Le bombe che dall’Italia vanno in Arabia Saudita

Il primo a far circolare le immagini è stato il deputato sardo Mauro Pili. Ha documentato il viaggio delle bombe che, uscite dalla fabbrica di Domusnovas, vengono caricate su navi e aerei alla volta dei paesi arabi, molto probabilmente l’Arabia Saudita, per essere poi utilizzate, là, nei bombardamenti.

Le bombe che dall’Italia vanno in Arabia Saudita

Ipocrisia; tremenda, tragica ipocrisia. È la prima parola che viene alla mente seguendo quanto è accaduto e continua ad accadere. «Il carico era di mille bombe. Secretato, nascosto. Un’operazione che avevano deciso di nascondere. Abbiamo intercettato i camion carichi di bombe appena usciti dalla fabbrica tedesca di Domusnovas. Hanno attraversato la Sardegna sino ad arrivare ad Olbia. E poi la partenza per l’Arabia Saudita, forse un nuovo volo. Hanno voluto evitare di mostrare il nuovo carico di morte e hanno scelto di fare il trasbordo altrove». Sono le parole che il deputato sardo di Unidos, Mauro Poli, consegna al suo profilo Facebook e poi ai media che lo interpellano. Ha pubblicato immagini e video, prove di fronte alle quali il governo non può che tacere o borbottare giustificazioni imbarazzanti. «Tutto secondo la legge» ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti. «Si tratta di una fabbrica tedesca che produce in Italia – ha dichiarato– La produzione può essere svolta e l’esportazione può essere fatta. Per quanto riguarda le autorizzazioni è tutto regolare, altrimenti non partirebbero in visibilità come fanno». Che bella maschera anche stavolta la legge, un velo di ipocrisia formale dietro cui nascondersi. Fa comodo, anche perchè c’è quando serve e può calpestata (da pochi eletti) quando non serve più.

Dietro la legge che santifica il commercio di armi, ci sono le «micidiali bombe Mk83 prodotte dallo stabilimento tedesco a Domusnovas” ha spiegato Pili. «Quelle stesse bombe  - dice Pili - hanno già provocato la morte di oltre 400 bambini nello Yemen dove l'Arabia Saudita sta conducendo un vero e proprio attacco distruttivo che sta devastando le popolazioni civili. Tutto questo traffico di morte dalla Sardegna sta avvenendo con l'avallo del governo italiano. A tutto questo si aggiunge che questo acquisto, condannato personalmente dal numero uno dell'Onu, è stato avallato dal governo americano che ha dato il suo via libera al rifornimento di armi all'Arabia Saudita. Il 16 novembre scorso a Washington il Dipartimento di Stato ha adottato una decisione che approva la vendita al governo dell'Arabia Saudita di munizioni aria-terra ed equipaggiamento associato, parti e supporto logistico per un costo stimato di un miliardo e 290 milioni di dollari. A pochi giorni dal visto americano - ha concluso - è stato dato il via libera all'operazione di trasbordo di 2000 bombe Mk83 dalla Sardegna».

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