Bere comune: evito la plastica, uso la borraccia

Il 25 marzo, alla Città dell'Utopia di Roma, in occasione di MDFEST, il Circolo del Movimento per la Decrescita felice di Roma presenta 'Bere comune'. Una iniziativa volta a diffondere una cultura dell'acqua che sia davvero pubblica e quindi libera dalle bottiglie di plastica usa e getta. Un gesto concreto per la salvaguardia dell’unico Pianeta che abbiamo, ma soprattutto semplice... come bere un bicchiere d’acqua.

L’acqua è un dono e chi progetta di trasformarla in merce da tubo o da bottiglia sta rubando ai poveri per vendere ai ricchi Dal brano Regola acquea di Marco Paolini e Mercanti di Liquore. Chi vuole privatizzare l'acqua deve dimostrare di essere anche il padrone delle nuvole, della pioggia, dei ghiacciai, degli arcobaleni Erri De Luca Ogni nostro gesto può fare la differenza. Se poi diventa 'contagioso' e incide sugli stili di vita, può davvero diventare decisivo. Siete mai andati a una manifestazione, ad un concerto? Avrete visto il tappeto di plastiche usa e getta che rimane. Perché pulire se possiamo evitare di sporcare? Avete mai chiesto in un bar una bottiglia da mezzo litro d'acqua? Vi sembra un prezzo equo? Ha senso usare per pochi minuti un imballaggio in plastica che ha un costo ambientale molto alto per essere prodotto, trasportato e... riciclato? Possiamo farne a meno? La risposta è sì. L’impegno di ogni singolo non è mai irrilevante! Basta prendere una piccola abitudine, portarsi sempre dietro un contenitore riutilizzabile che potrà essere riempito in qualunque fontanella pubblica, rubinetto, o anche nei bar (basta chiederlo). Avremo evitato al Pianeta lo spreco di risorse, e avremo regalato a noi stessi un pizzico di contagiosa consapevolezza. Quando vedete qualcuno spendere al cinema o ad un concerto 2 euro per una bottiglietta usa e getta di acqua minerale, che magari ha viaggiato per centinaia di km su camion, fate un gesto concreto: ditegli di smettere. Bere comune rappresenta un'evoluzione delle campagne Imbrocchiamola lanciata da Altroconsumo, e della campagna Porta la Sporta per fare la spesa e i propri acquisti, che recita non a caso: “Perché usare per pochi minuti un oggetto che può durare anche cento anni?”. Oltre alla sporta, avere con sé una borraccia, un bicchiere componibile, un termos, è un gesto di pace e di rispetto verso un diritto inalienabile dell’umanità: l’acqua. Questa iniziativa non ha referenti, non ha regole, non costa nulla ed è molto semplice: richiede una diffusione orizzontale basata sul passa parola e sull’imitazione. Per i più creativi può essere fonte... di ispirazione! Bere comune è per tutti, è un diritto, vuol dire compiere un gesto concreto a favore della salvaguardia dell’unico Pianeta che abbiamo. Un'altra piccola tessera del mosaico nell'avvicinamento al referendum sull'acqua in cui deve trionfare il sì. Primo firmatario dell’iniziativa: Circolo del Movimento per la Decrescita felice di Roma

Commenti

Sono discorsi tra sordi. Tutto il nostro cibo, i nostri prodotti sono confezionati in plastica. Basta vedere in tutti i supermercati. Non c'è scampo!!!
Teresa, 24-03-2011 10:24
non c'è scampo se ogni singolo non si assume le sue responsabilità contro l'usa e getta. personalmente produco un sacchetto di indifferenziato secco una volta al mese. ridurre lo spreco di imballaggi è possibile e conveniente, e dipende anche da cosa scegli di bere o mangiare: e si ritorna sempre alla responsabilità individuale..., non quella di chi vende un prodotto
Rob, 25-03-2011 11:25
Basta non comperarli quei prodotti confezionati in plastica, il mercato ci offre frutta di stagione e anche prendercela nei super senza maxi imballaggi si può! Basta scegliere il POTERE DI SCEGLIERE E'NOSTRO NON DIMENTICHIAMOCELO MAI...Ciao a tutti :)
Mariella, 25-03-2011 04:25
circa un anno fa ho speso 18 euro per una borraccia in alluminio...beh soldi spesi bene!!!
Luigi, 25-03-2011 04:25
Sono d'accordo con Mariella che il potere di scegliere è nostro; ma, per rendersi conto dell'uso spropositato che si fa della plastica, basta pensare solo al numero di guanti di plastica monouso, al numero di buste di plastica monouso per i prodotti ortofrutticoli che ognuno di noi utilizza nei supermecati.Moltiplichiamo per i vari supermercati di una città, per le varie città di ogni Paese ecc... e si impazzisce.Certo che si va anche nei mercatini rionali con le sporte varie e borse ecologiche, ma è sempre molto poco. Il discorso si può approfondire ulteriormente per altri tipi di imballaggio e viene al vertigine!!!!
Teresa, 27-03-2011 11:27
un video meraviglioso, di pochi secondi: http://www.youtube.com/watch?v=lcUtN51uQ5Q&feature= "spot anti acqua in bottiglia", realizzato da una scuola di Lucca... :-) e dai dai dai!
Rob, 04-04-2011 06:04

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