Cambogia, la miniera di titanio minaccia le specie in estinzione

L'11 febbraio, il primo ministro della Cambogia Hun Sen ha concesso ad una compagnia mineraria 20.400 ettari di terreno densamente boscoso nelle montagne del Cardamomo per ricercare il titanio. L'approvazione del governo cambogiano minaccia uno degli ultimi 'corridoi' destinati agli elefanti rimanenti sul continente e mette a rischio l'incolumità di settanta specie in via di estinzione tra orsi, coccodrilli siamesi e una varietà di specie di uccelli.

Cambogia, la miniera di titanio minaccia le specie in estinzione
Venerdì scorso, dopo la riunione del CDC (Council for the Development of Cambodia), il primo ministro della Cambogia Hun Sen ha approvato una concessione di terreno alla compagnia mineraria privata UKG (United Khmer Group) per ricercare il titanio. I programmi di riforestazione hanno fatto delle montagne del Cardamomo, una delle ultime foreste pluviali intatte nel sudest asiatico; ospitano oltre cento elefanti asiatici in via di estinzione e almeno settanta specie animali a rischio tra orsi asiatici, coccodrilli siamesi, tigri indocinesi e diverse specie di uccelli. Questa deludente decisione presa dal governo cambogiano sconvolgerà l'intero ecosistema. Suwanna Gauntlett, (una delle fondatrici di Wildlife Alliance, un'organizzazione internazionale non-profit che si occupa di tutelare la fauna selvatica e di attuare programmi di conservazione della foresta), aveva lanciato un appello mondiale facendo girare una petizione sul web per tutelare questa foresta, i suoi animali, le comunità locali. Fiumi e affluenti importanti per la pesca, l'agricoltura e l'acqua potabile saranno compromessi. La miniera di titanio rappresenta una minaccia anche per il settore dell'ecoturismo che era fortemente in crescita e ultimamente assicurava ricavi e posti di lavoro alle comunità rurali, preservando l'ambiente naturale. La Gauntlett afferma che lo sviluppo è essenziale per il futuro della Cambogia ma deve avvenire rispettando le iniziative di conservazione e per questa ragione la Wildlife Alliance invita la società United Khmer Group sia a presentare una completa valutazione di impatto ambientale, sia a rispettare rigorosamente le norme previste dalle leggi cambogiane in materia di foreste e miniere. L'organizzazione esorta, inoltre, la UKG a collaborare a stretto contatto con le comunità locali, con la Forestry Administration of Cambodia e le associazioni ambientaliste per minimizzare l'impatto della miniera. La perdita di biodiversità per aumentare gli introiti di una società che fattura già oltre 1,3 miliardi di dollari l'anno!

Commenti

Uno schifo!!! Bisogna prendere provvedimenti e subito. Queste multinazionali stanno distruggendo il pianeta, la biodiversità e noi stessi. E tutto per lo stupido gioco del profitto. L'IDIOZIA DELL'UOMO E INFINITA'. MA OVVIAMENTE NON TUTTI GLI UOMINI SONO UGUALI! PER FORTUNA!
DECRESCITA, 21-02-2011 04:21

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