A Papigno si piantano alberi e le pesche tornano a casa

Continua il risanamento naturalistico e ambientale di Papigno, frazione del comune di Terni. Nel parcheggio dell'antico borgo sono stati piantati 14 nuovi alberi e all'ingresso del paese sono state piantate le prime nove piante di pesche.

A Papigno si piantano alberi e le pesche tornano a casa
Finalmente il parcheggio di Papigno ha un’immagine decorosa e ‘naturalmente’ funzionale: sono stati piantati ben 14 lecci che, in un prossimo futuro, ombreggeranno le auto, ma soprattutto sono 14 nuovi alberi che cresceranno e vivranno ondeggiando le bellissime chiome al vento e offrendosi al sole! Dicevano gli antichi greci “Beata quella civilta’ i cui anziani piantano alberi sotto la cui ombra non siederanno mai!”; noi non siamo proprio cosi’ in la’ con gli anni, ma ci piace pensare che qualcosa di noi continuera’ a vivere in queste piante che vedranno tante generazioni di papignesi alternarsi. Anche questo step fa parte del progetto Papigno Insieme, e grazie all’impegno della Circoscrizione Est, questi primi passi anticipano il rinnovamento generale del paese (ivi compresa l’area da bonificare). Gli ortolani di PapignoPesche, in collaborazione con il Centro Sociale, stanno continuando a ripulire gli antichi orti terrazzati, rendendo ormai ben visibile -anche dalla provinciale- la struttura muraria degli orti pensili digradanti nel Fossato. Ma la felicità e l’emozione maggiore, l’abbiamo avuta quando, il 4 febbraio, sono state messe a dimora le prime 9 piante di pesche (portainnesto), che costituiranno un piccolissimo pescheto all’ingresso del paese nell’area della Balalaica. Abbiamo scelto questo posto - per questa prima avantgardening - , perché il più prossimo (e praticabile) rispetto al loro sito originario. Sono già gemmate e presto ospiteranno nel loro tronco i rametti delle antiche sorelle! Altre piante verranno piantate in questi giorni negli orti ‘de sopra’, insieme a merangole e mandorli, essenze storicamente presenti e caratteristiche del nostro ambiente-paese. Grazie al lavoro di consolidamento della cinta muraria che si affaccia sul fiume, e dunque sulla Valnerina, portato a termine dal Comune di Terni, adesso c’è un continuum visivo ed estetico naturale fra la bonifica che stiamo portando avanti volontariamente e il consolidamento stesso. Anche in quest’area – denominata “Sippurdure” -, abbiamo piantato essenze arbustive nelle aiuole realizzate o preesistenti. Crediamo che non possa esserci rinascita più bella per una comunità, che non quella che si identifica e realizza con la messa a dimora di alberi, coltivazione di orti e frutteti, abbellimento ‘vegetale’ degli spazi del paese. Ebbene, per noi, questo è ancor più importante della quantità dei raccolti!

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