Caccia: le associazioni contro l'attacco all'Ispra

Il mondo venatorio prende di mira l’Istituto Superiore per la Ricerca e la protezione Ambientale (ISPRA). Un’interrogazione parlamentare ha tentato infatti di addebitare proprio ai pareri dell’Ispra la causa delle procedure d’infrazione dell’Unione Europea sulla caccia in deroga. Le associazioni Enpa, Legambiente e Lipu chiedono la difesa di questa importante autorità scientifica superpartes.

Caccia: le associazioni contro l'attacco all'Ispra
“Dopo il fallimento dei progetti di deregulation venatoria e di 'caccia selvaggia', le doppiette prendono di mira l’Ispra, autorità di prestigio internazionale, l’unica riconosciuta dalla legge nazionale per la tutela della fauna e la regolamentazione della caccia 157/1992, scaricando proprio su di esso la responsabilità per le procedure d’infrazione aperte dall’Europa contro l’Italia. Ma si tratta di un’operazione pretestuosa, condotta senza alcun fondamento. Le accuse, infatti, sono paradossali e celano preoccupanti tentativi di sostituire la voce dei fucili a quella della scienza”. Questo il commento dell’Enpa, Enta nazionale protezione animali, alla recente interrogazione presentata da un parlamentare del Pdl che attacca l’Ispra. “È inconcepibile che in un Paese che ama definirsi civile e democratico l’autorità scientifica indipendente chiamata a fornire pareri super partes, sia messa sotto pressione con l’evidente obiettivo di rispondere agli interessi particolari di una sempre più ristretta minoranza, la cui attività ludica è sempre più insostenibile per l’ambiente” prosegue la Protezione Animali che aggiunge: “se, come abbiamo più volte denunciato, l’Italia ha violato le normative comunitarie, la colpa non è di certo dell’Ispra ma di quella stessa minoranza che ha fatto di tutto per non tenere in nessun conto tali pareri. È da sottolineare che la parte più responsabile del mondo venatorio non si è mai associata a questi attacchi”. L’Enpa chiede al Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiaconmo, di tutelare l’indipendenza dell’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale. “Chiediamo al ministro di farsi garante della libertà e del rispetto verso un istituto che svolge neutrali funzioni di arbitro: il 5 luglio anche la Commissione Europea ha riconosciuto, nuovamente, l’autorevolezza e il carattere vincolante dei pareri dell’Ispra”. In merito all'interrogazione presentata in Aula alla Camera dal parlamentare del Pdl Renato Farina sul tema della caccia in deroga è intervenuto anche il presidente LIPU-BirdLife Italia Fulvio Mamone Capria. “Il ministro dell’Ambiente – ha dichiarato il presidente Lipu - intervenga con parole e fatti concreti contro gli indecenti attacchi nei confronti dell’Ispra e dei suoi ricercatori. È uno scandalo che in Italia parlamentari della Repubblica siano contro le istituzioni scientifiche. Siamo pronti a rivolgerci anche al Presidente della Repubblica per chiedere garanzie a favore della ricerca scientifica”. Una parte estremista del mondo venatorio e i suoi spalleggiatori parlamentari vorrebbero far credere che le numerose procedure di infrazione sulla caccia aperte contro l'Italia, nonché le pesanti condanne inflitteci dalla Corte di Giustizia Europea, sempre per scorretta attività venatoria, siano da addebitare all'autorità scientifica nazionale e ai suoi ricercatori, mentre è noto come la responsabilità di tali condanne sia da attribuire alla non osservanza dei rigorosi pareri scientifici emessi dall’Ispra e alle continue ferite che un certo pessimo mondo venatorio italiano ha inferto alla normativa nazionale e comunitaria. Una situazione intollerabile, che vede regioni, ministeri, ISPRA, amministratori sotto il costante ricatto del mondo venatorio, del quale un recente esempio sono gli attacchi scomposti e in alcuni casi addirittura violenti mossi sui calendari venatori di alcune regioni. “Il ministro Prestigiacomo – dichiara il presidente LIPU Fulvio Mamone Capria - si faccia garante della difesa dell’Ispra nei confronti di chiunque tenti di condizionare l’attività scientifica, che deve restare indipendente. È uno scandalo che in Italia parlamentari della Repubblica siano contro le istituzioni scientifiche italiane, da sempre punto di equilibrio di professionalità e di competenza e che pertanto chiediamo vengano salvaguardate”. “Se ciò non avverrà – conclude il presidente LIPU – chiederemo direttamente al Presidente della Repubblica Napolitano di farsi interprete della difesa della ricerca scientifica in Italia”. “L’Ispra – aggiunge Danilo Selvaggi, responsabile rapporti istituzionali LIPU - è ufficialmente riconosciuto dalla stessa Commissione Europea come vincolante per tutte le questioni relative alla caccia in Italia. Da parte nostra vigileremo come non mai perché la partita scientifica non venga truccata, e trasmetteremo tutte le informazioni alla Commissione europea e agli organismi internazionali, così da far capire una volta ancora di quali scorrettezze è capace un certo mondo venatorio italiano pur di allargare lo sterminio di tordi, anatre e fringuelli”. “Estromettere o ridimensionare significativamente i pareri dell’ISPRA sulla caccia, sarebbe un atto grave e irresponsabile.” Questo il duro commento di Antonino Morabito, responsabile nazionale fauna di Legambiente, in riferimento ai recenti attacchi da parte di alcuni parlamentari e rappresentanti dei cacciatori al prestigioso istituto scientifico, attraverso gli emendamenti alla proposta di legge AS 2422 presentata dall’on Divina (LN) e in discussione al Senato. Soltanto poche settimane fa, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il direttore generale della Direzione Natura, Biodiversità e Suoli della Commissione Europea ha manifestato vivo apprezzamento ed elogio all’operato del personale tecnico-scientifico dell’ISPRA, sottolineando l’affidabilità dei pareri scientifici da questi rilasciati che la Commissione ritiene strettamente aderenti alle esigenze di applicazione della principale normativa comunitaria in difesa dell’ambiente, le Direttive Uccelli e Habitat. “Oggi - continua Morabito - alcuni parlamentari si fanno invece portavoce della parte peggiore del mondo venatorio e di quelle regioni che sono state reiteratamente causa dell’apertura di numerose procedure d’infrazione contro l’Italia per “mala caccia”, per chiedere l’estromissione o il forte ridimensionamento di questo fondamentale istituto scientifico. Ciò potrebbe avere conseguenze gravissime sulle politiche ambientali e venatorie. Chiediamo quindi al Parlamento e al Ministro dell’Ambiente di impedire questo ennesimo attacco al patrimonio naturale nazionale ed internazionale.” Fonti: Enpa, Lipu, Legambiente

Commenti

In un paese civile ed evoluto i cacciatori non dovrebbero esistere. Possono giocare al tiro al bersaglio con piatti e barattoli ma lasciando stare quei poveri sparuti animali che sono rimasti. Sono indignata, profondamente indignata contro questi anacronisti, violenti, arroganti uomini che chiamarli imbecilli sarebbe come far loro un complimento.
maria, 09-09-2011 10:09
una bella frase sulla caccia .... " La caccia é l'effetto collaterale della pazzia umana "
Luma, 09-09-2011 10:09
per la signora maria i cacciatori sono arroganti ed imbecilli!!! Cara signora l'uomo è stato da sempre cacciatore,piuttosto mi preoccuperei per le migliaia di bambini nel mondo che muoiono di fame!!!(io l'ho faccio)lei spero faccia qualcosa per il sociale!!!!perchè come mi è capitato di sentire animalisti difendere gli animali,però essere a favore dell'aborto!!!!,questo è vergognoso!!!saluti
girolamo, 12-09-2011 02:12
Girolamo, non riesco a leggere tutto il commento. Si, l'uomo è sempre stato cacciatore, ma anche idiota. Gli animali sono così avanti a noi nella scala evolutiva che ci chiedono soltanto di amarli, di avere pietà di loro: di non ammazzarli
Ermanno MASCIULLI, 12-09-2011 05:12
Gentilissimo Signor Girolamo, non credo che la fame nel mondo, i bambini bisognosi, le opere caritatevoloi c'entrino molto con la caccia se non per deviare la discussione. Ho un piccolo terreno e conosco PERSONALMENTE l'arroganza dei cacciatori. Ho visto una magnifica volpe uccisa e poi appesa ad un albero. Sparare ai pettirossi, ai passeri...La caccia andava bene quando era una necessità, oggi si va in una macelleria, per chi è onnivoro. Gli animali, troppo spesso, sono migliori degli esseri umani, un saluto
maria, 12-09-2011 08:12

Lascia un commento


Per lasciare un commento, registrati o effettua il login.