Bugie ed inesattezze per aumentare le vendite

Continuano i casi di pubblicità ingannevole sanzionati dall’Antitrust. Si può fare di più?

Bugie ed inesattezze per aumentare le vendite
Alcuni mesi fa abbiamo fatto una rapida carrellata di messaggi pubblicitari giudicati ingannevoli o ambigui dall’Autorità garante della concorrenza. Nel frattempo ci sono state importanti sentenze dei giudici amministrativi che hanno confermato le sanzioni deliberate dall’Antitrust, come per gli integratori alimentari della Paladin Pharma e Avantgarde, cui erano attribuiti effetti particolari per la salute, e per quelli della Milte italia , destinati a migliorare la qualità del latte materno; e, ancora, i prodotti “anticolesterolo” della Pastariso Scotti, di Colussi e Galbusera e della Danone. Ma le cattive abitudini sono difficili estirpare, e possiamo ora raccontare nuovi casi in cui certe aziende hanno rappresentato in modo distorto caratteristiche e proprietà di alcuni prodotti. Nel maggio scorso l’Antitrust ha considerato ingannevole la campagna della United Biscuit volta a promuovere i biscotti a marchio McVitie's, denominati Digestive, con la scritta “senza colesterolo” in assenza di alcuna dimostrazione scientifica sulle proprietà salutistiche di questo alimento (per approfondimenti). Recentemente l’Antitrust ha deliberato una sanzione complessiva di 160.000 euro a Colussi e Galbusera per le campagne promozionali di crackers, fette biscottate, merendine, etc., imperniate su slogan del tipo “meno XX % di grassi/grassi saturi” ovvero “meno XX % di zuccheri”) oppure “meno XX % di calorie”) senza però fornire indicazioni sulle differenze con altri prodotti presenti nel mercato e suggerendo comunque una capacità di avere effetti benefici per la salute che sono incompatibili con le proprietà di questo tipo di alimenti che hanno una portata nutrizionale non dietetica (leggi la scheda). Da ultimo c’è il caso della Danone, colpita da una multa di 180.000 euro per la pubblicità dello yogurt Danaos, presentato come prodotto in grado di fornire una risposta ai problemi dell’insufficienza di calcio di una parte della popolazione femminile. Dobbiamo continuare a fare controinformazione ed assicurare una maggiore consapevolezza su ciò che si acquista e si mangia. Non penso si tratti di una battaglia inutile. In questo articolo si trovano alcune misure che potrebbero contribuire a contrastare più efficacemente questo fenomeno, a partire dall’applicazione di multe più alte (una legge recente ha portato il tetto massimo delle sanzioni per pratiche scorrette a 5 milioni di euro). C’è anche bisogno di una maggiore partecipazione nella denuncia di questo tipo di manipolazioni: tutti (a partire da coloro che hanno maggiori conoscenze nel settore) possono dare il loro contributo segnalando all’Antitrust i casi di pubblicità ingannevole (si può telefonare al numero verde 800166661 dell’Autorità o inviare questo modulo questo modulo). Per chi fosse interessato a conoscere le più recenti novità nel campo del diritto al consumo e nell’attività delle Autorità di garanzia (Antitrust, garante privacy, Autorità per l’energia elettrica, etc.) segnalo la nuova newsletter realizzata da Assoutenti.

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