In ricordo di Renato Pontiroli

“Imparare ad essere povero di cose ma piena di energia inventiva, guerriero quando occorre ma delicato nei confronti del creato”. È morto il 21 luglio scorso Renato Pontiroli, esponente del bioregionalismo. Il suo ricordo nelle parole di Etain Addey del Sentiero Bioregionale.

In ricordo di Renato Pontiroli
Il 21 luglio è morto il nostro Renato, ma noi lo vediamo ancora in mezzo ai suoi boschi, fra il selvatico ed il coltivato del piccolo borgo abbandonato dove ha vissuto con la sua compagna Manu. Lassù teneva nel cuore non solo il suo luogo, ma una rete invisibile di persone e luoghi che traeva da lui ispirazione per una vita da riabitanti della terra. Anni fa, nel primo numero di Corrispondenze e Informazioni Rurali, Renato ha scritto delle parole che erano una specie di manifesto-avvertimento: “Se non sapremo raccontare noi la gioia e la bellezza di questa vita, sarà La Repubblica a raccontarla!”. Ho ingrandito quelle parole e per anni erano appese alla parete di casa nostra. Così come Renato ha vissuto una vita “sottraendosi” come diceva lui alla società dei consumi, creando con la mente e le mani una vita fatta di pratiche antiche e accontentandosi di poco, si era anche offerto come raccontatore mettendosi a disposizione di chiunque voleva salire la sua montagna e bere alla sua sorgente. Quando ha ospitato l’incontro annuale della Rete Bioregionale a Borgo Cerri nel 2008, abbiamo visto lassù una marea di giovani che lo circondavano, imparando non solo come fare per vivere fuori del sistema globale, ma sperimentando anche quel sottile sapere che si imparava unicamente standogli accanto, ossia come essere. Renato era generoso con il suo sapere e nello stesso tempo era senza compromessi quando si trattava di difendere l’integrità di quel luogo e di quella vita. Imparare ad essere povero di cose ma piena di energia inventiva, guerriero quando occorre ma delicato nei confronti del creato, tutto questo saper essere l’ha versato dal 2007 anche nel blog dei Selvatici e nel rural network Bionieri che erano e rimangono una fonte dove dissetarsi.  Grazie, Renato, per averci descritto con le tue parole, le tue immagini e soprattutto con le tue pratiche quotidiane la gioia e la bellezza che conoscevi così bene. Etain Addey, Sentiero Bioregionale

Commenti

Gli Occhi piangono da soli. Perdita Epocale. Stavo mettendo/menabeau foto in Speciale Ordine per l'ennesimo Libro pronto per la Stampa le Fotografie dal 1997 al 2001. Mi trovo sempre impreparata ai Memorandums. Ci siamo salutati all'ultima telefonata che gli avevo detto che un nostro scritto era in un Poster per un Convegno a Gorizia. Era Felice. Caro Re/Nato c'è un grande vuoto. Grazie Maestro, Grazie Compagno Bioregionale Artista del Quotidiano. Grazie Visionario/Shamanico attento osservatore Lungimirante Avventuroso Avambardo. Tanto Bene. Buoni Viaggi nelle Galassie Kanpai.
Anna "GANGA" Gregorutti JERMANN, 29-07-2013 03:29
Caro Renato, ti conoscevo solo in rete, leggendo le tue cose. Sono molto dispiaciuto. Il Signore ti accolga tra le sue braccia.
mimmo, 30-07-2013 10:30
Caro Renato, ti conoscevo solo in rete, ma mi eri ugualmente tanto caro. Ora sei tornato alla Terra che tanto hai amato. La morte è solo il passaggio da uno stato all'altro dell'Essere universale. Ci vedremo nel vento.
Guido Dalla Casa, 31-07-2013 03:31
O cavolo! Che notizia, arrivata solo ora, sono un po assente dal web. Tutto il cordoglio e un ricordo per una persona conosciuta decenni orsono in gioventù.Buon divenire.
Pioggianelbosco, 29-10-2013 12:29

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