Un bosco dove si gioca e si impara

Gnomi, fate, natura, gioco, niente wi-fi perchè lì, in quel bosco, ci si connette solo con la natura. E’ il Giocabosco, un luogo che è divenuto parco didattico dal 2005, voluto e creato da Michela Sartori. Quando si dice dare forma a un sogno...

Un bosco dove si gioca e si impara

A Gavardo nel Bresciano c’è un luogo dove ci sono gnomi e fate che accolgono bambini e genitori, la magia della natura ci ricorda la vera realtà che abbiamo perso di vista e i bambini possono giocare, imparare, scoprire. “Mente” e cuore di tutto questo è Michela Sartori, che da anni con convinzione e passione rende indimenticabili le giornate per grandi e piccini.

«L’Idea di creare un bosco che potesse accogliere i bambini di una fascia d’età bassa, dai 2 ai7 anni, è nata dal desiderio di unire le mie capacità e i talenti naturali che erano stati messi da parte e risvegliati nel diventare mamma» spiega Michela.
«Ho lasciato un lavoro fisso e sicuro per dedicarmi ai miei bambini e cercare la mia strada, poco dopo è arrivata questa idea. Sono cresciuta a stretto contatto con la natura e nella passione scout dell’infanzia ho trovato l’ispirazione per creare un luogo che potesse riavvicinare i bambini all’ambiente naturale, insegnando loro attraverso la fantasia e le fiabe, sia la gioia dello stare all’aria aperta, sia il rispetto ambientale».

«Cominciare anche burocraticamente non è stato facile, per avere la partita Iva ci sono voluti 6 mesi perché la Camera di Commercio era in difficoltà con l’inquadramento; non ero fattoria didattica, non ero parco con attrazioni meccaniche, non ero ludoteca. Sarebbe stato più facile creare un’associazione e fare attività culturale, ma non era la strada corretta, volevo creare un’attività vera e propria, senza cercare scappatoie.  Purtroppo nessuno a livello territoriale ha creduto in questa idea, quindi sono partita con le sole forze mie e della mia famiglia».


«Al contrario, alle scuole la proposta è piaciuta moltissimo da subito e quindi fin dall’apetura Giocabosco ha cominciato ad ospitare gruppi e famiglie da fine marzo a fine ottobre. Per stimolare l’apprendimento è fondamentale l’immaginazione, la curiosità, il sentimento, non basta la trasmissione di conoscenze ecologiche per far prendere coscienza della realtà della natura, bisogna immergersi e viverla, questa è la finalità di Giocabosco. Al termine del decimo anno di attività posso dire che le soddisfazioni sono state innumerevoli. Far parte dei più bei ricordi d’infanzia di un bambino è per me il riconoscimento più grande. I bambini ormai hanno poche possibilità di giocare in ambienti naturali, più per comodità e abitudine che per mancanza di spazi. Si preferisce il centro commerciale caldo e pulito per festeggiare il compleanno e passare le domeniche o i pomeriggi. Giocabosco fa da tramite tra la natura “selvaggia” e gli spazi gioco chiusi.  Dà la possibilità di stare in un bosco con la sicurezza però di essere in un ambiente sicuro, protetto e studiato per la sicurezza dei più piccoli, senza togliere il fascino dell’avventura che un bosco di querce può offrire. L’ambientazione fantastica rende la giornata trascorsa in questo luogo ancora più magica».

«Sia le scuole che le famiglie vengono da tutta Italia per passare con noi una giornata – prosegue Michela - siamo vicini al Lago di Garda e spesso tappa finale delle vacanze. Un grande rammarico di sempre è di non essere un valore per il mio territorio. Poi mi auguro sempre si poter collaborare con realtà simili sfruttando la mia esperienza in maniera costruttiva e proficua per tutti».

«Giocabosco è un luogo nato per far sognare i bambini; provate a far uscire il bambino che c’è in voi, altrimenti non aspettatevi di restare a bocca aperta, per quanto le fate siano belle e brave, non succederà. Se i vostri figli restano affascinati da una lumaca e non vogliono partecipare alle attività ma restare ad osservarla, non offendetevi. E... non c’è wifi gratuito, ci si connette alla natura!».

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