Spagna: continuano le proteste contro il piano di austerità

In Spagna proseguono le proteste contro le misure di austerity promulgate dal governo di Mariano Rajoy. La manovra prevede per i cittadini l’aumento dell’Iva, l’eliminazione della tredicesima e la riduzione dei sussidi di disoccupazione. Una mobilitazione a livello nazionale contro gli ultimi tagli del governo è prevista per il prossimo 19 luglio.

Spagna: continuano le proteste contro il piano di austerità
Dopo la 'marcha negra' dei minatori soffocata nel sangue, proseguono in Spagna le proteste contro le misure di austerity promulgate dal governo di Mariano Rajoy. Mentre alle banche spagnole vengono destinati 30 miliardi di euro di 'aiuti' europei, la manovra prevede per i cittadini l’aumento dell’Iva, l’eliminazione della tredicesima e la riduzione dei sussidi di disoccupazione. Dopo la grande manifestazione dei minatori di mercoledì scorso finita nel sangue per le violente cariche della polizia, si susseguono le proteste spontanee contro le misure adottate dal governo. Negli ultimi giorni dipendenti pubblici di ogni settore, inclusi poliziotti e pompieri, si sono riversati a migliaia nelle strade della capitale. I manifestanti protestano in particolare contro i tagli ingenti che l’esecutivo ha deciso di apportare all’area della pubblica amministrazione, tagliando le tredicesime, i permessi sindacali e i giorni di ferie dei lavoratori. I funcionarios richiedono poi che venga soppresso anche l’innalzamento della percentuale dell’Iva (passato dal 18% al 21%) e che vengano reintrodotti tutti i sussidi tolti a sostegno dei disoccupati. “È intollerabile – dichiara Miguel Contreras, giovane infermiere intervistato nel corso del corteo –. I problemi dello Stato spagnolo non vengono dai dipendenti pubblici. Non abbiamo colpa. Non è logico. È molto ingiusto e vergognoso”. “La Spagna è in una situazione difficile – ha commentato un vigile del fuoco -, ma la soluzione non arriverà solo dai dipendenti pubblici. Tutti devono partecipare. C‘è un’amnistia fiscale per quelli che hanno rubato, mentre a me hanno abbassato lo stipendio già tre volte!”. Anche le Forze armate spagnole si sono associate alla protesta contro “lo smantellamento dei diritti che non avremmo mai dovuto perdere”. I sindacati hanno convocato per il prossimo 19 luglio una mobilitazione a livello nazionale contro gli ultimi tagli del governo.

Commenti

Gli spagnoli protestano e non a torto per i pesanti tagli imposti dal governo Rajoi,e anche qui nella sventura della crisi, noi italiani siamo accomunati agli spagnoli a versare lacrime e sangue per riparare errori e conseguenze di malefatte non sempre imputabili alla collettività, piuttosto alla dissennata condotta di una classe politica imprevidente spendacciona e irresponsabile.Però quando la casa brucia bisogna correre tutti ai ripari,rimboccarsi le maniche e dare il contributo necessario per rimettere le cose in sesto e proseguire nel cammino verso unfuturo possibilmente migliore.
turiddu, 22-07-2012 09:22

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