Circo. La Grecia prima in Europa a vietare gli animali negli spettacoli

La Grecia, approvando la legge che vieta di utilizzare gli altri animali negli spettacoli destinati ad un pubblico, diventa la prima nazione europea a muoversi in questa direzione. In Italia, a parte qualche sindaco che si è distinto per aver vietato nel proprio territorio comunale i circhi con animali, la legge per la riconversione degli spettacoli circensi non decolla. Eppure, l'86,2% della popolazione la vorrebbe.

Circo. La Grecia prima in Europa a vietare gli animali negli spettacoli
A maggio del 2009, Sortitris Hadzigakis, l'allora ministro dell'Agricoltura del governo greco, vide un video (che fece il giro del mondo), in cui l'addestratore del circo italiano Alex Hamar, attendato in una città della Grecia con l'insegna "Circo Massimo", maltrattava l'elefantessa Andra, picchiandola violentemente senza alcun motivo sulla testa e all'attaccatura dell'orecchio (punto particolarmente sensibile per gli elefanti), con un bastone uncinato notoriamente usato per far eseguire gli ordini agli elefanti ed addestrarli. Dopo aver visto il filmato, il ministro dichiarò che “le autorità governative della Grecia avrebbero valutato l'opportunità di proibire sul proprio territorio i circhi con animali”. Mentre il governo greco fu scosso dalla visione di quel filmato a tal punto da presentate una proposta di legge, oggi finalmente approvata, “lo Stato Italiano - dichiara Laura Paniri, responsabile LAV Circhi e zoo - ha concesso al circo Alex Hamar un contributo di 20.000 euro per la tournée svolta in Grecia nel 2009, nonostante le immagini e la denuncia presentata nei confronti del circo da numerose associazioni greche”. Sebbene la popolazione italiana (86,2% - Eurispes, Rapporto Italia 2011) sia contraria ai circhi con animali, il nostro governo continua ad elargirgli finanziamenti tramite il Fondo unico per lo spettacolo (FUS) del Ministero per i Beni e le attività culturali. Nel 2010, quattro milioni di euro sono stati destinati ai circhi, luoghi in cui gli animali vengono usati, maltrattati, snaturati, umiliati, detenuti in condizioni assurde (a catena o nelle gabbie, strappati al loro habitat naturale, costretti a subire lunghi ed estenuanti viaggi in gabbie troppo anguste e sporche, esposti a temperature innaturali, troppo rigide o troppo calde), torturati per eseguire esercizi, ridicolizzati con paiellettes e lustrini. Forse una volta, quando non esisteva materiale per denunciare tali abusi e maltrattamenti, lo spettatore acquistava il biglietto inconsapevole e ignaro dei crimini commessi verso gli animali dai proprietari e dagli addestratori. Oggi non è giustificabile, non cerchiamo scuse plausibili, evitiamo di essere complici. Gli adulti, spesso, dicono “siamo andati al circo perché il nostro bambino voleva andarci, voleva vedere gli animali da vicino”. Non è esatto. Il bambino vuole andare al circo perché non sa cosa accade veramente agli animali. Nessuno dedica tempo (né gli educatori né i genitori) a spiegare ai bambini, con delicatezza e sensibilità che, gli animali non sono felici nelle gabbie, che preferiscono la terra, il vento, la libertà, il mare, il ghiaccio, gli alberi, il sole, che amano giocare e socializzare con i propri simili e non sono nati per essere ridicolizzati e sfruttati dall'uomo. Abbiamo tutti una grande responsabilità nei confronti delle nuove generazioni, abbiamo il dovere di insegnare loro che tutte le specie viventi hanno dei diritti e devono essere assolutamente rispettate. Il circo con gli animali non è pedagogico, non è formativo e per i bambini dotati di troppa empatia nei confronti degli animali può essere addirittura un'esperienza traumatizzante. Nel 2011 sono giunte da tutto il mondo notizie positive. La Bolivia ha approvato la legge che bandisce l'utilizzo di ogni specie animale nei circhi; in Gran Bretagna una forte pressione popolare sostenuta anche dall'Associazione dei Veterinari Britannici con una dichiarazione, ha portato ad una votazione della Camera dei Comuni che indirizza il governo inglese a “introdurre un regolamento che bandisca l'utilizzo di tutti gli animali esotici/selvaggi dai circhi con effetto dal 1 Luglio 2012”, in Perù è stato approvato il bando all'uso degli animali selvatici dai circhi; infine, la Corte Costituzionale austriaca ha sentenziato che la legge nazionale che vieta l'utilizzo di animali selvatici nel circo non viola la Costituzione. In Italia, a parte qualche sindaco tra cui quelli di Modena e Alessandria che hanno vietato i circhi con animali nei propri territori comunali, la “legge per la riconversione dei circhi in spettacoli senza animali non riesce a decollare”, dichiara la Panini, che conclude “chiediamo al governo italiano di vietare, finalmente anche in Italia, l'uso di animali nei circhi”. Secondo stime ufficiali esistono nel nostro paese più di 2000 animali nei circhi e 100 diverse compagnie.

Commenti

In Italia esiste una proposta di legge in materia, veramente ben fatta, il cui chiaro obiettivo è quello di togliere TUTTI i fondi ai circhi con animali per devolverli a favore di quei circhi che, mano mano, decidono di non utilizzare più animali diventando cruelty free. Mi chiedo: tale PdL, se non sbaglio risalente al 2008, e sottoscritta dall'on Gabriella Giammanco (e altri)... Che fine ha fatto? Mi chiedo come mai queste proposte di legge una volta fatte vengono messe nel cassetto. Andrebbero promosse, sostenute, affinchè vengano poi discusse, e, possibilmente approvate!
Giovanna, 06-03-2012 12:06

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