Sabato 19 maggio a Roma torna la Magnalonga in bicicletta

Promuovere il ciclo-turismo nelle regioni italiane e nel mondo e creare un modello di municipio, e in seguito di città, a misura umana, in cui la qualità della vita e dell’ambiente sia elevata. Questi gli obiettivi della quarta edizione di Magnalonga in bicicletta, che torna il prossimo 19 maggio a Roma. Il Cambiamento è media partner dell'iniziativa.

Sabato 19 maggio a Roma torna la Magnalonga in bicicletta
L’Italia a portata di bici. Questo il tema della quarta edizione della Magnalonga in bicicletta. Il Cambiamento è media partner dell'iniziativa, incentrata, quest’anno, sulla promozione del ciclo-turismo nelle regioni italiane e nel mondo, attraverso tappe dedicate alla cultura enogastronomica del Bel Paese e alle sue tradizioni. Come di consueto la giornata sarà scandita da degustazioni ed eventi che toccheranno 5 differenti luoghi della capitale: Piazza Sempione, Parco Virgiliano, Museo MAXXI, Villa Borghese, Porta Pia, Piazza Sempione. La Magnalonga racconterà, come ogni anno, le migliori esperienze di ciclo-turismo italiano e presenterà alcuni tra i progetti di mobilità urbana sostenibile realizzati negli ultimi anni. Si partirà dal chiosco di Ponte Tazio, luogo legato alla “Ciclabile Nomentana che non c’è”, il cui progetto è attualmente in discussione, e da lì il cordone di 500 ciclisti si muoverà verso il centro della città. Numerose le iniziative durante le tappe: laboratori di educazione ambientale, intrattenimento musicale e teatrale, flash-mob e proiezione del video The bike side of the Force, lanciato in occasione della manifestazione #salvaiciclisti svoltasi il 28 aprile scorso ai Fori Imperiali. [video|bike_side_of_the_force] Come ogni anno grande fermento per la “riffa” finale con in palio un viaggio bici+barca, campi estivi per bambini, soggiorni nella Valle del Tevere e premi rigorosamente green. VAI AL PROGRAMMA AGGIORNATO CON TUTTE LE TAPPE! Magnalonga in bicicletta: cos'è? La Magnalonga è un'iniziativa nata e promossa in molte località del nord Italia che vede gruppi di persone passeggiare, per boschi o per paesi, alla scoperta delle bellezze e delle prelibatezze gastronomiche dei luoghi visitati. Il circolo Legambiente Mondi Possibili e l'associazione culturale Tavola Rotonda hanno deciso di riproporre l'evento in una realtà decisamente meno 'comoda', quale quella romana, puntando anche alla mobilità sostenibile; per questo è nata la Magnalonga in bicicletta. Al desiderio di riscoprire vie, piazze e parchi romani si è aggiunta, già dalla prima edizione, la prerogativa di far incontrare associazioni e produttori locali, al fine di creare una rete di persone che condividessero le stesse passioni o che, spinti dalla curiosità, volessero approfondire la conoscenza di un mezzo ancora scarsamente utilizzato in città o cercassero un momento di svago e “condivisione democratica”; perché, si sa, mangiando e ridendo, si è “tutti più uguali”. Durante la prima edizione abbiamo scelto di concentrarci sui produttori di cibi biologici provenienti dal Lazio: cibi a chilometri zero, sani e, talvolta, poco conosciuti mettendo in rete le piccole associazioni sul territorio. La seconda edizione si è concentrata sulle ville storiche romane: Villa Glori, Villa Ada, Villa Borghese viaggiando attraverso i cibi e le tradizioni dei piccoli comuni del Lazio. La terza edizione si è occupata di intercultura: i protagonisti sono stati i cittadini della cosiddetta Roma multietnica. Con “Magnamondo – il Mondo a portata di bici” abbiamo unito le culture dei cinque continenti, ponendo al centro la bicicletta e puntando a gettare le basi per una più stretta cooperazione con quanti, spesso, per ragioni culturali o linguistiche, sono costretti all'esclusione. Il tema di quest’anno è duplice: la promozione del ciclo-turismo nelle regioni italiane e nel mondo, e la volontà - nata dal circolo Legambiente Mondi Possibili - di creare un modello di municipio, e in seguito di città, a misura d’uomo, in cui la qualità della vita e dell’ambiente sia elevata. Il tutto nasce dalla presentazione del documento “Il municipio II (noi)” firmato dalle associazioni del II municipio, che si ispira ad un nuovo modello cittadino, dove muoversi non vuol dire necessariamente essere vittime dello stress e della musica ritmata dei clacson. Può essere il luogo 'dei luoghi' in cui incontrarsi, conoscere, scoprire, giocare, studiare e informarsi ed è un posto in cui i ciclisti possono persino guardarsi indietro; niente macchine in doppia fila a ostacolarli. Il Municipio II (noi) è verde di orti e di parchi fruibili in ogni stagione. La piazza principale è popolata da cittadini che scelgono di viverla e non sognarne una diversa dalla finestra. È una microcittà in cui non esistono pericoli per chi sceglie di abbandonare l’auto e camminare e c’è persino chi, in macchina, fa molta attenzione in prossimità delle strisce pedonali. Si ricorre a nuove pratiche, si collabora con le istituzioni, si acquista in gruppo... e si riuscirà anche a respirare. Attenzione particolare verrà data alla “Ciclabile Nomentana... che non c'è”, in collaborazione con il comitato ciclabile Nomentana Subito. Il percorso della Magnalonga è diviso in tappe durante le quali, per circa 30 minuti, si sosta in un'area prestabilita nella quale vengono offerti prodotti messi a disposizione, gratuitamente, dai produttori e dalle associazioni che offrono supporto, con l'ausilio dei volontari della nostra associazione. Tra una tappa e l'altra il cordone di ciclisti si snoda per le vie della città e la colora, rivendicando la possibilità di utilizzare le due ruote anche in una metropoli caotica come Roma e dimostrando che esiste una schiera di persone che, oltre a fare scelte azzardate, decidendo di sfidare traffico e una ciclabilità limitata, desidera valide e possibili alternative. L'ultima tappa coincide con la cena durante la quale giochi, musica e, neanche a dirlo, ancora cibo, alleviano i ciclisti urbani dalle fatiche della giornata. Nel corso degli anni è cresciuta esponenzialmente l'attenzione delle istituzioni e dei media nei confronti dell'iniziativa che è diventata, oltre a un'occasione di divertimento, un veicolo di comunicazione che permette di rendere nota la nostra posizione rispetto alle scelte che speriamo vengano fatte e alle voci che, chiediamo, vengano ascoltate.

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