Nella città di Giacomo Leopardi

Il nostro esperto di vie traverse questa volta ci conduce sino al “natio borgo selvaggio” di Giacomo Leopardi. Il consiglio per tutti coloro che desiderano visitare Recanati è quello di concedersi un '2 al prezzo di uno' e passare da Macerata il cui centro storico conserva ancora tutto il suo fascino.

Nella città di Giacomo Leopardi
La vita dell’uomo è estremamente semplice. Basta il talento di sedersi all’ora giusta al tavolo giusto nella trattoria giusta Hermann Bahr, Viaggio in Dalmazia, MGS Press È ancora inverno, è mezzogiorno e siedo su una panchina in piazza Giacomo Leopardi a Recanati. Mi gusto i rintocchi della Torre del Borgo mentre ammiro la bellezza del Palazzo Comunale che fa da cornice al monumento del grande poeta. Onore al merito di chi ha scelto queste panchine, sono veramente comode, ma onore anche al merito di chi ha studiato di posizionarle in questo ordine asimmetrico volto ad accontentare gli eliotropi come me. Sono certo che Beppe Sebaste, che alle panchine ha dedicato un bellissimo libro, ne sarebbe contento. Comodo ed economico è stato il viaggio che mi ha portato qui. Recanati, così come tutta la provincia di Macerata è servita da un’efficiente compagnia di autolinee: la Contram. Il sito è molto chiaro e sempre aggiornato. Inoltre c’è un comodo numero verde per avere tutti i particolari sulle corse e sui biglietti: 800 – 03.77.37. È stato veramente elementare, cliccando sul 'pulsante' Ricerca Orari della Home Page, accedere al motore di ricerca per pianificare il mio viaggio. Sono anni che suggerisco a quanti mi domandano come si arriva a Recanati di concedersi un '2 al prezzo di uno', nel senso che propongo di passare per Macerata. Il capoluogo di provincia è collegato a Civitanova dai bus della Contram. Considerate che ci sono più o meno 21 corse giornaliere di andata e ritorno tra Civitanova Piazza Cristo Re (che si trova sul lungomare a pochi passi dalla Stazione Ferroviaria) e Macerata Terminal Pizzarello (cioè la funzionale autostazione cittadina nei pressi dei giardini pubblici Armando Diaz). I giardini Diaz di Macerata resteranno per sempre nella mia memoria grazie ad una bella scultura di Giuseppe Gentili raffigurante El Ingegnoso hidalgo don Quijote de la Mancia. Per chi volesse approfondire suggerisco il link. Il bello è che proprio su un lato dei giardini Diaz c’è l’ascensore, gratuito, che permette di salire comodamente nel centro storico che conserva tutto il suo fascino. A prescindere da queste informazioni di base, io amo raggiungere Macerata con il treno della linea secondaria Civitanova – Fabriano. È una linea ferroviaria bellissima e veramente comoda che collega la costa con Macerata e gli altri centri dell’entroterra come Tolentino, San Severino e Matelica. La stazione di Macerata è a pochi passi dalle mura cittadine e c’è un comodo passaggio pedonale. Comunque, dopo aver fatto una bella passeggiata a Macerata, alle 10.00 ho preso il bus che mi ha lasciato, alle 10.35, a pochi passi da piazza Leopardi a Recanati. A quanti, mossi da un’inspiegabile reisefieber, si avventurassero fino a visitare il “natio borgo selvaggio” suggerisco di visitare il Museo di Beniamino Gigli al Teatro G. Persiani dove l’impagabile ed appassionata guida Maria Bontempi sarà prodiga di aneddoti sul grande tenore. Pochi metri più avanti ecco il Palazzo Leopardi sito in piazza del Sabato del Villaggio. Per riguadagnare la costa adriatica suggerisco uno dei bus della Contram per Porto Recanati, circa 30 minuti di viaggio. A Porto Recanati c’è la stazione ferroviaria di Trenitalia e vi potete 'riconnettere' col mondo moderno. Io intanto, resto qui su questa panchina di fronte al monumento a Giacomo Leopardi. All’ora di pranzo siamo solo lui ed io in questa grande piazza: E il naufragar m’è dolce in questo mare… di solitudine.

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