Efficienza energetica: Enea presenta il secondo rapporto

“In tempi di crisi, il risparmio energetico dovrebbe essere il primo punto nell’agenda dei Partiti, e invece i provvedimenti positivi sono minati e a tempo”. Così il WWF commenta i risultati del Secondo Rapporto sull’Efficienza Energetica presentato ieri dall'Enea presso il ministero dello Sviluppo economico.

Efficienza energetica: Enea presenta il secondo rapporto
L'Italia è il Paese dell'Unione con la quarta migliore performance per intensità energetica. Nel 2011 si è registrata una diminuzione di 1,9 punti percentuali della domanda di energia primaria rispetto all'anno precedente. Si tratta di un “risultato rilevante” secondo il Commisario dell’Enea, Giovanni Lelli, che ha presentato il Secondo Rapporto sull’Efficienza Energetica. “Se si proseguirà su questa via – afferma Lelli - si avranno nel giro di pochi anni significative ricadute positive sull’intera economia italiana e si apriranno reali possibilità di espansione per la green economy”. Presentato ieri presso il ministero dello Sviluppo Economico, il secondo “Rapporto sull'Efficienza energetica” è stato predisposto dall'Enea nell'ambito del suo ruolo di Agenzia nazionale per l'efficienza energetica (Decreto Legislativo n.115/2008) per fornire uno strumento di monitoraggio e valutazione a supporto delle politiche energetiche nazionali. Il risparmio energetico conseguito nel 2011 è stato possibile grazie all’adozione di tecnologie innovative. Il settore residenziale, in particolare, è quello che ha risposto meglio alle misure previste. L’introduzione di impianti ad alta efficienza e materiali con alte prestazioni, unita alla scelta di elettrodomestici più efficienti, ha favorito una riduzione del consumo di energia per abitazione pari all’8,3% nel 2010 rispetto al 2000. Inoltre, nel settore industriale, grazie al meccanismo delle TEE (Titoli di Efficienza Energetica, ossia titoli che certificano i risparmi energetici conseguiti da vari soggetti attraverso la realizzazione di specifici interventi) è aumentata la diffusione della cogenerazione ad alto rendimento, dei motori elettrici e dei recuperi di calore dal processo produttivo. Il settore dei trasporti, infine, ha registrato un miglioramento energetico della tecnologia dei veicoli (veicoli elettrici e ibridi, pneumatici a bassa resistenza, sistemi di trasporto intelligenti). Secondo Lelli il nostro Paese “deve ora massimizzare le opportunità puntando a superare gli obiettivi europei al 2020 e realizzando una filiera industriale”. I risultati del Rapporto Enea sull'Efficienza energetica sono stati commentati dal WWF. “Tutti parlano e straparlano di efficienza energetica, in Italia, ma i fatti sono ancora decisamente troppo pochi. Anzi, per l’ennesima volta siamo costretti a fare appello al futuro Parlamento perché confermi e renda davvero efficace il 55% di sgravio fiscale per l’efficienza energetica sugli edifici”, afferma Mariagrazia Midulla, Responsabile Clima ed Energia del WWF Italia. “In tempi di crisi - sostiene Midulla - occorrerebbe stimolare i cittadini e le aziende a un uso straordinariamente efficiente di tutte le risorse, a partire da quelle energetiche, nell’ambito del più ampio sviluppo di un’economia verde e rigenerativa. Quando non si ha una visione, anzi si contraddicono i propri piani e non si possiede una vera strategia, i risultati sono poi quelli che si evincono dal Rapporto ENEA”. Il WWF ha posto l’efficienza energetica, insieme al 100% energie rinnovabili, al centro del dossier “Obiettivo 2050 – Per una roadmap energetica al 2050: rinnovabili, efficienza, decarbonizzazione”, realizzato da REF –E, (Economics Engineering Energy Environment). Nel documento, l’associazione propone di diminuire i consumi del 40% entro il 2050 rispetto al 2010, con due tappe intermedie: - 5% al 2020 e -16% al 2030 con  una diminuzione dello 0,5% l’anno fino al 2020 e dell’1,2% nel periodo 2020 – 2030, introducendo un obiettivo vincolante di riduzione in termini assoluti (e non in termini relativi o indicativi come fino ad oggi previsto). Tra gli strumenti proposti dal WWF vi sono una ‘fiscalità taglia-emissioni’ che regoli, per esempio, l’IMU sulla base della classe energetica della casa, il bollo dell’auto sulle emissioni inquinanti anzichè sui kW del veicolo e che sostituisca l’IVA sui prodotti con l’Imposta di Carbonio Emesso (ICE), ovvero la tassa sul loro contenuto di CO2 nelle varie fasi di processo.

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