Detersivi 'sostenibili', pulire la casa senza danneggiare l'ambiente

L'ente internazionale dei detergenti rilancia il 'Laundry Sustainability Project' per aumentare la concentrazione dei detersivi da bucato così da ridurre imballaggi e costi di trasporto. Ma si può pensare un diverso modo di detergere con un occhio all'economia e uno all'ambiente?

Detersivi 'sostenibili', pulire la casa senza danneggiare l'ambiente
Si chiama A.I.S.E. (Association for Soaps, Detergents and Manteinance Products) l'ente ufficiale che rappresenta il settore dei detergenti a livello europeo. Consta di 37 associazioni nazionali di 42 paesi diversi e rappresenta 900 aziende che vanno dalle grandi multinazionali alle piccole e medie imprese. Scopo dichiarato dell'A.I.S.E. è quello di promuovere una serie di iniziative che rilancino la sicurezza umana e ambientale e “lo sviluppo sostenibile” nel mercato dei saponi e dei prodotti di manutenzione. Per questo motivo, a partire dal 1997, l'A.I.S.E. ha lavorato attivamente per rilanciare, in un contesto europeo, nuove pratiche che abbiano a cuore l'igiene nel rispetto della salute dell'uomo e della natura. Una delle più recenti iniziative risale al 2006 ed è nota come Laundry Sustainability Projects: in sostanza si tratta di un progetto per la produzione di detergenti liquidi per il bucato più densi e a maggiore concentrazione, così da permettere ai consumatori di usarne meno e diminuire imballaggi e costi di trasporto. Visto il successo riscosso dalla campagna del 2006, l'idea è stata riproposta per tutti i paesi dell'Unione con l'invito ad aderire entro il 30 Giugno 2011. Naturalmente l'adesione comporta l'impegno a mettere in produzione detersivi più concentrati, grazie ai quali un intero bucato in lavatrice (in condizioni di sporco medio e usando acqua di media durezza) verrebbe realizzato con soli 75 ml di prodotto. Riducendo a tali livelli la quantità di detergente necessaria per un lavaggio, si stima che ogni anno si produrranno 400mila tonnellate di detergenti liquidi in meno e l’imballaggio usato calerà di 16mila tonnellate, mentre 14mila saranno i viaggi di trasporto risparmiati. L'iniziativa non è da sottovalutare, ma fermiamoci un momento a riflettere sulla nozione di 'sostenibilità' tanto auspicata e ormai stranamente in voga. Il sito ufficiale dell'A.I.S.E. offre un'utile guida alla lettura delle etichette dei prodotti, valutando la pericolosità dei reagenti chimici in funzione delle quantità a cui ci si espone. Una casa interattiva inoltre, mostra, per ciascun vano dell'abitazione, quali detergenti usare e in quali quantità, incoraggiando sì usi moderati, ma prospettando, al tempo stesso, una ben nutrita lista di flaconi e pastiglie per usi differenti. La domanda è: abbiamo davvero bisogno di tutti questi prodotti per garantire alle nostre abitazioni le debite condizioni di igiene e salute? Non potremmo imparare a produrre da noi i detergenti indispensabili in modo sano ed efficace e provare a fare a meno di molti altri? Questo suggerimento non vi verrà certo dall'A.I.S.E., ma da un'informazione facilmente reperibile in libreria e online, come ben mostra il caso dei Detersivi Bio Allegri, pratica guida alla preparazione dei detersivi tramite ingredienti di scarsissimo impatto ambientale, come oli naturali, bicarbonato, aceto e acqua ossigenata. Naturalmente bisogna maneggiare ogni elemento con cautela e seguire i consigli indicati con attenzione, ma non sarebbero soltanto imballaggi e trasporti ad essere visibilmente ridotti: potrebbe essere la volta buona per acquisire un po' più di consapevolezza nei confronti delle 'cose' che costantemente usiamo, così da non dipendere solo dal marketing divulgativo.

Commenti

Mi è piaciuto molto, anche se qualche osservazione la farei. La principale: il sapone da bucato solido, quello detto "di Marsiglia", è o non è consigliabile? Quello più a buon mercato, non quello fatto con olio d'oliva, io lo uso per moltissime cose: dal lavaggio di calze e mutande alla pulizia del lavandino (è migliore di qualunque prodotto "specifico") e quando manca il detersivo apposito va bene anche per rigovernare.
Monica, 14-03-2011 07:14
Certo, Monica: il sapone da bucato solido produce poche quantitá di imballaggio, lo si puó trovare presso le Botteghe del Mondo a base di citronella e non é nocivo per la pelle.
Elisa M., 17-03-2011 04:17
personalmente mi sono orientata su prodotti come il sapone di Marsiglia vegetale (non da supermercato che contiene prodotti di sintesi non elencati in etichetta quindi inquinanti) con un solo Cubo faccio scaglie da bucato, pulisco i pavimenti anche i parquet a volte sanifico i muri e mio marito ci si lava. con un unico prodotto biodegrabile e ipoallergenico si risolvono moltissime necessità. quindi impatto molto basso rifiuto zero e biodegradabilità garantita. L'acquisto in barre o cubi di sapone di marsiglia grossi tipo questi risulta più conveniente (finchè non riuscirò a saponificare da sola :-))
Carla,, 19-02-2014 04:19
Salve a tutti! Cosa ne pensate della sostenibilità? Come la definireste?
Paola Riili, 22-10-2018 09:22

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