Emissioni co2 ed efficienza energetica: gli obiettivi dell'Unione europea

Nel giro di 40 anni le emissioni di gas serra dovranno essere ridotte dell'80-95% rispetto ai livelli del 1990. Questo quanto stabilito dalla Commissione europea che ha varato una road map per il 2050. A Bruxelles è stato inoltre presentato un nuovo piano per l'efficienza energetica, un pacchetto di misure per razionalizzare i consumi di edilizia pubblica e privata, settore industriale e produzione energetica.

Emissioni co2 ed efficienza energetica: gli obiettivi dell'Unione europea
Entro il 2050 le emissioni di gas serra dovranno essere ridotte dell'80-95% rispetto ai livelli del 1990. Questo quanto stabilito dalla Commissione europea che ha varato una road map alla quale dovranno attenersi i 27 Paesi membri dell'Unione. Come ha spiegato Nathalie Creste Manservisi della Direzione Generale Clima della Commissione nel suo intervento presso la Rappresentanza italiana della Commissione, i target stabiliti per il 2050 possono essere raggiunti rispettando la tabella di marcia prevista per il 2020 (in base alla quale i Paesi Ue sono tenuti a produrre il 20% dell'energia da fonti rinnovabili, a ridurre le emissioni del 20% e a migliorare l'efficienza energetica del 20 per cento) e grazie alle conoscenze tecnologiche già disponibili “sebbene sia auspicabile che le tecnologie per la cattura e lo stoccaggio del carbonio possano essere disponibili a prezzi più bassi di quelli attuali”. Secondo le stime Ue, la roadmap per il 2050 consentirà un risparmio medio annuo sui combustibili compreso tra i 175 e i 320 miliardi di euro nei prossimi quarant'anni, con una riduzione del 30% circa del consumo primario di energia rispetto al 2005. La diffusione delle rinnovabili migliorerà d'altra parte la qualità dell'aria e, di conseguenza, la salute dei cittadini, con un alleggerimento della spesa sanitaria di 27 miliardi nel 2030 e 88 miliardi nel 2050. “L'impegno dell'Ue – afferma Nathalie Creste Manservisi - è quello di porre in essere politiche che portino a un'economia sempre più verde, limitando l'incremento della temperatura globale sotto i 2° indicati dalle conferenze sul clima di Copenhagen e Cancun”. A tal fine, contestualmente alla road map per il 2050, è stato presentato a Bruxelles un nuovo piano per l'efficienza energetica, un pacchetto di misure utili per ridurre le emissioni di almeno il 20% entro il 2020. Si calcola in particolare che per raggiungere questo obiettivo è necessario mobilitare investimenti, pubblici e privati, corrispondenti a circa 270 miliardi di euro all'anno da qui al 2050 (1,5% del Pil Ue). Di questi 270 miliardi di euro, 75 sarebbero destinati al settore delle costruzioni (edifici ed elettrodomestici), 150 ai trasporti (veicoli e infrastrutture) e 30 al comparto dell'energia (produzione elettrica e rete). L' Energy efficiency plan contiene quindi misure destinate a privati, imprese e autorità pubbliche per razionalizzare i consumi di edilizia pubblica e privata, settore industriale e produzione energetica. Nei prossimi mesi la Commissione dovrà trasformare le indicazioni contenute nell'Energy efficiency plan in una vera e propria proposta legislativa. Come ha affermato Günther Oettinger, commissario Ue per l’Energia, “il piano apre la strada a politiche di lungo termine indispensabili per creare da qua al 2050 un’economia decarbonizzata che utilizza efficacemente le risorse e per collocare l’UE alla punta dell’innovazione”.

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