Che cos’è un maestro?

“Forse la pazienza, l’attenzione, l’esempio, sono ciò che fa di un essere umano - qualsiasi mestiere eserciti - un maestro. E che duri un giorno, qualche settimana o per anni, il fatto che quell’incontro lasci nella propria vita il segno indelebile di un cambiamento”.

Che cos’è un maestro?
Un maestro giapponese conduceva un seminario di aikido per più di cento persone, che si muovevano con passione, disciplina e impegno, su un’enorme piattaforma, cercando di volta in volta il compagno con cui eseguire ogni nuovo esercizio. Tra queste decine di persone che occupavano lo spazio non solo con i loro corpi ma col movimento che producevano, il maestro si alza da terra e si dirige verso un ragazzo ai margini della piattaforma, gli si siede di fronte e comincia a correggerlo nei punti in cui la posizione dei gomiti, delle braccia, dei polsi e delle mani, non gli consentiva di raggiungere la perfezione della mossa migliore col minimo sforzo. Il maestro eseguiva con semplicità e sicurezza le proprie azioni mentre osservava con cura e con grazia l’allievo intento a memorizzare il circuito delle sue mani. Manteneva stabile il proprio sentimento che fosse possibile assistere al progresso del ragazzo, e quindi ripeteva il gesto con lui e la correzione del gesto, dava precise indicazioni, dimostrava silenziosamente la necessità di quei movimenti, esprimeva il piacere di fare insieme a lui quel che stava facendo, come se fosse anche un gioco. Finché, dopo una decina di minuti e improvvisamente, il ragazzo ha capito e imparato. Il maestro ha sorriso con migliaia di piccole rughe intorno agli occhi ed è tornato quieto al centro della piattaforma sotto lo sguardo di tutti gli altri, che nel frattempo si erano fermati a osservare ciò che di importante stava accadendo. Un insegnante di matematica condivideva i suoi dati con il pubblico di una conferenza, secondo i quali ciò che consente a uno scolaro di raggiungere obiettivi e imparare nella scuola e nella vita non solo nozioni ma sistemi, strutture di pensiero e comunicazione, non è il suo quoziente intellettivo ma il suo coraggio. E alla domanda ‘che cosa rende un ragazzo coraggioso?’ ha ammesso disarmata di non saperlo, ma che essere insegnanti e genitori coraggiosi genererà probabilmente allievi e figli coraggiosi, che essere gentili e motivati stimolerà comportamenti e attitudini dello stesso genere, che in fin dei conti non si può che insegnare se stessi. Forse la pazienza, l’attenzione, l’esempio, sono ciò che fa di un essere umano – qualsiasi mestiere eserciti - un maestro. E che duri un giorno, qualche settimana o per anni, il fatto che quell’incontro lasci nella propria vita il segno indelebile di un cambiamento.

Commenti

Senza dubbio la pazienza l'attenzione e segnatamente l'esempio verso i giovani sono gli ingredienti che fanno di una persona un bravo maestro di vita. Da non dimenticare altre componenti come l'amore che bisogna riversare sui nostri giovani. Amore di quelli tra genitori e figli, che unito al potere di somministrare direttive formano il requisito fondamentale dell'autorevolezza che promana dalla personalità di chiunque vuole svolgere bene la professione d'insegnante o maestro per i giovani. Se il maestro ha autorevolezza non farà fatica a svolgere efficacemente l'attività di educatore. Il maestro autorevole esercita il ruolo di punto di riferimento cardine per il discente, che non è solo punto di riferimento per quel che riguarda l'attività scolastica in senso lato,ma cosa più importante diventa riferimento etico-morale per il ragazzo il quale per tutta la vita nella crescita e nel suo divenire uomo avrà presente come paradigma il suo maestro.Ormai diventato ai suoi occhi l'esempio eccelso da seguire, la persona verso cui nutrire gratitudine imperitura.Questo è il successo più grande e superbo che gratifica l'uomo che ha avuto la ventura di fare il maestro.
turiddu, 05-07-2013 01:05

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