I funghi, essenziali per gli ecosistemi

I funghi: parte integrante ed essenziale di molti ecosistemi. E non parliamo solo dei funghi commestibili ma di una grandissima ed eterogenea famiglia che ha una fondamentale impostanza per l'ambiente. E vi spieghiamo perchè è da apprezzare questo ruolo.

I funghi, essenziali per gli ecosistemi

I funghi sono molto apprezzati e conosciuti soprattutto come ingredienti di molte ricette tipiche della nostra cucina, e vengono raccolti sia da professionisti che da amatori nei boschi e nei prati di gran parte d’Italia. Pochi però sanno cosa sono realmente i cosiddetti “funghi” e quali siano i ruoli che svolgono all’interno degli ecosistemi naturali.

Quello dei funghi è un regno tutto particolare, composto da migliaia di specie dalle molteplici esigenze e dalle molteplici funzioni. Un regno su cui c’è ancora molto da studiare e da scoprire.

Se ci concentriamo soltanto sui macrofunghi, ovvero tutte quelle specie che crescono nel sottobosco o sui tronchi, come i porcini o le amanite, ci si spalanca davanti un mondo straordinario fatto di colori e forme diversissime, e i cui protagonisti riservano parecchie sorprese. Intanto è importante sapere una cosa: che quello che noi chiamiamo porcino, ovulo o finferlo non è in realtà il fungo vero e proprio ma è il corpo fruttifero, ovvero si tratta del “frutto” del fungo. E’ un po’ come se noi raccogliessimo le pere da un albero. Il “vero” fungo, ossia “l’albero” è in realtà celato alla nostra vista e si trova nel substrato. E’ composto da migliaia di filamenti minuscoli chiamati “ife”, che spandendosi nel terreno sono in grado di raccogliere l’acqua e i Sali minerali di cui necessitano.

I funghi, come moltissimi altri esseri viventi, sono parte integrante ed essenziale di molti ecosistemi. Essi infatti possono interagire con le piante creando una simbiosi. Queste collaborazioni tra funghi e piante sono di capitale importanza per lo stato di salute delle foreste, e va sottolineato che molte specie di piante subirebbero un drastico declino in assenza dei loro partner fungini.

Vi sono poi funghi che sono parassiti di altri organismi viventi. Queste specie, che attaccano in particolare alberi e arbusti, può sembrare che svolgano una funzione negativa. Invece riescono a operare una selezione, attaccando quegli individui già deboli o ammalati, accelerando i loro processi di senescenza e morte e dando così di fatto più spazio, più luce, più humus e maggiori possibilità di sopravvivenza ad altri individui decisamente più sani.

Vi sono poi tutti quei funghi che si nutrono della sostanza organica in decomposizione, trasformandola in humus, il substrato più ricco di sostanze e nutriente del terreno. Accelerano i processi di decomposizione e sono fondamentali nel ciclo dei nutrienti.

Questi straordinari esseri viventi, però, sono sotto costante attacco da parte dell’uomo, subiscono in maniera importante gli effetti dell’inquinamento, del riscaldamento globale e dello sfrenato prelievo e commercio. Molti studi anche recenti hanno dimostrato come intere specie di funghi siano in declino o siano diventate rare a causa delle piogge acide o dell’eccessiva raccolta.

Uno studio decennale realizzato da una importante ricercatrice inglese, Linne Boddy, ha potuto constatare quali conseguenze drammatiche provochi il cambiamento climatico. Si è potuto verificare, infatti, come il periodo di caduta delle foglie, che normalmente è a cavallo tra settembre ed ottobre, si sia progressivamente spostato verso novembre o addirittura dicembre. Quando la stagione dei funghi è ormai finita. Questo ha fatto sì che le foglie, una volta al suolo, non vengano decomposte dai “funghi saprotrofi”, con conseguenti alterazioni nel ciclo dei nutrienti. Alterazioni i cui effetti si potranno osservare tra decenni.

Altri casi di studi importanti sono quelli di Fellner, Schlechte e Arnolds, che hanno constatato come al deperimento e alla scomparsa di molte specie di funghi si associ, dopo circa dieci anni, un forte squilibrio e deperimento di tutta la foresta.

Insomma i funghi non sono importanti solo per condirci le pappardelle, ma soprattutto perché fanno parte dell’ambiente naturale e ne sono dei protagonisti di primo piano, senza i quali il ciclo della natura si arresterebbe.

Perciò, quando in autunno andrete a fare un’escursione in un bosco, ricordatevi che tutti i funghi, dal più piccolo al più grande, dal commestibile al velenoso mortale, sono organismi cui dobbiamo un grande rispetto.

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