Olio esausto? Può trasformarsi in nuova energia

Olio vegetale esausto da riutilizzare come combustibile, è questa l'idea che sta alla base del progetto Oileco avviato dalla società di consulenza Ecosoluzioni. Nel nostro Paese esistono già esempi concreti di recupero e riutilizzo a fini energetici di oli vegetali esausti. È il caso del comune di Corchiano, vincitore nel 2010 del premio Comuni a cinque stelle.

Olio esausto? Può trasformarsi in nuova energia
Olio vegetale esausto da riutilizzare come combustibile. Questa l'idea che sta alla base del progetto Oileco avviato dalla società di consulenza Ecosoluzioni al fine di promuovere la raccolta dell'olio alimentare post consumo (Oapc) da trasformare in energia, in elettricità, calore, freddo, o combustibile per trasporti locali, nonché “in materia prima seconda sostitutiva di materiali vergini e caratterizzata da maggiore efficienza energetica”. Nell’ambito del Programma Intelligent Energy for Europe, spiegano gli ideatori, Oileco intende promuovere partenariati rappresentati da iniziative di impresa locali, che consolidino o inaugurino il recupero e la riutilizzazione degli oli fritti (oli vegetali alimentari esausti), materiale prodotto da ogni insediamento urbano. Gli ideatori spiegano che il Team Oileco selezionerà dunque un certo numero di realtà territoriali per offrire gratuitamente l’assistenza tecnica finalizzata a promuovere progetti di filiera: studi di opportunità, analisi di fattibilità, supporto alla realizzazione di business plan specifici, identificazione di fonti di finanziamento, facilitazione di accordi commerciali, o di tavoli tecnici per gli accordi locali per gli investimenti che gli attori coinvolti vorranno sviluppare. Nel nostro Paese esistono già esempi concreti di recupero e riutilizzo a fini energetici di oli vegetali esausti. Abbiamo sentito Roberto Pirani, esperto in gestione e riduzione di materiali post utilizzo, che ci ha segnalato l'interessante iniziativa portata avanti dal comune di Corchiano, paese in provincia di Viterbo che nel 2010 ha vinto il premio assoluto Comuni a cinque stelle. Il comune è stato premiato per la qualità e la trasversalità delle proposte messe in campo in tutte e cinque le categorie del Premio: gestione del territorio, impronta ecologica, rifiuti, mobilità e nuovi stili di vita. Nell'ambito della gestione sostenibile dei rifiuti, i cittadini di Corchiano (3800 in tutto) hanno cominciato a raccogliere e differenziare l’olio nei contenitori distribuiti dal Comune attraverso la Bottega delle buone pratiche locali per avviarlo alla trasformazione in biocarburante per lo scuolabus. Ricordiamo che il corretto smaltimento degli oli vegetali esausti è fondamentale per la tutela dell'ambiente. Gli oli esausti non possono infatti essere gettati nel lavandino in quanto tale operazione provoca l'intasamento delle reti fognarie, l'inquinamento delle falde e delle acque superficiali (laghi, fiumi, mare) con danni all'ecosistema, alla flora e alla fauna. Quali sono, dunque, le alternative sostenibili per lo smaltimento dell'olio? Dopo averlo fatto raffreddare, l’olio fritto può essere versato in un recipiente che, una volta piena pieno, verrà portato alla più vicina isola ecologica. Infatti, se versare l'olio esausto negli scarichi rappresenta una prassi sbagliata, altrettanto dannoso è gettarlo nei cassonetti dell'indifferenziata dove il recipiente potrebbe rompersi e l'olio disperdersi.

Commenti

Ma questo argomento viene presentato come novità Io sapevo che da anni invece l'olio si raccoglie e viene riciclato. non è vero?
pio, 01-03-2012 09:01

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