L'arte che cura

L'arte che cura, è una scoperta, un arricchimento culturale, un'opportunità terapeutica. Ad investire nella definizione di competenze per sostenere e curare i bambini è la Fondazione Salesi che ha avviato il progetto europeo Musa.

L'arte che cura

Definire le competenze professionali per valorizzare attività artistiche sempre più importanti per i percorsi di cura, quali musicoterapia e clownterapia. È questo l’obiettivo del progetto europeo Musa – “MUSic performing and creative Arts professions involved in healthcare”, ideato e promosso dalla Fondazione Salesi, onlus impegnata nel mantenere e diffondere la più adeguata cultura assistenziale al bambino malato. Il progetto è stato presentato ad Ancona.
Il progetto Musa punta a definire standard normativi per queste professioni, che svolgono un’importante attività di ausilio alle attività clinico-assistenziali: “L’idea è nata nell’ambito dei nostri progetti di musicoterapia – ha spiegato Annarita Settimi Duca, direttrice della Fondazione Salesi -; abbiamo toccato con mano l’effetto benefico che queste attività hanno sui pazienti, nell’abbassare i livelli di stress e nel favorire il percorso di guarigione. Come Fondazione siamo sempre alla ricerca di nuove vie per migliorare la qualità di vita del bambino in ospedale e quando ricorriamo alle arti-terapie dobbiamo sapere a chi rivolgerci e a quali competenze fare riferimento. Il progetto Musa sarà fondamentale proprio per definire le professioni impiegate in attività come clownterapia, pet therapy e musicoterapia e costruire, insieme con gli operatori sanitari, un’alleanza terapeutica per potenziare i percorsi di cura”.
Il progetto verrà cofinanziato dall’Unione europea; è stato infatti scelto, insieme con altri 18, tra i 200 pervenuti da tutta Europa nell’ambito del programma Leonardo. Le linee guida comunitarie puntano proprio a chiarire profili professionali che svolgono un ruolo importante, soprattutto in periodo di crisi, con l’obiettivo di favorire la mobilità professionale e la trasparenza delle qualifiche. La Fondazione Salesi, in qualità di capofila, coordinerà le azioni previste in due anni di lavoro, tra cui: sviluppare una mappa per il riconoscimento delle professioni legate alle arti-terapie, produrre evidenze scientifiche sull’efficacia di tali terapie, creare un portale on line come piattaforma utile agli operatori coinvolti e diffondere la conoscenza delle arti-terapie sensibilizzando l’opinione pubblica.
Il partenariato è composto da soggetti che a livello internazionale hanno esperienze rilevanti in questo settore: l’Azienda Ospedaliero – universitaria Ospedali Riuniti di Ancona, l’Associazione italiana Professionisti della Musicoterapica di Firenze, la Latvia Music Therapy Association di Liepaja (Lettonia), la Facoltà di Pedagogia e Psicologia dell’Università di Bialystok (Polonia), la Yildirim Beyazit University di Ankara (Turchia) e il College Grŵp Llandrillo-Menai di Rhos on Sea (Regno Unito).
È previsto in marzo ad Ancona il primo meeting tra i partner del progetto.

 

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