Geotermia sull'Amiata: ricorso al TAR contro Bagnore 4

È stato presentato il ricorso al TAR regionale contro la Regione Toscana, controinteressata Enel, per la delibera dà il parere favorevole alla VIA su Bagnore 4, la nuova centrale geotermica da 40 MW sul monte Amiata. Il WWF Italia ha deciso di sostenere la raccolta fondi per il ricorso.

Geotermia sull'Amiata: ricorso al TAR contro Bagnore 4
È stato presentato nei termini di legge il ricorso al TAR regionale contro la Regione Toscana, controinteressata Enel, per la delibera n.810 del 10 settembre scorso che dà il parere favorevole alla VIA su Bagnore 4, la nuova centrale geotermica da 40 MW sul monte Amiata. “L’acqua non è un prodotto commerciale al pari degli altri, bensì un patrimonio che va protetto, difeso e trattato come tale”, si legge nel Prologo del ricorso. Ad essere a rischio è infatti uno dei bacini idrici più importanti dell’Italia centrale. Il prezioso acquifero del monte Amiata sta già registrando un progressivo depauperamento e peggioramento qualitativo: tra le cause potrebbe esserci anche lo sfruttamento geotermico. Inoltre, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Toscana (ARPAT) ha rilevato nell’ area dell’Amiata fattori di emissione più alti di biossido di carbonio, metano, acido solfidrico, ammoniaca e mercurio: tutte sostanze notoriamente inquinanti. Tutto ciò rischia di compromettere  la salute  dei cittadini dei comuni dell’Amiata. Eppure, come si legge sul sito di SOS Geotermia, “la Regione Toscana sembra non applicare il principio di precauzione ed ha concesso la compatibilità ambientale per un impianto che si aggiunge ad altri già esistenti, alcuni autorizzati senza neanche la valutazione di impatto ambientale”. Il tutto “senza uno straccio di valutazione sanitaria su un’area, come detto limitata, su cui vivono 26.538 abitanti divisi in 6 comuni, con una densità di 58,70 abitanti per chilometro quadrato”. Per promuovere la raccolta fondi per il ricorso, il WWF Italia ha attivato una pagina sul suo sito Internet.

Commenti

non passa giorno ormai, che decine di notizie denunciano la deriva dell'ambiente italiano per il profitto dei pochi. Ci stiamo incazzando come mai nel dopoguerra, abbiamo nemici palesi ed invisibili, palesi perchè sappiamo chi sono, invisibili, perchè si nascondono dietro la farraginosa via giudiziaria e di regolamenti. Vedi Taranto, non se ne esce ? Mah !
stefano, 18-01-2013 09:18

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