L'Italia fa acqua: il 47% di quella potabile "sparisce" lungo la rete

Istat: perdite nelle condutture ma anche necessità di garantire continuità di afflusso: maggiori dispersioni in Puglia, Sardegna, Molise e Abruzzo.

L'Italia fa acqua: il 47% di quella potabile
ROMA - Secondo l'Istat, nel 2008 si e' registrata, a livello nazionale, una perdita del 47% di acqua potabile, dovuta alle necessita' di garantire una continuita' di afflusso nelle condutture, ma anche alle effettive perdite delle condutture stesse. Le maggiori dispersioni di rete si osservano in Puglia, Sardegna, Molise e Abruzzo dove, per ogni 100 litri di acqua erogata, se ne immettono in rete circa 80 litri in piu'; quelle piu' basse si riscontrano in Lombardia e nelle due province autonome di Trento e Bolzano. Nel 2008, poi, la capacita' effettiva depurativa degli impianti, ossia il carico inquinante proveniente dalle acque reflue urbane e trattato dagli impianti di depurazione, e' pari a 59,0 milioni di abitanti equivalenti (Ae), il 26,6% in piu' rispetto al 1999 quando la capacita' effettiva depurativa era pari a 46,6 milioni di Ae. Anche la capacita' potenziale depurativa, misurata dagli abitanti equivalenti di progetto, e' aumentata rispetto al 1999 passando da 61,4 milioni di Ae a 75,2 milioni di Ae del 2008 (+22,5%). Nel periodo 1999-2008 le regioni in cui e' aumentato maggiormente il carico inquinante trattato negli impianti di depurazione sono Umbria (+101,7%), Basilicata (+93,5%) e Calabria (+86,8%). Il minor incremento si e' osservato in Emilia-Romagna (+11,2%), Piemonte (+13,1 %) e nella provincia autonoma di Trento (+14,3%), regioni in cui comunque il fabbisogno di depurazione era su buoni livelli di soddisfazione già dal 1999. Per quanto riguarda invece la capacita' potenziale depurativa nelle regioni, si osserva che le regioni che piu' hanno aumentato gli impianti di depurazione, dal 1999 al 2008, sono Umbria (+87,3%) e Basilicata (+77,2%), seguite da Lombardia (+45,3%), Liguria (+42,5%) e Sardegna (+39,2%). Per contro, Campania e Lazio hanno accresciuto la propria capacita' solo di circa il 10%. La capacita' depurativa di progetto degli impianti di depurazione soddisfa, al 2008, circa il 75,2% della potenzialita' necessaria, stimata in circa 100 milioni di abitanti equivalenti totali. La capacita' effettivamente utilizzata e' pari invece al 59,0% delle necessita' di depurazione. Fonte agenzia Dire.

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