Perché la vita accelera quando invecchiamo?

Avete anche voi la sensazione che la vita acceleri mano a mano che si invecchia? Se sì, non siete i soli. Ma ci sarà poi una ragione? Il dottor Dharma Singh Khalsa, presidente e direttore scientifico dell’Alzheimer's Research and Prevention Foundation di Tucson, in Arizona (e autore del libro “Il cervello giovane”), prova a fare luce su ciò che tanti vorrebbero capire.

Perché la vita accelera quando invecchiamo?

La prima teoria per spiegare questo fenomeno, secondo Dharma Singh Khalsa, è legata al fenomeno chiamato “telescopio”, «cioè la sottostima del tempo, come quando si guarda dentro un telescopio e si vedono gli oggetti più vicini di quanto in realtà siano. Il nostro cervello reagisce pensando agli eventi anche lontani come se fossero accaduti il giorno prima».

La seconda ragione per la quale il tempo sembra correre più veloce quando invecchiamo è chiamata “effetto della reminiscenza”: gli eventi a maggior carica emotiva vengono ricordati in maniera più vivida e con maggiori dettagli di tutto il resto. Mano a mano che il tempo passa, solitamente la vita imbocca una sua routine, ci sono eventi che spiccano e il tempo sembra scorrere più veloce. «Ma nessuno di questi due fenomeni basta a spiegare quanto sentiamo accadere – spiega Dharma Singh Khalsa – né ci spiega come si possa fare per “rallentare” il tempo o la percezione di esso. Ed ecco che arriviamo alla terza ragione, quella forse che più astutamente spiega perchè sentiamo il tempo volare. Questa terza teoria vede l’invecchiamento dell’orologio del nostro cervello. Si chiama nucleo soprachiasmatico, si trova in una ghiandola chiamata ipotalamo localizzata dietro la fronte. L’ipotalamo è anche noto come “il cervello del cervello” e controlla il rilascio di un buon numero di importanti ormoni anti-invecchiamento. Manda segnali a tutti i 30 trilioni di cellule dicendo loro se tutto va bene oppure se siete stressati. Lo stress induce l’invecchiamento del corpo e dei geni. Tali segnali influenzano la lunghezza dei vostri telomeri alle estremità dei vostri cromosomi. I telomeri sono una sorta di cappucci di protezione del DNA e sono estremamente sensibili allo stress». Con lo stress si accorciano e si danneggiano, mentre la riduzione dello stress ne aumenta la dimensione e allunga la vita. Quindi quanto l’orologio interno rallenta, il mondo esterno pare correre più veloce. E questo può farci invecchiare in maniera accelerata. Ma, come spiega Dharma Singh Khalsa, «ci sono tre modi con i quali si può modificare la percezione del tempo, rallentare l’invecchiamenti e allungare i telomeri».

E sono:

Rallentare

Nel nostro mondo iper-caffeinico, iper-connesso e super intenso, possiamo investire un po’ di tempo a rilassarci. Fermiamoci e respiriamo profondamente nel corso delle nostre impegnatissime giornate.

Meditare di più

Gli studi condotti dall’Alzheimer's Research and Prevention Foundation rivelano che si può agire sui propri telomeri positivamente meditando anche solo 12 minuti al giorno. La Fondazione di Khalsa propone una tecnica chiamata Kirtan Kriya (KK).

Più attenzione e consapevolezza

Basta fare una passeggiata nella natura e osservare ciò che c’è intorno: gli animali, il cielo, gli alberi e le nuvole. E’ bene gustarsi il cibo e sentirsi pienamente vivi. Provare gratitudine aiuta a vivere una vita più piena di significati, che ci permette di avere momenti che ricorderemo con grande carica emotiva. La finalità è la pace della mente, un raro privilegio in questo mondo dai ritmi così febbrili.

 

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