Quinto conto energia: firmato il testo definitivo

Il Quinto Conto Energia è diventato definitivo. Il 6 luglio scorso infatti il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, il ministro dell'Ambiente Corrado Clini ed il ministro dell'Agricoltura Corrado Catania hanno firmato il decreto con cui le nuove regole entreranno in vigore.

Quinto conto energia: firmato il testo definitivo
Dopo mesi di dibattiti, il Quinto Conto Energia è diventato definitivo. Il 6 luglio scorso infatti il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, il ministro dell'Ambiente Corrado Clini ed il ministro dell'Agricoltura Corrado Catania hanno firmato il decreto con cui le nuove regole entreranno in vigore. Dopo che il provvedimento era stato stabilito a metà maggio, le associazioni di categoria erano insorte ed avevano chiesto degli aggiustamenti al testo. Criticato, in particolare, il sistema dei registri obbligatori accusato di poter creare complicanze burocratiche frenando così lo sviluppo del settore. Il Governo ha ora accolto parte delle modifiche suggerite dalle Regioni nella Conferenza Unificata del 6 giugno scorso. Il Quinto Conto energia prevede che accedano direttamente alle nuove tariffe incentivanti senza obbligo di iscrizione al registro: a) impianti fotovoltaici di potenza fino a 50 kW realizzati su edifici con moduli installati in sostituzione di coperture su cui è operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto; b) impianti fotovoltaici di potenza fino a 12 kW, inclusi gli impianti realizzati a seguito di rifacimento, nonché i potenziamenti che comportano un incremento della potenza dell'impianto non superiore a 12 kW; c) i potenziamenti che comportano un incremento della potenza dell'impianto non superiore a 12 kW; d) impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative fino al raggiungimento di un costo indicativo cumulato degli incentivi degli incentivi di 50 ML€; e) impianti fotovoltaici a concentrazione fino al raggiungimento di un costo indicativo cumulato degli incentivi di 50 ML€; f) impianti fotovoltaici realizzati da Amministrazioni pubbliche mediante con procedure di pubblica evidenza, fino al raggiungimento di un costo indicativo cumulato degli incentivi di 50 ML€; g) gli impianti fotovoltaici di potenza superiore a 12 kW e non superiore a 20 kW, inclusi gli impianti realizzati a seguito di rifacimento, nonché i potenziamenti che comportano un incremento della potenza dell'impianto non superiore a 20 kW, che richiedono una tariffa ridotta del 20% rispetto a quella che spetta ai pari impianti iscritti al registro. Gli altri impianti fotovoltaici accedono, qualora rispettino i requisiti stabiliti previa iscrizione in appositi registri, “in posizione tale da rientrare nei seguenti limiti massimi di costo indicativo cumulato annuo degli incentivi”: a) 1° registro: 140 milioni di euro; b) 2° registro: 120 milioni di euro; c) registri successivi: 80 milioni di euro a registro e comunque fino al raggiungimento del limite. Il quinto Conto Energia partirà dal raggiungimento di un costo indicativo cumulato annuo degli incentivi di 6 miliardi di euro. Stimando che tale cifra potrebbe essere raggiunta a fine luglio, il Quinto conto energia dovrebbe partire dunque partire già a settembre (le Regioni avevano richiesto l'entrata in vigore del decreto il 1° ottobre). Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini ha spiegato che dal 2009 al 2011 in Italia ci sono stati 120 mila nuovi addetti soltanto nel settore delle rinnovabili. “L'Italia – afferma Clini - ha speso una barca di soldi pubblici, e continua a spenderli, per sostenere attività industriali inquinanti che oggi hanno difficoltà a essere competitive a livello internazionale. Gli incentivi servono a rafforzare la produzione nazionale in un settore che è uno dei più importanti a livello globale per lo sviluppo delle tecnologie”. Critiche al provvedimento sono state però avanzate da parte degli operatori. L' Associazione Produttori Energia da fonti Rinnovabili (Aper) contesta “il periodo transitorio troppo breve, di soli 4 mesi” previsto per il passaggio al nuovo sistema di incentivazioni per le rinnovabili comprese nel secondo. Inoltre, secondo l'Anev (imprese dell'eolico) il provvedimento è assolutamente penalizzante per la fonte eolica ritenuta a livello mondiale una grande opportunità a livello mondiale.

Lascia un commento


Per lasciare un commento, registrati o effettua il login.