Tristi Tropici, al Palladium di Roma sei donne in un mondo ancestrale

Il 26 ed il 27 febbraio è andato in scena al Teatro Palladium di Roma 'Tristi tropici', coreografia di Virgilio Sieni. In scena sei donne che interagiscono tra loro in sequenze ricche di immagini evocative di un mondo ancestrale, rappresentato tramite alcuni elementi chiave dell'antropologia.

Tristi Tropici, al Palladium di Roma sei donne in un mondo ancestrale
Virgilio Sieni, coreografo che non ha più bisogno di presentazioni tanto nella scena italiana quanto in quella internazionale, ha presentato al Teatro Palladium di Roma la sua produzione Tristi Tropici, creata per la Biennale danza di Venezia del 2010. Il lavoro è liberamente ispirato al libro con cui l’antropologo francese Claude Lévi Strauss raggiunse il grande pubblico, Tristes Tropiques, una sorta di diario di viaggio nel quale egli annotava le sue impressioni e considerazioni sulle tribù indigene incontrate durante le sue spedizioni in Amazzonia negli anni Trenta. E degli elementi chiave dell’antropologia è infarcita l’opera di Sieni. Il rito, la maschera, la presenza dell’animale, ora cacciato e/o sacrificato ora nella sua enormità divina, la maternità, l’eterno femminino sono sviscerati nei tre atti della coreografia. In scena sono sei donne, tra cui una danzatrice settantenne (Elsa De Fanti) e una non vedente (Filippa Tolaro), oltre a due bambine, allieve dell’Accademia Nazionale di danza. Interagiscono quindi diverse età e diverse condizioni, fisiche e psichiche, in sequenze ricche di immagini evocative di un mondo ancestrale, ma che tuttavia risultano poco organiche e spesso di difficile lettura. A conferire omogeneità al tutto è invece l’atmosfera rarefatta del palcoscenico, che immerge le figure femminili in una nebbia lattiginosa e limbica, disegnando sagome opache nello spazio vuoto. Tra ritmi frenetici, danze disarticolate e movimenti lentissimi, si avvia un dialogo di corpi che vorrebbe diventare la metafora elegiaca di una tematica molto complessa. L’ancestralità è recuperata attraverso l’evocazione, e questo, va riconosciuto, è la giusta chiave, ma di molti gesti, atti simbolici (?) e scelte coreografiche è arduo, a giudizio di chi scrive, comprendere il significato. Virgilio Sieni è coreografo e danzatore colto ed esperto, ma questa volta la sua maestria ha costruito uno spettacolo nell’insieme faticoso, intellettualistico e pretenzioso. Tristi Tropici
ideazione, coreografia, scene Virgilio Sieni
interpretazione e collaborazione Simona Bertozzi, Ramona Caia, Elsa De Fanti, Dorina Meta, Michela Minguzzi
musiche originali Francesco Giomi luci Marco Santambrogio
Teatro Palladium – Roma 26-27 febbraio 2011

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