Golfo del Messico, Greenpeace: "C'è petrolio sulle spiagge di Horn"

Greenpeace, in spedizione nel Golfo del Messico, ha rinvenuto del petrolio sulle spiagge dell'isola di Horn che, secondo l'associazione, sarebbe proveniente dalla piattaforma petrolifera della Bp. La costa del Mississippi continua ad essere fortemente minacciata anche dalle operazioni di pulitura nella zona a seguito del disastro.

Golfo del Messico, Greenpeace:
Sulle spiagge dell'isola di Horn, al largo della costa del Mississippi, è stato rinvenuto del petrolio proprio a pochi metri dai siti protetti di nidificazione delle tartarughe. A scoprirlo Greenpeace, in spedizione nel Golfo del Messico, che sostiene che il greggio è "proveniente dal disastro della Deepwater Horizon", la piattaforma petrolifera della Bp esplosa lo scorso 20 aprile. Adam Walters, coordinatore scientifico della spedizione, sostiene che "ciò che vediamo sulle coste del golfo è giusto la parte di catrame spiaggiato" e che "una gran quantità non arriverà mai sulle coste e non sarà mai ripulita". "Questo petrolio dissolto o mescolato ad acqua – continua Walters – è quello che sta causando e causerà danni significativi e non misurabili all’ecosistema acquatico del Golfo". Gli habitat costieri del Mississippi continuano, infatti, ad essere fortemente minacciati dalle operazioni di pulitura dell'area da parte della Bp denunciate dagli ambientalisti: "i metodi di pulizia particolarmente invasivi, come l’utilizzo di ruspe, aggiunti al petrolio e ai disperdenti chimici rischiano di spingere questi ecosistemi particolarmente sensibili sull’orlo del collasso". Il ritrovamento del petrolio sull'isola è, purtroppo, un'amara dimostrazione della difficoltà che l'uomo incontra nel liberarsi del petrolio, preziosa ma allo stesso tempo pericolosa minaccia per la sopravvivenza dell'umanità.

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