Romania: nuova strage di cani in vista del turismo balneare sul Mar Nero

La Romania di nuovo sotto i riflettori per uno scandalo animalista. Il sindaco di Mangalia, una località di vacanza molto frequentata sul Mar Nero, ha autorizzato un nuovo massacro di randagi per "ripulire" le strade in vista della stagione balneare. Sara Turetta di Save the Dogs and Other Animals invita i turisti italiani a non recarsi in questa città e a firmare la petizione per chiedere al sindaco, Cristian Radu, di fermare il rastrellamento.

Romania: nuova strage di cani in vista del turismo balneare sul Mar Nero
La Romania detiene ancora il primato del paese con il maggior numero di randagi in tutta l'Unione Europea. Il randagismo cominciò a diffondersi a macchia d'olio quando l'ex Presidente Ceauşescu, per dare un volto "moderno" alle città, decise di sostituire le case tradizionali in stile rurale dei contadini con anonimi palazzi di cemento. Ai contadini, per legge, era proibito portare i cani con sé e cominciarono, dunque, inevitabilmente, ad abbandonarli nelle strade, contribuendo alla diffusione del randagismo su tutto il territorio nazionale. Nel 2001, per ordine del Presidente Traian Băsescu, iniziarono i brutali accalappiamenti seguiti dalla crudele uccisione di almeno 150 cani al giorno. Furono legali fino al 2008 quando il Parlamento approvò la legge 9/2008 che formalmente impediva la strage dei cani. Purtroppo questa legge non venne e non viene tuttora applicata. Giornalmente avvengono campagne di avvelenamento o catture di massa durante le quali i cani vengono trasferiti in canili lager dai quali nessuno esce vivo. Le uccisioni dei cani randagi sono vietate, ma continuano indisturbate in tutto il paese grazie alla corruzione diffusa e agli interessi economici legati alla gestione del randagismo. Il 24 giugno l'associazione Save the Dogs and Other Animals onlus, nata nel 2005 per sopperire all'emergenza dei cani in Romania, ha lanciato un comunicato stampa con cui denuncia l'ennesimo rastrellamento di centinaia di cani randagi. Dalla Romania arrivano le grida disperate dei cittadini e degli animalisti che stanno assistendo impotenti ad un altro massacro. La ragione ufficiale del rallestrallamento è il turismo; il sindaco di Mangalia, Cristian Radu, sta "ripulendo le strade" in vista della stagione balneare, autorizzando la cattura di un numero indecifrato di cani. La ditta incaricata alla "pulizia" è la stessa che si occupa degli accalappiamenti per il famigerato canile di Costanza dove ogni anno vengono uccisi circa 700 animali sebbene esista la legge 9/2008 che vieta esplicitamente l'uccisione di animali in salute nonché la dichiarazione scritta del Parlamento europeo 26/2011 sulla gestione della popolazione canina nell'Unione europea la quale richiede esplicitamente che il randagismo debba essere gestito tramite sterilizzazione e vaccinazioni e senza il ricorso ad alcuna violenza. Il randagismo in Romania è fuori controllo. Se dopo circa 12 anni di mattanze il problema non è risolto, è evidente che il metodo è fallimentare e che dietro al sistema si nascondono gli interessi di coloro che detengono il monopolio degli inceneritori. Come sostiene l'Organizzazione Mondiale della Sanità, la sterilizzazione è l'unico metodo etico e indolore per affrontare il randagismo per il bene reale dei cani e delle comunità. Un anno fa il neo sindaco, dopo una visita al rifugio modello di Save the Dogs chiamato "Footprints of Joy", a Cernavoda, aveva manifestato pubblicamente l'intenzione di voler arginare il fenomeno del randagismo, risolvendolo con metodi che rispettino il benessere degli animali. Il suo interessamento aveva fatto sperare ad un cambio di rotta rispetto al suo predecessore. Per questa ragione, dopo quell'incontro, nell'estate 2012, un team dell'associazione Save the Dogs si era recato a Mangalia con la clinica mobile per sterilizzare a proprie spese 364 cani randagi e di proprietà. "Ci avevano detto che a causa di un grave deficit di bilancio non potevano iniziare subito con una campagna di sterilizzazione ma che avevano bisogno di mandare un segnale alla cittadinanza, e ci hanno chiesto aiuto. Una colossale presa in giro - dichiara Sara Turetta - perché molti di quegli animali, oggi, vengono presi e fatti sparire, sicuramente uccisi in qualche struttura lontano da occhi indiscreti". "Dove sono finiti i 400 randagi denunciati da Save The Dogs? La mia preoccupazione è che questi cani siano stati catturati per venire uccisi da qualche parte lontano dagli occhi dei cittadini e dei volontari dell'associazione" dichiara l'Eurodeputato Andrea Zanoni, il quale ha scritto a Cristian Radu, chiedendo "di interrompere immediatamente il rastrellamento di cani randagi dalle strade di Mangalia e di rivedere subito la politica di gestione del fenomeno del randagismo". L'Eurodeputato conclude la sua missiva dicendo: "Ci tengo a ricordare al sindaco Radu che anche la sua Romania ha ratificato la Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia di Strasburgo nel 1987 che proibisce la violenza per la gestione del randagismo". Gli animalisti stanno per sporgere formale denuncia contro l'Amministrazione comunale. I turisti italiani sono invitati a non recarsi a Mangalia, località di vacanza sul Mar Nero, per dimostrare alle autorità che non si desiderano "strade ripulite" ma città civili ed europee. L'associazione Save The Dogs ha creato anche una petizione online per chiedere al sindaco di Mangalia di fermare le stragi dei randagi.

Commenti

Ciao vorrei chiedere una delucidazione all'autrice dell'articolo quando si riferisce a "la dichiarazione scritta del Parlamento europeo 26/2011". Come mai in Spagna continua lo sterminio dei cani nelle tristemente note perreras nonostante questa dichiarazione? Giusto indignarsi e combattere contro la Romania ma la Spagna (che in teoria dovrebbe essere un paese più avanzato fa ben di peggio) uccide sistematicamente centinaia di migliaia di cani ogni anno (e non in particolari occasioni in cui il paese non vuole far vedere i randagi in giro per le strade ai turisti). Ho una cane salvato da quei luoghi terribili che sono le perreras e la vicenda mi sta molto a cuore. Grazie, ciao. p.s. non sono rumeno e il mio intervento non è in difesa della Romania, sono italiano.
Fabrizio, 04-07-2013 02:04

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