La Corte Europea vieta la vendita di miele OGM

Ieri la Corte di Giustizia dell'Unione europea ha vietato la vendita nell'Ue di miele contaminato da OGM. La Corte ha stabilito che il miele, prodotto da un apicoltore tedesco, non può essere venduto in quanto contaminato da polline proveniente dal mais OGM MON810 della Monsanto.

La Corte Europea vieta la vendita di miele OGM
La Corte di Giustizia dell'Unione europea ha vietato ieri nell'UE la vendita di miele contaminato da OGM. La Corte ha stabilito che il miele, prodotto da un apicoltore tedesco, non può essere venduto perché contaminato da polline proveniente dal mais OGM MON810 della Monsanto. Si tratta dello stesso mais transgenico piantato illegalmente in Friuli e recentemente messo sotto sequestro dal Corpo Forestale dello Stato. “La decisione della Corte di Giustizia europea conferma che l'agricoltura OGM non può coesistere con quella convenzionale e biologica. Quando un OGM viene coltivato, la contaminazione è inevitabile. È scandaloso che non esista un regime di responsabilità per proteggere apicoltori e agricoltori colpiti dalle coltivazioni transgeniche. La Monsanto deve essere ritenuta responsabile di questo inquinamento genetico e risarcire gli apicoltori colpiti” sostiene Federica Ferrario, responsabile campagna OGM di Greenpeace. Le arnie degli apicoltori tedeschi si trovavano a 500 metri da un campo sperimentale di mais MON810 in Baviera. Il MON810 è attualmente autorizzato solo per un numero limitato di usi alimentari, che non comprendono la presenza di polline OGM nel miele. La decisione della Corte conferma la linea della "tolleranza zero" per la contaminazione illegale da OGM. “Le coltivazioni illegali di mais OGM, recentemente scoperte nelle province di Pordenone e Udine, stanno provocando lo stesso genere di contaminazione avvenuta in Germania. Vogliamo proteggere la nostra agricoltura e le nostre produzioni alimentari? Chi risarcirà adeguatamente gli apicoltori e gli agricoltori onesti che in Friuli sono a rischio contaminazione? E chi sono i complici dei folli che hanno seminato illegalmente OGM in Friuli? - continua Ferrario - È ora che anche il Ministro dell'Agricoltura Saverio Romano adotti la clausola di salvaguardia per vietare una volta per tutte le colture OGM in Italia”. In Europa il MON810 è coltivato quasi esclusivamente in Spagna, e in misura ridotta in Portogallo, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia e Romania. Vari Stati Membri - Austria, Francia, Germania, Grecia, Lussemburgo e Ungheria - hanno adottato una 'clausola di salvaguardia' per vietare la coltivazione di questo prodotto. Sia il miele in cui è riscontrabile la presenza di polline di mais MON 810 che gli integratori alimentari a base di polline contenenti polline della medesima varietà di mais sono alimenti prodotti a partire da OGM e di conseguenza – ha sottolineato la Coldiretti - devono essere soggetti ad un’autorizzazione all’immissione in commercio “indipendentemente dal fatto che tale materiale sia stato incluso intenzionalmente o meno”. Il polline non è un corpo estraneo né un'impurità rispetto al miele, bensì un suo normale componente, di modo che dev’essere effettivamente qualificato come 'ingrediente'. In altre parole - sottolinea la Coldiretti - la coltivazione di un campo OGM è in grado di determinare la contaminazione del miele attraverso il trasporto del polline da parte delle api rendendo necessaria in ogni caso una specifica autorizzazione per la messa in vendita, a “prescindere dalla proporzione di materiale geneticamente modificato contenuta nel prodotto di cui trattasi”. In Italia grazie all’azione della Coldiretti è vietato coltivare OGM e di conseguenza non è contaminato il miele prodotto sul territorio nazionale che è riconoscibile attraverso l’etichettatura di origine obbligatoria. Un discorso diverso vale per il miele importato in ingenti quantità In Italia da paesi comunitari ed extracomunitari in cui sono diffuse le coltivazioni OGM. La superficie OGM in Europa nel 2010 si è ridotta a 91.643 ettari dei quali 91.193 coltivati a mais. Su un totale di 27 paesi dell’Unione Europea - sottolinea la Coldiretti - solo in 6 è stato coltivato mais OGM (Spagna, Romania, Slovacchia, Portogallo, Polonia e Repubblica Ceca). Ma le coltivazioni OGM sono presenti in molti Paesi extracomunitari, dagli Stati uniti alla Cina. L’Italia importa circa la metà del proprio fabbisogno con una produzione nazionale che per il 2011 è stimata sulle 13mila tonnellate per un valore al consumo di 60 milioni di euro grazie al lavoro di 75mila apicoltori con 1,1 milioni di alveari. Si stima tuttavia – conclude la Coldiretti - che il servizio di impollinazione fornito dalle api all'agricoltura valga 2,5 miliardi di euro. Fonti: Greenpeace, Coldiretti

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