Quando piove...

“Ci si lamenta di bagnarsi i capelli, di inumidirsi gli animi, di impregnarsi la coscienza. In realtà la pioggia, quando è pura, aiuta l’umanità a crescere, non in altezza, ma in maturità”. Riflessioni e fantasticherie di un lettore sotto la pioggia.

Quando piove...
Oggi passeggiavo per le vie di Brera, presunto palcoscenico medioevale sito nel cuore della piccola grande Milano. Il cielo è diventato plumbeo, grigio, uno specchio di fasci di luce accecanti, quasi fastidiosi, come il tempo che gli fa da culla. Tuoni, lampi e via con la pioggia, perpendicolare al terreno, in caduta piena, diretta al volto dei passanti. Chi è la pioggia? Cosa è venuta a recare al nostro mondo tanto imperfetto? È un ulteriore fastidio, un’insolita piaga che prende spazio nei timori della gente. La pioggia è condensa, è reazione allo scontro tra nuvole cariche di energie contrastanti, è fenomeno naturale che impregna la terra di vita. Fonti indiscrete affermano che non si tratta di fenomeno naturale bensì di urina di alieno, depurata a contatto con la ionosfera, limpida dopo l’esosfera, prena di sporcizia a contatto con l’atmosfera sudicia del nostro pianeta. Quando e dove si assiste a codesto spettacolo esagitante, forte, svariato anche nella pienezza e nel volume? A meno che il nostro impegno lavorativo non ci spinga a studiare il movimento e gli scontri che avvengono nel firmamento, potremmo dire che dopo che tira brezza, non la bora di Trieste, ma semplice maestrale, libeccio o grecale, si potrebbe assistere a cotanta magnificenza. Allora perché ci si ostina ad odiarla così tanto? Ci si lamenta di bagnarsi i capelli, di inumidirsi gli animi, di impregnarsi la coscienza. In realtà la pioggia, quando è pura, aiuta l’umanità a crescere, non in altezza, ma in maturità, dove la maturità è esattamente riferita alla bontà del frutto, allo stelo rigoglioso della pianta. Siamo natura e viviamo all’interno di essa, l’acqua, come ogni elemento vegetale, animale, è fonte di vita ed è combustibile perché la vita possa continuare a macchiare il suolo rigoglioso e ormai inquinato di un pianeta alla deriva. Forse dovremmo ripulire la nostra mente da quella patina polverosa che ostruisce la respirazione. Acqua è simbolo di collaborazione, acqua è simbolo di crescita, acqua è simbolo di un globo disinfettato, stuprato da un inquinamento globalizzato ma che, con lo sforzo dello stesso genere umano che lo abita, potrebbe ritornare un elemento vergine e puro.

Commenti

non è obbligatorio scrivere, si può fare altro. O anche niente.
pippo, 15-01-2013 10:15
io non odio la pioggia! mi piace correre quando piove. ma vorrei che l'acqua che viene giù fosse pulita e so che non lo è. questo non mi piace affatto. e a voi????
angiola, 16-01-2013 04:16
Magari basterebbe chiedere agli alieni di bere di meno e di mantenere i reni in buono stato :)
Andrea, 17-01-2013 08:17
Belle riflessioni in libertà com la pioggia. Eh sì, ci si lamenta sempre oggi, Basterebbe godere della pioggia, della natura, della persone, dei tesori che riceviamo e puntualmente, per assurdo masochismo, calpestiamo e distruggiamo
Antonio, 11-02-2013 12:11

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