Campania, un parco fotovoltaico nelle terre dei Casalesi

Il consorzio Agorinasce ha annunciato di voler realizzare un parco fotovoltaico da 3 megawatt nella località di Ferrandelle, azienda agricola situata in un Comune tra Caserta e Casal di Principe, ex proprietà del boss dei Casalesi Francesco Schiavone, detto 'Sandokan'. Si tratterà di un consistente investimento pubblico e privato realizzato su un bene confiscato alle mafie.

Campania, un parco fotovoltaico nelle terre dei Casalesi
Su una terra oscurata dal buio della camorra, splenderà il sole della legalità e della qualificazione ambientale. Il consorzio Agorinasce ha infatti annunciato di voler realizzare un parco fotovoltaico da 3 megawatt nella località di Ferrandelle, azienda agricola situata in un Comune tra Caserta e Casal di Principe, ex proprietà del boss dei Casalesi Francesco Schiavone, detto Sandokan, in carcere ormai da anni. Si produrrà energia pulita e rinnovabile ma non solo. In un'area di 13 ettari si concentreranno infatti tre investimenti: un parco fotovoltaico, un piano di riconversione dell'ex fattoria in Centro di documentazione ed educazione ambientale e isola ecologica, l'impianto di circa 9mila alberi di eucalipto con un finanziamento della Regione Campania nel Piano di sviluppo rurale. L'ex azienda agricola Ferrandelle, di complessivi 56 ettari, è stata confiscata alla fine degli anni ’80. Dopo oltre 10 anni di vani tentativi di recupero ad uso sociale dell’azienda agricola, nel 2005 il Comune di S. Maria La Fossa aderisce al consorzio Agrorinasce. Ferrandelle diventa così oggetto di un'azione di recupero da parte dello Stato con il Demanio Militare (43 ettari) per la realizzazione di un Poligono per attività addestrative e con Agrorinasce (13 ettari) per la realizzazione di una ‘Fattoria dei prodotti tipici’. Tuttavia nel 2008, mentre erano quasi ultimati i lavori della Fattoria, l’allora Commissario per l’emergenza dei rifiuti nella Regione Campania, il Prefetto De Gennaro, decide di utilizzare la parte assegnata al Demanio Militare per localizzare il sito di stoccaggio provvisorio di rifiuti solidi urbani di oltre 500.000 tonnellate. Il terreno di Sandokan passa così alla storia come la prima discarica realizzata su una terra confiscata alla camorra. Il lavori per la Fattoria vengono interrotti, data la presenza di materiali inquinanti, e come soluzione alternativa si sceglie la produzione di energia rinnovabile con i pannelli fotovoltaici. Si tratta del più grande investimento pubblico e privato italiano realizzato su un bene confiscato alle mafie.

Commenti

Non capisco perché non utilizzare invece i tetti delle case e dei capannoni industriali.
Masque, 07-09-2011 02:07
Non è giusto utilizzare terreni che potrebbero essere coltivati per l'installazione di pannelli fotovoltaici.Dovrebbero ricoprire i tetti di scuole, ospedali,capannoni e tutto ciò che è possibile ma non la madre terra ad essa è affidato il compito di regalarci i frutti con cui vivere possibilmente con una bella filiera corta che accontenta produttore e consumatore!
LUKY, 07-09-2011 04:07
Ho serie perplessità sulla scelta di installare sul terreno i cosiddetti parchi fotovoltaici,anzi sono contrario a che ci si accodi ad una tendenza speculativa che permette affari sulla terra che è primariamente vocata alla produzione di cibo...buono ,salutare e equo ...allontaniamoci dalla bolla speculativa del sole come affare e produciamoco ognuno l'energia che consumiamo senza eccessi e sprechi. Grazie Dario
dario, 08-09-2011 12:08
Assolutamente d'accordo con i precedenti commenti. Non credo sia questo "grande" investimento per l'energia rinnovabile. Un vero investimento è dato dal ricoprire se non altro i tetti degli edifici pubblici di pannelli. E i privati, chi può, è giusto che investa. Si potrebbe pensare piuttosto a degli incentivi, non ad occupare la terra che ha tutt'altra funzione (nutrirci, e non mi sembra poco!); tra l'altro opere di queste dimensioni possono essere soggette più facilmente a fenomeni di corruzione (già noti in Italia). Tutto ciò, comunque, deve essere accompagnato dall'eliminazione di sprechi. Ad esempio il mio capo dà le multe a chi lascia luci accese inutilmente "perché fa un danno ecologico alla comunità", credo abbia ragione.
annarita, 08-09-2011 02:08
interessante servizio del tg3 sul fotovoltaico http://www.youtube.com/watch?v=tBH2wof0B68
dile, 21-09-2011 09:21
Non mi pare una gran soluzione rinunciare alla coltivazione del suolo e passare al suo CONSUMO con un PARCO FOTOVOLTAICO. Senza dubbio è una strada più facile, veloce e remunerativa, ma SBAGLIATA. La stessa soluzione adottata purtroppo ad esempio nel SALENTO dalla camorra, ed in Sicilia dalla ECOMAFIA. Se lo Stato sbaglia (creazione della discarica ed inquinamento) cerchiamo di lottare contro questo, ma non produciamo "rimedi peggiori del male"
Maurizio Vicinelli, 24-09-2011 07:24

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