100 giorni per la pace

Morti di ogni nazionalità nel mondo ogni giorno; bombe, attentati, cecchini, guerre e pseudo-missioni di pace che godono del greenwashing del nome. E dopo gli ennesimi cadaveri di Dacca e Bagdad c'è chi invoca una "israelizzazione" dell'Italia e dell'Europa. Ma per fortuna la voce di tanti si leva con parole diverse: il 9 ottobre partecipiamo tutti alla marcia per la pace PerugiAssisi. «Non rassegnamoci» dice Flavio Lotti.

100 giorni per la pace

L'appello arriva, all'indomani degli ennesimi morti per le guerre e le sopraffazioni, da Flavio Lotti coordinatore della marcia per la pace PerugiAssisi. «Tra cento giorni, domenica 9 ottobre 2016, si svolgerà la marcia della pace e della fraternità - dice - Chi è indignato per come vanno le cose in Italia, in Europa e nel mondo sa che si tratta di una grande occasione per reagire e promuovere quel cambiamento che è sempre più urgente. Ogni giorno veniamo a sapere di atrocità commesse nell’indifferenza generale, di crimini sistematici che restano impuniti, di violenze indicibili che passano sotto silenzio, di pericoli che crescono senza che ci sia una reazione, una manifestazione adeguata».

«La PerugiAssisi del prossimo 9 ottobre 2016 romperà questo pesantissimo silenzio muovendo migliaia di persone da ogni parte d’Italia. Ma il risultato non è scontato - prosegue Flavio - Davanti a noi ci sono molti muri da abbattere. Il primo è quello della disinformazione. Poi viene quello della rassegnazione. E infine c’è quello più alto e spesso dell’indifferenza. Per questo l'aiuto di tutti nei prossimi 100 giorni è decisivo. Bisogna invitare gli amici, diffondere l'invito. Proporre la partecipazione a tutte le persone e i gruppi che si conoscono. I giornalisti pubblichino la notizia e spieghino. Invitate gli insegnanti, le scuole e gli studenti della vostra città a partecipare. A loro affideremo la gestione dei momenti salienti della giornata con interventi, letture, poesie, cartelli, striscioni, musica e balli. La PerugiAssisi è l’occasione per investire sui giovani e dare avvio al nuovo anno scolastico all’insegna dell’educazione alla cittadinanza glocale, alla pace e ai diritti umani».

«Chiedete al vostro sindaco e al vostro Comune di aderire e partecipare. Alla testa di questa Marcia ci saranno 300 sindaci con la fascia tricolore e i loro gonfaloni a rappresentare il lavoro straordinario che viene fatto nelle nostre città per fronteggiare la crisi profonda che stiamo vivendo. Insieme vogliamo chiedere che si torni ad investire sui Comuni perché solo rigenerando il tessuto delle nostre comunità locali sarà possibile uscire dalla crisi. Aiutate tutti ad organizzare la partecipazione dei rifugiati e dei migranti. Facciamo in modo che la PerugiAssisi sia visibilmente la marcia dell’accoglienza e della solidarietà, di una umanità che non conosce confini e non tollera le discriminazioni e le disuguaglianze. Chiediamo agli artisti, cantanti, musicisti che conosciamo di partecipare al concerto di pace che realizzeremo durante la marcia. Aiutate tutti a gettare le basi per una società di pace. Segnalateci le tante cose positive che succedono in Italia, in Europa e nel mondo, le cose semplici che moltissime persone fanno, l’apporto positivo di ciascuno, i tanti modi in cui si fa “pace”. E così, rendere le nostre azioni individuali e collettive più forti e contagiose».

«Il 9 ottobre riuniamo tutti gli operatori di pace, raduniamo le forze sparse e le energie positive, le persone che in Italia, in Europa e nel mondo hanno deciso di non rassegnarsi, di assumere le proprie responsabilità, di cambiare qualcosa nella propria vita e di unirsi ad altri per costruire nuovi rapporti economici, sociali, internazionali e con la natura. Vinceremo anche questa sfida. Ma solo se ci saremo!».

 

 

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