Bimbi a scuola a bordo del 'Piedibus'

Si diffonde lentamente anche in Italia la pratica virtuosa del 'Piedibus'. Gruppi di bambini riscoprono il piacere di andare a scuola a piedi accompagnati da due adulti che a turno gestiscono la fila di piccoli pedoni. Fermate fisse e orari ben precisi, questi i dictat di un Piedibus che si rispetti. A guadagnarci sono bambini e genitori. I primi in termini di salute e buon umore, gli ultimi per quanto riguarda i tempi e l'organizzazione della giornata.

Bimbi a scuola a bordo del 'Piedibus'
Alla riapertura delle scuole anche quest’anno hanno ripreso 'le corse', qui e là sul territorio italiano, i Piedibus, con qualche nuova entrata nella lista dei 'mezzi' attivi. In verità sono ancora troppo poche le realtà in cui questa singolare 'corriera a piedi' si mette in marcia, ma l’esperienza sta portando buoni risultati e crescenti adesioni, lasciando quindi sperare nella possibilità di una ben più larga diffusione. Cos’è il Piedibus? Si tratta di un ecologico, sicuro e divertente modo di far andare i bambini a scuola. Quando i nostri genitori erano piccoli, si recavano tutti a lezione a piedi, zaino in spalla, in gruppo, tenendo per mano i fratellini più piccoli. Poi l’aumento dei pericoli (violenza, automobili, inquinamento) ha man mano indotto i genitori a prediligere l’accompagnamento diretto dei figli presso l’istituto, aggravando così la congestione delle strade, rendendo ancora più complessa l’organizzazione degli orari e condannando fin dalla tenera età i ragazzi ad un’indolente inattività fisica. Del resto l’obesità è una patologia sempre più diffusa tra i bambini, spesso a sua volta causa di altre gravi malattie. È così che nasce l’idea di sperimentare il bus a piedi. Due adulti, che fanno rispettivamente da 'conducente' e 'controllore', si occupano di passare dai punti di incontro prestabiliti (le fermate, appunto) a raccogliere i bambini, i quali indossano una pettorina catarifrangente e si dispongono uno dietro l’altro, tra i due adulti, che aprono e chiudono la fila sempre. Il controllore compila un 'diario di viaggio', ossia un registro in cui segna i bambini presi ad ogni fermata. Ovviamente la carovana umana si muove a piedi, con qualunque condizione di tempo, tutti i giorni secondo il calendario scolastico. Le fermate sono prefissate e non variano di giorno in giorno. Si stabilisce anche una tabella oraria, ossia si giunge ad ogni punto di raccolta ad un orario dato e si riparte dopo un numero preciso di minuti: ciò per garantire ordine, affidabilità e puntualità d’arrivo a scuola. I genitori devono così occuparsi soltanto di condurre i propri figli alla 'fermata' del Piedibus più vicina alla propria abitazione. Ovviamente i due adulti prendono su di sé la responsabilità dei bambini e, in generale, questi due ruoli sono rivestiti a turno da vari genitori, secondo le disponibilità di tempo e flessibilità di orari. Quali i vantaggi del Piedibus? In primo luogo i bambini hanno l’opportunità di svolgere una salutare leggera attività fisica quotidiana: i pediatri affermano che mezz’ora di camminata (non troppo lenta) al giorno garantisce il mantenimento di un buon ritmo metabolico e un sufficiente stimolo muscolare. I bambini imparano ad acquisire autonomia, indipendenza e fiducia in se stessi, attraverso l’esperienza in un ambiente 'esterno', che non è quello protetto della famiglia o della scuola, inoltre sono portati a responsabilizzarsi maggiormente. Camminando per strada sotto la guida di adulti, imparano le basilari regole del codice della strada e familiarizzano con il contesto ambientale della città o del paese in cui vivono: possono riscoprire così la strada, una dimensione oggi giorno spesso assente nella pratica quotidiana di vita dei giovani che vivono in città o grossi agglomerati urbani. Lo spostamento a piedi verso gli istituti di istruzione favorisce il decongestionamento delle strade, soprattutto vicino le scuole, riducendo di conseguenza i pericoli stradali stessi, nonché l’inquinamento. I bambini possono così muoversi in un ambiente più sicuro e pulito. In più, durante il tragitto, gli studenti hanno occasione di parlare tra loro, conoscere nuovi bambini e sviluppare quindi la propria socialità: ciò contribuisce anche a farli arrivare all’apertura delle lezioni di buon umore e già attivi. Naturalmente il 'mezzo' viaggia anche al ritorno, dunque il rientro a casa è altrettanto garantito. Infine, l’organizzazione di una carovana che si sposta a piedi semplifica la vita ai genitori, che possono gestire meglio gli spostamenti e gli orari, non dovendosi più occupare (salvo l’eventuale periodo di turno in qualità di gestori del Piedibus) di accompagnare e andare a riprendere fino a scuola i figli, che magari per differenza di età frequentato anche istituti differenti. L’idea del Piedibus non è nata in Italia, bensì si è affermata nel corso dell’ultimo decennio in vari paesi europei. Man mano sta però trovando diffusione anche da noi. Nel 2003 a Padova è stata fondata un’associazione, chiamata per l’appunto Piedibus, la quale ha creato un sito internet che intende porsi come punto di riferimento per la comunità di genitori e alunni che vogliano mettere in atto, o che già lo fanno, questa pratica virtuosa. Costituire una rete di persone che condividono un’esperienza infatti, come noto, permette ai membri di confrontarsi e di fornire preziosi consigli e indicazioni agli altri. Del resto, coloro che hanno già fatto partire dei Piedibus sanno bene quali siano le difficoltà da affrontare e le tappe da seguire, pertanto possono velocizzare notevolmente il lavoro di quanti decidano di realizzare un’analoga impresa. Il sito presenta anche una sezione 'news' nella quale vengono rese note iniziative speciali e l’eventuale costituzione di nuove carovane di bambini. A proposito di novità, secondo quanto annunciato dall’ANEA (Agenzia Napoletana Energia Ambiente) parte in questi giorni a Napoli un progetto pilota di Piedibus che coinvolge bambini e genitori di alcune scuole della provincia. Tra l’8 e il 12 novembre, invece, in occasione della Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2010, alcune carovane di studenti a piedi si muoveranno a Monteveglio (provincia di Bologna) ed altre zone limitrofe. Si tratta di un esperimento, che sarà praticato solo per cinque giorni, ma che – in base alle adesioni e all’esito - potrebbe trasformarsi in una pratica permanente. Speriamo che le scuole si contagino l’una con l’altra e che queste iniziative virtuose si diffondano a macchia di leopardo. Chissà se fra qualche anno non saranno proprio i nostri figli a farci la predica e darci il buon esempio, così che anche noi riprendiamo a muoverci pedibus calcantibus.

Commenti

Questo progetto, in via sperimentale, è stato portato avanti anche a Cascina (un comune in Provincia di Pisa) durante l'anno scolastico 2008/2009, con la partecipazione di Ambiente Italia. Belle iniziative, giuste sia per i bambini/ragazzi, sia per l'ambiente. Ce ne dovrebbero essere di più di queste iniziative.
Monica, 03-11-2010 01:03
veramente una bella iniziativa, provo a proporla anche nel mio comune.
Giuseppe, 05-11-2010 11:05
Sono una mamma accompagnatrice di piedibus in un paese in provincia di Bergamo. Un servizio che ogni anno riscuote sempre più consensi, tanto che sulla "nostra corriera a piedi" viaggiano ogni anno sempre più passeggeri. Fondamentale da noi è l'apporto dei volontari della Protezione Civile locale, che consentono di coprire i turni di accompagnamento laddove mancano i genitori.
Bianca, 08-11-2010 04:08
molto bella come iniziativa, si rispetta l'ambiente e i bambini fanno più movimento. io però ci vedo un puntare al ribasso, un proteggere i bambini e le bambine dai pericoli che il più delle volte sono solo degli adulti. nella mia città esiste un pieibus e a me da molta tristezza vedere bambini con la pettorina reggere una corda, senza sapere dove stanno andando, senza imparare la strada per andare a scuola, senza saper attraversare. buona l'iniziativa ma andrebbe facilitata l'autonomia dei bambini. perchè non possono guidare loro stessi il piedibus? perchè non possono scegliere loro la strada da fare? (nei limiti del possibile). non foderiamo i bambini in un mondo senza pericoli perchè da grandi diventeranno paurosi e sempre bisognosi dell'aiuto di altri.
tonno1983, 08-11-2010 06:08
L'iniziativa è assolutamente meritevole e a mio avviso rappresenta anche uno dei pilastri su cui fondare un efficace sistema di mobilità dolce. Per esperienza diretta, purtroppo, non sono così ottimista: il pedibus è un progetto che è stato implementato in diversi comuni, peccato che nella maggior parte dei casi non sia stato poi riconfermato per gli anni a venire. Queste esperienze virtuose, se non vengono perpetuate negli anni, che senso hanno?
Sara, 11-11-2010 02:11
Bellissima questa iniziativa, secondo me e anche importante che i bambini portano solo il materiale veramente neccessario per fare i compiti a casa e possono lasciare i libri pesanti a scuola per avere lo zaino piu leggero
karla, 14-11-2010 01:14

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