Occupazione e ambiente: l’esempio della Germania

In Italia non è stata adottata alcuna strategia in campo energetico/ambientale, malgrado le soluzioni siano praticabili e le potenzialità enormi. La Germania rappresenta un ottimo esempio di un Paese che ha puntato su questo settore e ha avuto risultati eccezionali.

Occupazione e ambiente: l’esempio della Germania
In Italia abbiamo avuto un movimento ambientalista, poi abbiamo avuto i Verdi in parlamento, qualcuno di loro è anche riuscito ad essere ministro ma tutto ciò non è servito a dare un impulso decente al settore lavorativo ambientale che invece ha potenzialità enormi. D’altra parte le istituzioni, i governanti, il sindacato non hanno la più pallida idea e probabilmente anche nessuna seria intenzione di costruire una reale alternativa occupazionale e il tutto stride ancora di più quando vengono sfornati continui dati sull’aumento della disoccupazione. Le soluzioni sarebbero praticabili oggi stesso ma si preferisce piangere e continuare a fare le stesse cose di sempre anche se ormai non funzionano più. Un esempio che dimostra come in Italia non ci sia alcuna strategia in campo energetico/ambientale è stato il boom artificiale del fotovoltaico che ha drogato mercato e settore e senza alcuna proposta di sistema è esploso e poi imploso in breve tempo facendo guadagnare soprattutto i grandi speculatori. Non c’è pianificazione, progettualità, senso in queste (il)logiche anche perché quello che si aspetta sono i soliti contributi, agevolazioni e simili e senza quelli non si fa praticamente nulla. Non si fa cultura, non si fa formazione, non si lavora per creare una economia il più possibile indipendente da contributi, mazzette e mafie varie. È evidente che in questa situazione chi vuole lavorare nel settore ambientale deve darsi da fare direttamente e trovare delle soluzioni perché se si aspettano dall’alto, si può anche marcire a vita in un call center. La Germania è un ottimo esempio di paese che ha puntato su questo settore e ha avuto risultati eccezionali. Da una parte il movimento ambientalista e i Verdi hanno proposto soluzioni e le hanno praticate, dall’altra la formazione è stato il fondamento di una nuova concezione lavorativa. Il tutto ha reso successivamente possibile anche l’interessamento e l’intervento delle istituzioni. Sottolineo successivamente perché le istituzioni quasi sempre vengono dopo l’iniziativa dei cittadini, senza questa non succede pressoché nulla. Senza una formazione adeguata non si va lontano e purtroppo in Italia la formazione è troppo spesso sinonimo di corruzione e sprechi. I soldi pubblici o comunitari per fare una formazione adeguata in Italia ci sarebbero e pure tanti ma non vengono utilizzati come si dovrebbe. E anche i soldi che i privati spendono per corsi, master e varia, troppo spesso hanno alti costi e bassi contenuti ma danno il famoso foglio di carta che attesta un sapere che non c’è o comunque non c’è nella misura in cui servirebbe effettivamente per un mondo del lavoro senza ciarlatani e venditori di fumo. Uno degli esempi più interessanti in ambito tedesco di formazione seria e qualificata è l’esperienza dell’Energie und Umweltzentrum (Centro per l’energia e l’ambiente) che da oltre trenta anni fa delle energie rinnovabili, la bioedilizia e l’efficienza energetica i pilastri del suo lavoro. Nato nel 1981 come associazione indipendente ed autogestita è diventato uno dei centri più importanti a livello europeo nel settore delle tecnologie alternative ed è stato fra i pionieri in Germania per quello che riguarda tutta la parte relativa al contenimento energetico degli edifici, aspetti poi ripresi successivamente anche dalla legislazione nazionale. Per dare la possibilità di venire a contatto con una realtà così importante, l’associazione Paea propone un corso di formazione residenziale presso il Centro stesso dal 2 all’11 agosto 2013. Il corso dal titolo “Energia – Ambiente –Lavoro”, giunto alla ventiquattresima edizione, è indirizzato esclusivamente ad italiani e vuole fare conoscere quanto di interessante e vincente anche dal punto di vista lavorativo, il Centro in particolare e la Germania in generale, ha sviluppato nel corso di questi anni. I temi affrontati nel corso sono molteplici: energia solare termica e fotovoltaica, risparmio energetico, case a basso consumo e passive, uso di materiali della bioedilizia, microcogenerazione, fitodepurazione, compost toilet, recupero acqua piovana, diagnosi energetiche nel settore privato e pubblico, centri europei per le tecnologie alternative ma anche permacultura, ecovillaggi, finanza ed imprenditoria etica, cibo biologico, cucina vegetariana, etc,. È un corso con un taglio tecnico ma non solo per tecnici e chiunque interessato a questi argomenti, che cerca spunti per un nuovo eventuale lavoro e attività o per essere maggiormente informato, può trovare pane per i suoi denti. In tempi di crisi bisogna trovare delle soluzioni ed esempi che possano far diventare la crisi una opportunità. Di progetti e persone che hanno già percorso questa strada ce ne sono molti, importante è conoscerli e arricchirsi della loro preziosa esperienza.

Commenti

Splendido articolo. Il pianeta ci sta dando dei segnali che non possiamo più ignorare e i temi trattati in Germania vanno assolutamente approfonditi e sviluppati.In momenti come questi,trovo siano una enorme fonte di opportunità anche per il lavoro,oltre che a farci essere all'avanguardia e non,come quasi sempre,fanalino di coda.
Maria-Rossella Maccolini, 26-06-2013 06:26
Condivido il 100% di questo articolo. Ho votato VERDE dal 1985, buttando il mio voto alle ortiche ,perché i verdi italiani non sono tali. Ma forse non è soltanto colpa dei verdi. Forse è la cultura del lavoro che è poco etica in questo paese. Si mantengono in vita con la CIG,Fabbriche che prima producevano cose che ora sono vecchie e che nessuno vuole. Il bello è che si aspetta perché ritorni il passato. Invece con quei soldi si possono riqualificare le maestranze per nuovi prodotti. Non ho capito però se sono le lobby forti o i governi deboli. Forse tutte e due. Grazie.
pio, 26-06-2013 08:26
Eni ed Enel le due multinazionali italiane dell'energia governano il settore dell'energia. Ne più ne meno. Uno scandalo? Macchè. Siamo alla deriva e ogni organizzazione fa il suo, si chiami Mafian o Enel....
carlo carlucci, 26-06-2013 11:26
Siccome mi piacciono i numeri vi ricordo che oggi il 62% dell'energia in Germania è ancora prodotta dal carbone.L'anno scorso le rinnovabili sono salite dal 16% al 22% mentre l'energia nucleare è scesa dal 22% al 16%.Questi sono i numeri quindi ce n'è di strada da fare.Non parliamo poi della Francia che ha il 75% di nucleare.
Maurizio Destro Benini, 02-11-2013 08:02

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