'Med in Italy', la eco-casa per resistere al cambiamento climatico

Un team di docenti e studenti dell'Università di Roma Tre, assieme al Laboratorio di disegno industriale dell'Università di Roma la Sapienza, ha progettato un'abitazione eco-sostenibile che produce sei volte l'energia che consuma. Il prototipo permetterà all'Italia di partecipare alle Olimpiadi dell'architettura 'Solar Decathlon Europe'.

'Med in Italy', la eco-casa per resistere al cambiamento climatico
È moderna ma si ispira ai Sumeri, è pensata per resistere al caldo più che al freddo, si costruisce in due giorni e si monta in otto e produce quasi sei volte l'energia che consuma. 'Med in Italy' è l'abitazione progettata da un team composto da docenti e studenti dell'Università di Roma Tre, assieme al Laboratorio di disegno industriale dell'Università di Roma Sapienza. Il progetto, presentato ieri a Roma, ha permesso all'Italia di entrare per la prima volta nella rosa delle 20 finaliste delle Olimpiadi dell'architettura 'Solar Decathlon Europe'. Si tratta di un concorso su scala mondiale, nato nel 1999 da un'idea del Dipartimento Energia degli Stati Uniti che premia ogni anno il miglior prototipo di casa a basso impatto ambientale e paesaggistico. Il lavoro del team italiano si ispira alle antiche abitazioni sumere, con un giardino 'raffrescante' all'esterno del patio, e si sviluppa su una superficie di 47 metri calpestabili. Le pareti sono pensate per essere composte da materiali diversi, di modo da adattarsi alle disponibilità locali. Grazie all'utilizzo dei pannelli fotovoltaici verranno prodotti 11.400 kilowattora all'anno, a fronte di un consumo che non supererà i 2000. Ogni aspetto dell'abitazione, compresi il posizionamento e la tipologia degli elettrodomestici, è pensato per garantire il massimo grado di risparmio energetico ed il minimo di emissioni. In 20 anni saranno risparmiate 121 tonnellate di Co2, come se gli abitanti di ciascuna casa avessero piantato un boschetto di 120 alberi. La facilità ed estrema rapidità con cui la casa può essere costruita e montata la rende poi utilizzabile anche in casi estremi, come nel caso delle emergenze dovute a calamità naturali o sociali (il riferimento va ai tristi e sempre più ricorrenti fatti di cronaca: terremoti, grandi migrazioni, guerre, etc.). Ma la casa eco-mediterranea (da cui il nome Med in Italy), pensata e realizzata per resistere al cambiamento climatico, è perfetta anche per una struttura di eco-turismo sostenibile. Insomma, al di là dell'esito del concorso il progetto rappresenta un ottimo esempio di architettura sostenibile votata all'efficienza energetica. Non è un caso che venga da un team composto da docenti e studenti universitari: le università rappresentano ad oggi un potenziale intellettivo enorme quasi mai utilizzato a dovere. Riuscire ad aprire le porte dell'università alla società, far uscire i progetti dalle mura universitarie libererebbe una risorsa immensa, estranea ad interessi economici ed in grado di lavorare per il bene comune[1]. Note: 1. A questo proposito consiglio di leggere il contributo che io e altri studenti producemmo durante le occupazioni del 2008: http://manifestopea.wordpress.com

Commenti

Salve,siamo la redazione di uniroma tv,visto il tema del blog vi consigliamo di visionare il sevizio da noi realizzato su "Med in Italy". Si tratta di una competizione tra venti prototipi di case ecosostenibili,organizzata da Solar Decatholn,a cui partecipa anche l'Italia con il progetto di una casa tutta mediterranea. http://www.uniroma.tv/?id=18516 A presto.
Uniroma.tv, 27-04-2011 11:27

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