Ma le bevande e gli alimenti energetici vanno bene per tutti?

Gli americani spendono 5 miliardi e mezzo di dollari per le bibite energetiche sportive, gli europei vanno loro dietro e gli italiani ne vanno pazzi. Ma vanno veramente bene per tutti? Ad analizzarne effetti e utilizzi è Jill Richardson, fondatrice del blog La Vida Locavore e membro del comitato consultivo della Organic Consumers Association. E’ anche autrice del libro "Recipe for America: Why Our Food System Is Broken and What We Can Do to Fix It".

Ma le bevande e gli alimenti energetici vanno bene per tutti?

Gli americani spendono 5 miliardi e mezzo di dollari in bibite energetiche sportive, per lo più Gatorade e Powerade. Persino il 12% dei bambini ancora alle scuole elementari consuma queste bevande e le cifre non contemplano altri alimenti che vanno per la maggiore tra gli sportivi, come le barrette (in Usa nel 2013 sono stati spesi 583 milioni di dollari) o i gel energetici (sempre negli States l’anno scorso ne sono state vendute 25 milioni di confezioni). «Gli atleti di un certo livello hanno bisogni nutrizionali unici – spiega Jill Richardson fondatrice del blog La Vida Locavore  e membro del comitato consultivo della Organic Consumers Association. E’ anche autrice del libro Recipe for America: Why Our Food System Is Broken and What We Can Do to Fix It – quindi alcuni prodotti specifici hanno un loro obiettivo. Ma quanti di noi, comuni mortali, li consumano facendo una maratona o piuttosto guidando l’automobile?».

«Il nostro corpo immagazzina circa 2000 calorie sotto forma di glicogeno, che può essere facilmente convertito e utilizzato velocemente. Correndo si consumano circa 100 calorie. Una volta terminato il glicogeno, il corpo può utilizzare i grassi come energia, ma bruciano in maniera meno efficiente dei carboidrati e richiedono più ossigeno per la metabolizzazione; questo, quindi, per un atleta significa andare più piano. Inoltre, il cervello richiede glicogeno per funzionare. Per evitare carenze improvvise, gli atleti hanno bisogno di mangiare carboidrati, di assumere fluidi ed elettroliti». «Uno studio del 2011 ha riportato che i ciclisti che si allenano all’85% delle loro capacità massime possono assorbire solo mezzo litro di acqua all’ora, la restante quantità rimane nello stomaco. Bere bevande zuccherate non migliora l’assorbimento dei fluidi e può compromettere la re-idratazione. Lo studio raccomanda di bere sempre acqua e di reintegrare il sodio perduto. Quando l’allenamento dura più di un’ora, allora si può assumere potassio e magari 60-70 grammi di carboidrati ogni ora (…). I gel energetici contengono amminoacidi, carboidrati, elettroliti e a volte caffeina e sono facilmente digeribili per chi corre lunghi tratti».

Ma gli alimenti sportivi possono contenere ingredienti anche dannosi, come l’olio vegetale brominato che alcune ditte hanno rimosso qualche tempo fa dopo proteste di consumatori. E’ vero comunque che prima dell’avvento di queste bibite, spiega la Richardson, «gli atleti spesso bevevano semplicemente acqua e assumevano tavolette di Sali per reintegrare quelli perduti. I cibi zuccherati naturalmente come la frutta fresca sono ricchi di carboidrati utilissimi». Ma la Richardson sottolinea come chi non sia un atleta impegnato in maniera intensa debba approcciarsi a queste bevande e alimenti energetici in tutt’altro modo.

«Alla domanda se siano salutari per chi non è impegnato in intenso esercizio fisico, la risposta è no, quasi sempre. Per mangiare sano occorre assumere proteine, grassi salubri, carboidrati complessi e fibre, limitando invece gli zuccheri, i carboidrati raffinati e il sodio. Meglio poi non assumere bevande caloriche zuccherate. Oggi il mercato delle bevande sportive è stagnante, mentre le barrette energetiche sono cresciute del 32% nel 2012 perchè hanno iniziato a comprarle anche i non atleti e spesso contengono molte calorie e zuccheri. Ce ne sono alcune che si presentano senza glutine, biologiche, vegane, contenenti super-alimenti. Ma leggete le etichette, sono tutte piene di zuccheri e spesso le fibre e le proteine provengono da additivi. Inoltre, nel tentativo di diventare più appetibili per la gente comune, molti di questi prodotti stanno diventando sempre più inadeguati per i maratoneti o gli atleti impegnati in sforzi intensi. Un atleta che deve far conto sulla resistenza ha bisogno di zuccheri velocemente assorbibili e potrebbe trovare di difficile digestione barrette piene di grassi, proteine e fibre. Magari bere un Gatorade o mangiare una barretta energetica può farvi sentire sportivi quando andate in palestra a fare esercizio per venti minuti, ma pensate bene se veramente ne avete bisogno e cosa potete invece mangiare o bere in alternativa. Alcuni mix di frutta secca o frutta fresca possono darvi ciò di cui avete bisogno senza tutto lo zucchero di cui invece avrebbe bisogno un maratoneta».

 

 

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