In Sicilia arriva l'APE, aula didattica permanente ecologica

Con i corsi gratuiti nelle scuole, s’inaugura a Savoca - in provincia di Messina - APE, Aula Permanente di Ecologia, il primo progetto di Anima Mundi in Sicilia. Un approccio alla sostenibilità realizzato attraverso la condivisione di un orto didattico e i principi della permacultura.

In Sicilia arriva l'APE, aula didattica permanente ecologica
Pensiamo per un istante alla voglia dei bambini di fare lezione all’aperto, di muoversi, di apprendere da ciò che vedono, toccano, sperimentano e scoprono. Chi non avrebbe preferito quest’alternativa alla tradizionale impostazione d’imparare dal banco? L’idea è realizzata in Sicilia per la prima volta, in un bellissimo borgo della provincia di Messina, Savoca, dove si è pensato di declinarla specificatamente con l’orticoltura e la permacultura. Ancora oggi in svolgimento, l’orto didattico avviato ieri in questo sito, è il primo progetto APE, Aula Permanente di Ecologia, nato dalla collaborazione di Anima Mundi - soc. coop. di servizi educativi e ricreativi incentrati sull'orticoltura e la sostenibilità - con il Comune interessato. Referente, e ancor prima ideatrice del progetto APE, è Serena Bonura, ecologista e permacultrice. Le sue competenze, unite a una primissima sperimentazione nell’orto personale con una nipote, hanno generato l’idea di approcciare i ragazzi alla sostenibilità tramite l’orto-terapia, una nuova ma antica, specie di psicoterapia individuale e di gruppo che diventa infine una modalità di auto analisi. L’orto progettato, sarà da gestire da qui in poi, secondo i principi basilari della permacultura: la cura dell'uomo, la cura della terra e l'equa condivisione. Seguono altri orientamenti generali e di programmazione che si rifanno alla permanenza della natura, alla sua stabilità data dalla compresenza di più elementi e dalla biodiversità dei sistemi. Ciò che APE intende offrire, è un ricco programma di percorsi il cui tema dominante è l'ecologia, intesa sia come studio degli ambienti naturali (percorsi sull'orto, sul giardino, sulle aree protette, sugli animali come le api, il pipistrello, ecc.) sia come studio delle relazioni fra l'uomo e le risorse della sua città, del suo paese, del pianeta (risorsa acqua, i rifiuti, il nostro territorio). Il Comune di Savoca, da parte sua, ha abbracciato il progetto con entusiasmo, dando la disponibilità di spazi e strutture per l’organizzazione e stipulando una convenzione che riconosce la soc. coop. Anima Mundi come attore delle politiche sulla sostenibilità. L’aula didattica che da ieri accoglie gli alunni delle scuole aderenti al Progetto APE, è un’area attrezzata della frazione Rina, in un sito soggetto a tutela naturalistica. Il luogo è abitualmente frequentato e visibile, con una porzione ampliabile per l’orto-coltura fino a 250 Mt. Alcune peculiarità dell’attività, le spiega direttamente la referente del progetto Serena Bonura, oggi impegnata con Antonia e Angela con i primi gruppi di ragazzi. “I laboratori che avviamo in questi giorni – ci dice Serena - sono al momento gratuiti. Ci tengo a sottolineare l’importanza che per noi riveste la scelta di lavorare col pubblico nel proporre e offrire un servizio alla sostenibilità. Le attività riguardanti i corsi settimanali gratuiti saranno erogate secondo un calendario già schedulato". Quali e quante scuole hanno aderito? Al momento, l’Istituto Comprensivo Santa Teresa di Riva e Roccalumera (ME). La Direzione didattica di Santa Teresa di Riva si è unita ultimamente, con un progetto sulla produzione della seta che riprende l’antica ma desueta, vocazione produttiva dell’area. L’intenzione è però quella di produrre la seta senza uccidere il baco, permettendogli di uscirne prima dello sfruttamento del bozzolo, come nella tecnica della peace silk messa a punto in India. La cosa è ancora allo studio, ma siamo molto orientati a realizzarlo. Quanti, e come saranno organizzati i bambini e i ragazzi iscritti ai Corsi? I ragazzi coinvolti nei corsi gratuiti sono 60. Vengono creati dei gruppi, ciascuno dei quali formato da 10 bambini. Ogni gruppo avrà la possibilità di seguire un vero e proprio programma didattico, articolato in 8 moduli, della durata di 2 ore, per un totale di 16 ore. In generale si seguirà un approccio conforme al ciclo di vita dell’orto, basato su semina, trapianto, cura e uso delle piante da orto. Che fate con un ragazzo che non vuole sporcarsi le mani nella terra? Non è detto che ogni alunno abbia voglia seminare, zappare o innaffiare. Si può fare disegnare nella terra, fotografare, lavorare coi sensi o con l’immaginazione o fare qualunque altra attività preferita, purché si svolga comunque un lavoro con la terra e parallelo a quello altrui. L’obiettivo è avvicinare i bambini alla terra, fargliela conoscere, comprenderla e rispettarla secondo le proprie disponibilità. È una spinta al lavoro tradizionale nei campi? No. Anche se abbiamo lanciato l’idea di coinvolgere in questi corsi i familiari e soprattutto i nonni, non ritengo che la tradizione agricola storica sia di per sé da restaurare; occorre sviluppare nuovi modi. Quali altre fasi il progetto APE comprende? C’è la costruzione di una struttura vegetale, da utilizzare come aula, la cui realizzazione si è purtroppo bloccata per motivi burocratici. In corso, anche la progettazione di tutte le strutture temporanee e degli arredi che serviranno al funzionamento di APE, con materiali locali (naturali o artificiali e quindi di scarto). Grazie alla collaborazione dell’associazione O2italia no profit e della sua fondatrice, l’architetta Antonia Teatino, si è già formato un gruppo di lavoro per l’autocostruzione e la progettazione, e si è stabilito un contatto con l’Ordine degli Architetti di Messina. La guida per la definizione delle esigenze specifiche delle azioni da fare per l’applicazione dei principi di permacultura nel luogo, resta ad Anima Mundi. Com’è andata la prima giornata con i bambini? Bene. Siamo molto soddisfatti.

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