze di soldi inimmaginabili, è qualcosa che va oltre la pia illusione. E così anche la TAV in Val Susa, come era prevedibilissimo, finisce nelle fauci dei bari di professione senza se e senza ma. 

La TAV è uno spreco di denaro pubblico tra i più impressionanti che la storia italiana ricordi, un'Italia che piange miseria ma poi ha sempre soldi per qualsiasi grande e piccola opera inutile, così come quando da militare si fanno le buche e poi si riempiono, con la differenza che nella TAV si buttano miliardi di euro. Pensando che per la TAV la logica, i numeri, i dati inconfutabili potessero contare qualcosa, si è pure istituita una commissione ad hoc che ha decretato quello che chiunque che non ha interessi in gioco sa perfettamente da anni e che è emerso già da molti altri studi commissionati ad esperti, istituti di analisi e quant’altro. E cioè che siamo di fronte a uno spreco di soldi pubblici colossale.

Ma niente serve, perché la partita è truccata e i bari fanno quello che vogliono anche di fronte alle evidenze, ai fatti, ai numeri che dicono che l’opera non ha nessuna convenienza e solo costi. E quanto sia grande lo sprezzo per le persone e l’ambiente lo dimostra il fatto che tutto il balletto di cifre, pareri e contropareri verteva solo ed esclusivamente sulla convenienza o meno di questa opera. Che poi devasti l’ambiente e danneggi la popolazione è irrilevante, contano solo i soldi. Ma anche di fronte all’evidenza che sul lato soldi non c’è alcuna convenienza, la TAV si fa lo stesso perché non è un discorso di convenienza per lo Stato ma per chi con i soldi dello Stato mangerà. E visto che quelli che ci mangeranno sono potenti e hanno i partiti degli affari come loro referenti, la TAV si farà in barba a qualsiasi senso economico, ambientale e sanitario. Per i comitati di affari e i loro servitori che siedono in parlamento le persone sono solo cavie e l’ambiente una cloaca dove scaricare tutta la immondizia possibile, meglio se altamente inquinante. Business as usual e via andare.

Così la casta del partito degli affari ottiene due grandi risultati: un altro colpo decisivo sferrato al Movimento 5 Stelle (da sempre contrario alla TAV in Val Susa) con il capolavoro/beffa che è lo stesso Presidente del Consiglio Conte, vicino al M5S, a dire che la TAV si deve fare, e la creazione del prossimo nemico di turno che potrà egregiamente alternarsi  agli immigrati a cui dare addosso. Così il popolo della val di Susa, che non si adegua ai diktat di chi lo vuole asfaltare e che è vittima di una lunga occupazione militare, sarà ancora più criminalizzato e represso. Ogni protesta, ogni voce contraria sarà tacciata di essere contro il “progresso” ovvero contro l’ingrasso del conto in banca dei soliti noti. Verrà creato il nemico pubblico su cui si concentrerà ad arte tutta l’attenzione e così di nemico in nemico si costruisce un paese in preda all’odio e alla paura.

A tutto ciò si aggiunge un ulteriore elemento che rende ancora più ridicola e farsesca la seppur tragica faccenda e cioè che le scuse per dire che la TAV si deve fare sono fantomatici finanziamenti europei (che ammesso mai ci fossero, comporterebbero comunque uno spreco di miliardi di euro pubblici) e che il presidente francese Macron la vuole fare.

Ma come? Ma l’Europa non era il mostro terribile da abbattere? Non era la causa di tutti i nostri mali? E la Francia di Macron? Non era Belzebù in terra? Il nemico numero uno, quello che non si vuole prendere gli immigrati, quello per cui la sua politica coloniale in Africa fa sì che gli immigrati vengano nel nostro paese? Improvvisamente tutto dimenticato. 

Ci si inginocchia ai voleri di Macron e dell’Europa da veri guerrieri cuor di topo “padroni a casa nostra”. E anche questo dimostra ancora una volta che la casta del partito degli affari prospera solo ed unicamente grazie a una propaganda che può far credere qualsiasi cosa alla gente e dove si può dire e fare tutto e il contrario di tutto anche dalla mattina alla sera, al cui confronto le teorie di Orwell sulla manipolazione mediatica erano scherzetti per bambini.

Pensare che la casta del partito degli affari possa giocare pulito e credere a una impossibile mutazione genetica di chi è nato, lavora e vive esclusivamente per servire precisi interessi calpestando tutto e tutti, è un mistero a cui ancora non è data risposta. E se ci si crede, non si può poi piangere sulla malafede altrui visto che al tavolo dei bari c’è un solo e unico risultato: uscirne con le ossa rotte.

 

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