Mario Monti, lo statista che guarda alle prossime generazioni?

“Il politico guarda alle prossime elezioni, lo statista alle prossime generazioni”. Al di là delle dichiarazioni ufficiali, il premier Mario Monti si preoccupa realmente delle generazioni successive? Dal picco del petrolio ai cambiamenti climatici, una serie di esempi che svelano il disinteresse dell'attuale governo per il futuro del Paese.

Mario Monti, lo statista che guarda alle prossime generazioni?
Nel suo recente viaggio in Russia Mario Monti, citando De Gasperi, ha fatto la seguente dichiarazione: “Il politico guarda alle prossime elezioni, lo statista alle prossime generazioni”. Questa affermazione dimostra innanzitutto che i politici non pensano alle prossime generazioni e ciò è risaputo, ma che lo dichiari la persona che è a capo proprio di quei politici di cui parla è quantomeno imbarazzante, per lui e per loro. Quindi adesso sappiamo ufficialmente addirittura dal Presidente del consiglio in persona che ai politici interessa solo essere rieletti, poi se il Paese va in malora (come sta andando), non è affare loro. Bella faccenda, complimenti signor Monti per la sua sincerità e chiarezza di vedute. Ma la parte più incredibile della dichiarazione è che questo distinto signore ci dice che lui in qualità di statista pensa alle prossime generazioni. Quando l’ho letto, sono sobbalzato sulla sedia. Pensa alle prossime generazioni? E come? E quando? E dove? Si sta occupando di picco del petrolio? No. Si sta occupando del veloce esaurimento delle risorse? No. Si preoccupa di come ci si approvvigionerà di cibo, acqua ed energia in caso di crisi climatiche e petrolifere? No. Si sta occupando dei cambiamenti climatici e dell’effetto serra con conseguente velocissimo scioglimento dei ghiacci con effetti irreversibili e drammatici? No. (A proposito, perché non fare un salto in Groenlandia e vedere chiaramente il futuro delle prossime generazioni dove in soli 4 giorni il 97% della distesa di ghiaccio è stata investita dal disgelo?) Si sta occupando della desertificazione di ampie aree d’Italia con conseguente drammatica mancanza di acqua in varie zone dove la stanno razionando e l’estate non è nemmeno finita? No. Si sta occupando del recupero e protezione del territorio da nuove e inevitabili alluvioni? No. Si sta occupando di ricostruire le zone terremotate con criteri di bioedilizia efficaci per la prevenzione? No. Si sta occupando di fermare l’orribile e funesta cementificazione del paese che procede al ritmo di cento ettari al giorno? No. Si sta occupando di trovare soluzioni occupazionali per tutti, in settori che non devastino paese e pianeta? No. Al contrario di tutto ciò, proprio perché Monti pensa giorno e notte alle prossime generazioni, in Russia ha perorato la causa di Eni ed Enel che sono saldamente nel club dei maggiori responsabili della catastrofe climatica a livello planetario con tutto quello che ne consegue. La clamorosa campagna di Greenpeace contro l’Enel in questo senso è una chiara e lampante prova di ciò. Ognuno ovviamente può asserire qualsiasi cosa, anche la più assurda e incredibile, ma pensare che noi ci si caschi anche sembra decisamente una presa in giro per chi legge o ascolta, e naturalmente un insulto alle prossime generazioni. Signor Monti, la prego, preferirei che non si occupasse lei delle prossime generazioni, anzi non le nomini proprio, farebbe migliore figura.

Commenti

Certo che pur cercando di tappare le falle della nave Italia ( e di curare gli interessi delle banche delle quali è emanazione) è riuscito a portare la disoccupazione giovanile al 40%. In Francia dove si sta meglio che da noi ( dalla scuola a tutto) Hollande ha immediatamente decurtato il suo e gli altri stipendi dei parlamentari del 30/40% e con altre misure che non hanno gravato sullo sviluppo ha ridotto il cosiddetto spread a 100 (noi a 500!) Monti non ha potuto/voluto toccare gli stipendi dei nostri parlamentari (che sono quasi il doppio di quelli francesi, prima di essere ulteriormente decurtati). Siamo un paese minimamente civile? Siamo un paese di cui avere solo vergogna, una sana vergogna.
carlo carlucci, 27-07-2012 03:27
Mario Monti non sta guardando alle prossime generazioni. Né alle prossime elezioni. La semplice, sconcertante verità è che Mario Monti... non sta proprio guardando! Niente e nessuno. Mario Monti sta semplicemente eseguendo, agevolato dalla sua riconosciuta spendibilità istituzionale (voluta e promossa dal Presidende della Repubblica, ricordate?), un MANDATO che potrebbe eseguire %u2013 con tutto il rispetto %u2013 anche il mio barbiere. Con cui ho avuto proprio ieri un interessantissimo scambio di idee sui destini di questa nostra italietta... Mario Monti probabilmente lo ignora, ma la lotta all'evasione fiscale dei barbieri viene attuata tramite un "driver" (termine tecnico per identificare un parametro di spesa) dato dal quantitativo di shampoo medio procapite (nel vero senso latino della parola: pro-caput!!) che un barbiere utilizza: 20 cc di shampoo. Non sto ora a scendere in inutili tecnicismi, ma Roberto mi ha garantito che, utilizzando 20cc di shampoo a testa, i suoi clienti avrebbero probabilmente... i pidocchi. Capito l'antifona? Il destino di noi europei, che crediamo di unificare un continente non con una guerra d'indipendenza (cenno storico: l'indipendenza Americana fu ottenuta dopo una guerra di 8 anni costata oltre 130'000 vittime), ma con le firme apposte da qualche oligarca europeo su qualche trattato internazionale, si combatterà a suon di... driver. Fino a che qualcuno non si stancherà, beninteso! E ho l'impressione che questo potrebbe accadere prima di quanto lo stesso Mario Monti immagini... Il mandato che Monti sta eseguendo è banalmente la lista della spesa, stabilita a tavolino, dalla "troika" FMI-UE-BCE. Nulla di più. Nessuna inventiva. Nessuno sbandamento in curva. Tutto liscio come l'olio. E naturalmente, in quella lista, mica ci sono elencati i sacrosanti problemi indicati da Paolo Ermani nel suo articolo. Ci mancherebbe...! Cosa volete che gliene freghi alla Lagarde dello scioglimento dei ghiacci della Groenlandia? A lei, come a Draghi e %u2013 conseguentemente %u2013 a Monti, interessano solo i 125 miliardi di Euro (sì: avete letto bene, l'equivalente di quattro Finanziarie) che l'Italia dovrà versare per aderire al MES (Meccanismo Europeo di Stabilità, il perverso fondo transnazionale che si trasformerà nella ghigliottina della gente comune). E quei 125 miliardi, in fondo, passano anche per quei 20cc di shampoo con cui Roberto dovrà lavarmi la testa. Passano anche... per i nostri pidocchi. Questo è quanto, gente. Buona fortuna!
Andrea Strozzi, 27-07-2012 06:27
Per me si preoccupa dei suoi simili gli "ASINI" e no delle pecore che noi siamo!
Francesco, 27-07-2012 07:27
Presupposto che: 1) Monti non ha bisogno di avvocati (soprattutto di chi non lo è) 2) personalmente parto dall'assunto che quando una nazione chiama dei tecnici a gestire la politica significa che la democrazia è stata sconfitta e con essa uccisa la dignità di un popolo. Però, in riferimento all'articolo, mi sembra che in questo momento, appena superata l'euforia da "rimozione" dello psycoNano (per usare la definizione di Grillo), in Italia si stia scatenando di nuovo la voglia di dire "so tutto io"; 60 milioni di commissari tecnici della nazionale di calcio che si trasformano improvvisamente in altrettanti "salvatori della patria". Monti non è il Salvatore e basterebbe un po' di logica per capire che, al di là delle sue idee e valutazioni personali, non può togliere l'ossigeno a chi lo tiene a galla in parlamento. Quindi considero una pia illusione che sia lui in grado di scagliarsi contro ENI ed ENEL (per fare due nomi citati nell'articolo) e non solo per obbligarli a modificare la loro politica internazionale ma anche semplicemente a comportarsi da competitor corretti. Invece, tutti i grandi maestri del pensiero politico nostrani dove sono stati in questi ultimi 30 anni? oltre a fare finta di combattere B&soci hanno forse proposto o fatto qualcosa di significativo per le generazioni future quando erano al governo? Sono sempre più convinto che in questo paese si dovrebbe parlare di meno e pensare/fare di più. E forse ci sarebbe lavoro per tutti ;-)%uFEFF
Marco Bena, 27-07-2012 07:27
Egregio signor giornalista, solo ora se ne è accorto di quello che stà facendo il signor Monti? Guardi che sono dagli anni 80 che andiamo avanti su questa strada, è dalla sinistra che è partito tutto questo. Ora, il pianeta; sia minerale, vegetale, animale, umano, è stufo di tutte queste angherie. Vedendo guerre, soppressioni, da tutte le parti, si vede sempre più nero. Questo il nostro caro presidente del consiglio, nominato dal presidente della repubblica, con 25000 %u20AC al mese e se termina la candidatura è senatore a vita se lo dovrebbe mettere in testa che la responsabilità è sua del disastro della nazione. Lui in carica dovrebbe guardare in futuro non in odierno. Questo vuol dire che fino ad oggi nella sua vita non ha realizzato niente, solo chiacchere che alla Bocconi vanno bene. Ne sa, qualche cosa il sottoscritto che sulle caldaie e gli inceneritori ne ha sopportate tante per tenerli in marcia. Mi possono dire quello che vogliono, ma se non si cambia in fretta siamo alla disfatta totale basta vedere con Malagrotta ed Ilva. Saluti dal diavolo, Erino.
Erino, 29-07-2012 07:29
Monti è stato chiamato a "GOVERNARE" l' Italia, dimostratasi incapace -per ammissione e "passo-indietro" dei suoi stessi politici- di essere da loro governata. Questa "chiamata al governo" è avvenuta sì al di fuori di un pronunciamento elettorale ma è proprio la radice elettorale di questo parlamento ( eletto porcellarmente dai segretari dei partiti e non dai cittadini-politici ) ad aver determinato e, quindi, confermato il fallimento nel saper governare il Paese. Ecco perchè le due forze principalmente fallimentari sostengono, consapevoli delle proprie esclusive responsabilità spartitorie di potere e incapaci di governare, il governo Monti. Ecco perchè queste due forze fallimentari hanno avuto il bisogno, per restare ancora in piedi con una parvenza politica, del richiamo istituzionale del presidente Napolitano e delle Autorità europee. Governare, saper governare, è tutt'altra cosa della politica perchè la politica è fatta di idealità e di progetti mentre il governare è fatto di soluzioni, amministrazioni, decisioni cogenti sui problemi di vita e di convivenza civile che si sono trovati, affastellati e contrapposti nell'incapacità governativa dei politici al potere. Monti deve pensare a governare questa baraonda che i politici porcellamente eletti hanno creato. Per ogni giorno che passa ogni generato aspetta la sua generazione mattutina, dal pensionato al neonato. Arriverà pure nell' Italia individualistica e polemica il momento culturale in cui si saprà distinguere tra politica e governo e diventerà senso ed esigenza comune che il Paese sia governato soltanto da chi è competente e capace di farlo, pronto ad essere sostituito al primo sbaglio da alto più competente e capace? La politica è una dimensione dello spirito e delle aspirazioni umane mentre il governo è una dimensione della giustizia distributiva e della pratica. I politici- compresi i cittadini politici- facciano il loro dovere e seguano le loro vocazioni, senza chiedere al governo e ,adesso, a Monti se risponde alle domande che la politica, incartata nella ricerca del potere, non ha saputo o voluto incarnare nell'elelettorato.
Franco, 31-07-2012 02:31

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