'Piccoli Comuni Grande Scuola', una giornata dedicata alla sicurezza degli istituti

In Italia oltre il 40% delle scuole si trova in aree a rischio sismico ma soltanto il 10% degli istituti è stato costruito con criteri antisismici. Quest'anno, alla luce della grave emergenza causata in Emilia dai terremoti, la giornata 'Piccoli Comuni Grande Scuola' promossa da Legambiente è dedicata alla sicurezza degli edifici scolastici.

'Piccoli Comuni Grande Scuola', una giornata dedicata alla sicurezza degli istituti
160 classi, 25 plessi e 3500 studenti: oggi, venerdì 1° giugno si tiene la giornata di Piccoli Comuni Grande scuola, un’occasione per le scuole dei piccoli centri per valorizzare il proprio lavoro, farsi conoscere e ribadire il proprio ruolo per la coesione sociale delle comunità più piccole.  Quest’anno però, la giornata assume un significato particolare: “I drammatici eventi di questi giorni – ha dichiarato la responsabile nazionale Scuola e formazione di Legambiente, Vanessa Pallucchi - ci spingono a sollevare l’attenzione sul tema della sicurezza degli istituti scolastici. Le scuole, che rappresentano un fondamentale presidio per lo sviluppo sociale e culturale dei territori, dovrebbero essere anche il luogo più sicuro dove vivere. Purtroppo però, sono ancora pochissimi gli istituti costruiti con criteri antisismici e dotati di certificazioni di sicurezza”. Secondo l’indagine Ecosistema scuola 2011 di Legambiente, infatti, solo il 10,30% delle scuole italiane è stato costruito secondo criteri antisismici; la verifica di vulnerabilità sismica è stata invece eseguita nel 24,81% degli istituti, sebbene oltre il 40% (41,5% per l’esattezza) risulti costruito in aree a rischio sismico. Il 52,5% delle scuole ha il certificato di idoneità statica, mentre il 54,12% ha quello di agibilità. Solo il 53,23% è dotato di scale di sicurezza mentre le prove di evacuazione hanno riguardato la gran parte degli istituti (93,06%). “Le scuole, soprattutto nei piccoli centri – ha continuato Vanessa Pallucchi – garantiscono la continuità e la crescita sociale ed educativa del territorio, contribuendo in maniera determinante a combattere il fenomeno dello spopolamento. Investire sulla qualità della scuola nei piccoli borghi, vuol dire quindi investire concretamente sul futuro. Per favorire questo processo però, è necessario garantire la sicurezza di alunni e studenti affinché la scuola sia sentita e vissuta come luogo sicuro e accogliente per le nuove generazioni. La prevenzione e i controlli sono una priorità assoluta e la crisi finanziaria in atto non può essere una scusa”. Sono tante le scuole coinvolte oggi dalle iniziative dedicate soprattutto alla solidarietà per le popolazioni colpite dal sisma e alla sicurezza degli istituti: a Vernazza, nelle Cinque Terre, i ragazzi dell’Istituto Comprensivo torneranno a visitare la loro scuola, colpita dall’ultima alluvione, che riaprirà con il nuovo anno scolastico. Anche a L’Aquila la scuola è simbolo di rinascita e di ricostruzione: si riuniranno due Istituti comprensivi dei piccoli comuni del cratere per svolgere attività laboratoriali sul tema della salvaguardia dei beni culturali e dell'edilizia scolastica, efficienza energetica e fonti rinnovabili, mentre a Favignana Legambiente con il Comune e l'Istituto d'Istruzione Rallo firmeranno un protocollo per valorizzare l'esperienza di eccellenza educativa di quel territorio sulla teledidattica. Tutti gli altri appuntamenti di Piccoli comuni, grande scuola sul sito di Legambiente.

Commenti

Italia è a rischio sismico pertanto lo sono gli edifici scolastici asili e anche palestre e piscine pubbliche Comunali ecc..Ma riguardo alle piscine Comunali i rischi si moltiplicano se certi COMUNI continuano a dare ridare..le proprie piscine Comunali ( di noi tutti ) a gestori di cooperative, società sportive ,privati dove i propri Lavoratori NON sono in regola pertanto sono privi di corsi sicurezza evacuazione,anti incendio, privi di visite mediche psico fisiche senza corsi del D.Lgs 81/08 ecc. ecc. e naturalmente molte piscine date in gestione sono fuori di legge antisismica ecc. ecc. Inoltre in NON poche piscine Comunali vi sono i soliti pensionati e chi qui fa il secondo lavoro (spesso proveniente dal pubblico impiego, maestre,professori di scuola ecc.) che qui arrotondano i loro stipendi le loro pensioni e NON pagano le relative tasse ma portano via lavoro ad i tanti veri disoccupati !!! I Comuni interessati molti sono nel nord Italia che sono coinvolti in questo pessimo sistema che sanno e SAPEVANO ne sono COMPARTECIPI NON possono lavarsene le mani dando le piscine in gestione ! Morando
OK Morando Sergio Crocefieschi Genova Malpotremo Lesegno Italia Argentina San Morando, 23-08-2013 04:23

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