Valentina è la mia eroina

Questa settimana ospitiamo una lettera molto particolare che c'è giunta in redazione qualche mese fa. Narra una storia. La storia di Valentina, che si è negata al sistema. Che è stata ferita dal sistema. Che non si è arresa al sistema.

Valentina è la mia eroina
Valentina è la mia eroina. L’ho conosciuta all’università, mentre entrambe aspettavamo lo stesso professore e poi l’ho vista svolazzare per i corridoi una, dieci, cento volte, perché Valentina non cammina, non corre, non passa: Valentina cammina su una nuvola e lo fa poggiandosi sulla punta dei piedi. All’inizio non la capivo, forse per quel suo modo di essere nel mondo eppure non esserci. Poi un giorno siamo diventate amiche e da allora mi ha insegnato tante cose, ma soprattutto mi ha fatto capire come reggersi in equilibrio su una nuvola. Valentina si è laureata in anticipo rispetto alla sua età, ha fatto stage in Italia e all’estero, è stata volontaria, ha seguito corsi e seminari, parla non so quante lingue e non è mai banale. Valentina è anche simpatica (che sia intelligente non c’è bisogno di specificarlo) ed è bella. Bella di una bellezza naturale, tutt’altro che ordinaria o scontata. Valentina è bella in quanto Valentina. Valentina è la mia eroina perché ha deciso di negarsi a un sistema che ci vuole laureati, in gamba, disponibili, flessibili e sottopagati. E’ la mia eroina perché sa ascoltare prima ancora di parlare. E’ la mia eroina perché preferisce vivere di piccole cose piuttosto che sopravvivere pensando in grande. E’ la mia eroina perché crede in tutto quello che fa e fa tutto quello in cui crede. E’ la mia eroina perché vede sempre il bello che c’è nel mondo e non ha paura di amare. Valentina è la mia eroina perché ha deciso di inseguire il suo sogno, costi quel che costi. Vuole fare la giornalista. E’ brava, scrive da anni, ha tante cose da dire. Tra mille difficoltà e proposte di lavoro non pagate, ha trovato un suo spazio su un giornale nemmeno troppo piccolo, ma che non figura tra le grandi testate nazionali. Ha messo anima, corpo e dedizione per creare dal nulla una piccola rubrica che riscuote sempre più successo ogni giorno che passa. Ogni tanto il sabato sera la chiamo e lei è in qualche posto sperduto di Roma ad intervistare i personaggi più assurdi e le persone più straordinariamente normali. Arriva sempre tardi perché fa tante cose e poi le vuole condividere con te perché ama quello che fa e pensa sempre di potersi migliorare, di poter imparare, di poter aggiungere qualcosa. Valentina nella sua rubrica mette tutta sé stessa: i suoi sogni, quello in cui crede e le nuvole sulle quali ondeggia. E’ così gratificante vederla soddisfatta quando esce un suo articolo che non so se mi emoziona di più vedere la sua reazione oppure leggere le sue parole. Poi un giorno, mentre mi aspettava in stazione, vede passare un autobus con una pubblicità enorme su un fianco. Quando sono arrivata, ho visto Valentina con i piedi piantati nel cemento, o forse ancora più giù. Quella pubblicità apparteneva ad uno di quei noti quotidiani nazionali che magari avrebbero voluto farla lavorare gratis e promuoveva una rubrica troppo simile alla sua. Troppo, ma non del tutto. Valentina non poteva credere che qualcuno non solo stesse provando a rubarle l’idea, ma volesse impadronirsi del suo sogno, manipolandolo, snaturandolo, banalizzandolo. Valentina era amareggiata, ma non si è lasciata abbattere. Ha continuato e continua ad inseguire il suo sogno, le sue storie, le piccole luci che a tratti illuminano questa città tanto bella quanto crudele. Non so se il tempo le darà ragione, ma il tempo, si sa, è solo un inganno, mentre la luce, quella dei suoi occhi e delle storie che rincorre, quella luce è reale. Quella luce è Valentina. Valentina, che è la mia eroina.

Commenti

Grazie Sara per questo articolo, ma ora vogliamo sapere anche il cognome di Valentina. Volgiamo sapere anche il giornale per cui scrive, così possiamo leggere e godere anche noi del suo lavoro. Grazie
Tommaso, 16-03-2012 06:16
Dove posso leggere Valentina e magari sostenerla ? Grazie P.s. Non mollare Vale !
Rita, 16-03-2012 08:16

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