Farfalla Monarca in estinzione, la Monsanto tra le cause

Secondo uno studio recente, il glifosato, principio attivo dell’erbicida RoundUp, prodotto dalla multinazionale americana, è la causa principale della riduzione di questa specie di farfalla, il cui numero è diminuito dell’80% rispetto agli anni novanta. Tra le altre cause, si annoverano il disboscamento illegale e i cambiamenti climatici.

Farfalla Monarca in estinzione, la Monsanto tra le cause

La monarca (Danaus plexippus) è una farfalla della famiglia Nymphalidae, nativa dell'America. E’ famosa per la straordinaria migrazione di massa che ogni inverno porta milioni di questi insetti in California e in Messico. Le monarca dell’America del Nord sono le uniche farfalle a compiere un viaggio così pesante: quasi 5 mila chilometri. Gli insetti devono mettersi in volo ogni autunno prima che arrivi il freddo, che può ucciderli se indugiano troppo a lungo.
Purtroppo un recente studio scientifico conferma che il numero di questa splendida specie si è ridotto dell’80%. La Xerces Society, un’organizzazione no profit che mira a preservare la fauna selvatica attraverso la conservazione degli invertebrati e dei loro habitat, osserva che "negli anni 90, le stime parlavano di più di un miliardo di questi esemplari che migravano ogni autunno dalle pianure settentrionali degli Stati Uniti alle foreste di abeti del Canada fino ad arrivare a nord di Città del Messico”. Ora, invece, la popolazione delle farfalle monarca si aggira attorno ai 56,5 milioni, con una riduzione appunto di più dell’80% rispetto a venti anni fa. E questa diminuzione è emersa soprattutto negli ultimi anni. Quali le cause di tutto questo?

In cima alla lista ci sono gli erbicidi e i diserbanti, primo fra tutti il glifosato, il principio attivo del RoundUp della Monsanto, il cui impiego diffuso ha ucciso l’euforbia (Asclepias), pianta fondamentale per il sostentamento dei bruchi, il cui sviluppo, dall'uovo all'adulto, si completa in circa 30 giorni. Ricordiamo che la Monsanto è la multinazionale produttrice di biotecnologie agrarie al centro di molte critiche e cause legali per l’uso indiscriminato di sementi ogm e di pesticidi, e che il glifosato è stato inserito dallo Iarc dell’OMS, Agenzia Internazionale sul Cancro, tra le sostanze probabilmente cancerogene per l’uomo e sicuramente cancerogene per gli animali.
Pochi mesi fa, il Natural Resources Defense Council ha criticato fortemente l’EPA (Environmental Protection Agency) per non aver tenuto conto delle continue segnalazioni sulla pericolosità del glifosato nei confronti delle farfalle. La risposta dell’EPA non si è fatta attendere, affermando che stava “prendendo una serie di misure volte a tutelare la farfalla monarca e altri impollinatori. Per quanto riguarda l’esposizione ai pesticidi, l’EPA analizza con un approccio olistico tutti i diserbanti, non solo il glifosato, per determinare gli effetti sulle farfalle monarca”.
Di contro, la Xerces Society sostiene che, in particolare nel Midwest, la morte delle farfalle è dovuta principalmente al drammatico aumento dell’uso del Roundup della Monsanto, reso possibile dalle piantagioni di mais e soia geneticamente modificate. Sostanze chimiche simili sono anche la causa principale dell’estinzione delle api.
Oltre alla Monsanto, l'organizzazione cita tra le cause anche dei rischi ambientali, tra i quali il disboscamento illegale che ha distrutto intere regioni di svernamento delle farfalle, sostituendole con insediamenti residenziali, e i cambiamenti climatici, caratterizzati da eventi estremi. I parassiti, le malattie e i predatori hanno fatto il resto.
Nonostante tutto questo c’è un grande sforzo per salvare le farfalle monarca. Alla fine dello scorso anno, lo U.S. Fish and Wildlife Service ha destinato alla causa la cifra di 3.200.000 di dollari. L'estate scorsa, le organizzazioni ambientaliste hanno presentato una petizione per aggiungere le farfalle monarca alla lista delle specie in via di estinzione. Dal canto suo, la Xerces Society, in collaborazione con lo USDA (Natural Resources Conservation Service) del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, ha portato alla salvaguardia di più di 120.000 acri di terreno, piantando fiori ed erbe, tra cui l’euforbia, necessari all’impollinazione delle monarca e di altri insetti, compresi le api.

 

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