Bic ricicla rasoi e spot. Breve riflessione sull’‘usa e getta’

L’azienda Bic ha lanciato una campagna volta al riciclo dei rasoi, i cui materiali verranno riutilizzati come componenti delle lavatrici. Sebbene si tratti di un’iniziativa positiva, l’operazione BIC® recycle non affronta il problema alla radice. Perché non convertire il sistema di produzione passando dall’ ‘usa e getta’ alla realizzazione di beni durevoli?

Bic ricicla rasoi e spot. Breve riflessione sull’‘usa e getta’
"Usa e getta", una formula entrata nella nostra vita quotidiana per indicare quei prodotti che compri, usi una volta soltanto e quindi butti via. Ci sono i fazzoletti "usa e getta", ci sono i pannolini "usa e getta" e, ovviamente, ci sono i rasoi "usa e getta". Ora, proprio a proposito di rasoi, succede in questi giorni in Francia che la BIC, appoggiata dal consulente pubblicitario Hèmisphere droit, stia lanciando una nuova campagna che oltre a essere pubblicitaria mira a rendere riciclabili i rasoi della multinazionale. L'operazione, che Bic ha chiamato "BIC® recycle" è la strutturazione di un semplice sistema: "Il consumatore acquista i suoi rasoi Bic, li utilizza, chiede sul sito dedicato una busta per il riciclaggio ed invia gratuitamente a Bic un massimo di 10 rasoi usati nell'imballaggio. In seguito i rasoi vengono riciclati e trasformati in componenti per lavatrici prodotte con il 100% di materiali riciclati". Per promuovere l'iniziativa, BIC ha poi "riciclato" anche lo spot. Dal 17 Ottobre, infatti, è in onda lo spot che punta sull'immagine di Eric Cantona, ex-calciatore "cattivo", trasformato in un "gigante buono", al punto da riciclare, appunto, pure la sua pubblicità dei rasoi del 1995. Ovviamente, essendo la BIC detentrice di ben il 30% delle quote del mercato dei rasoi "usa e getta", è facile comprendere il tenore e la vastità dell'operazione che è quindi decisamente lodevole e speriamo possa essere riproposta dai concorrenti o addirittura in altri settori. La notizia, per quanto positiva, ci spinge però ad affrontare la questione dell'"usa e getta", uno spreco di materiali naturali e non che il riciclo proposto da BIC ripara solo in parte. La questione è semplice: perché produrre qualcosa che usi e butti via e non produrre invece qualcosa che duri? La risposta è ancora più semplice e risiede nelle regole del mercato. Se butti via, poi ricomprerai. A questo si aggiunge che il costo di produzione in termini quanto meno di materiali di un prodotto usa e getta è sicuramente inferiore di quello di un prodotto fatto per durare. Un fazzoletto in cotone costa certamente di più di un fazzolettino di carta, ma il fazzolettino lo usi una volta e poi lo butti, quello di cotone lo usi più volte e dopo averlo lavato lo puoi usare ancora. Non è eterno ma poco ci manca. Ma allora perché ormai la maggior parte di noi ormai usa più i fazzoletti di carta che quelli di cotone? Perché compriamo rasoi che durano per 10 giorni e che poi buttiamo? Nessuno dei nostri nonni l'ha mai fatto, loro cambiavano un oggetto solo quando non era più possibile ripararlo, noi invece cambiamo qualunque cosa, a volte anche solo per sfizio. Questa forse è la chiave per comprendere l'"usa e getta": la comodità e la responsabilità. Ci siamo adagiati, si potrebbe dire. Comprare un rasoio che durerà anni ma che costa di più e soprattutto di cui devo prendermi cura se voglio che duri è diventato un peso, molto meglio avere in mano un prodotto che so non valere niente e che quindi posso usare e buttare senza avvertire alcuna responsabilità. "Tanto non costa niente", ci viene da pensare, "ne comprerò un altro...". La realtà è che non è vero che quel rasoio per quanto economico non valga niente. La realtà è che diverse materie prima sono state impiegate per produrre quel rasoio e diverse materie verranno utilizzate per produrre quello nuovo che comprerò. Uno spreco continuo e infinito insomma. Certo rinunciare il più possibile all'"usa e getta" può essere impegnativo sia da un punto di vista emotivo che di impegno personale. Usare pannolini rilavabili non è comodo come usare quelli usa e getta, ma di sicuro nel lungo periodo è più economico per te e per l'ambiente, usare un fazzoletto di cotone invece che uno di carta può avere degli inconvenienti, ma alla lunga siamo sicuri che il risparmio è reale e che lo sforzo vale il risparmio delle materie prime "salvate". Dopo tutto il pianeta che abbiamo sotto i piedi è unico e, anche se fatto per durare, non potremo sfruttarlo in eterno.

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