Buona Pasqua a chi non mangerà cuccioli

L'Ente protezione animali dedica la sua nuova campagna agli agnelli. Un'operazione pensata per scrivere la parola fine sulle 'stragi rituali'. Mettere un punto al sacrificio dei cuccioli a Pasqua non è così difficile: è sufficiente orientare i propri gusti alimentari verso menu 'cruelty free'.

Buona Pasqua a chi non mangerà cuccioli
È dedicata agli agnelli la nuova campagna Enpa, pensata per scrivere la parola fine sulle 'stragi rituali'. "Infatti – spiega l’Ente Nazionale protezione Animali – con l’approssimarsi delle festività religiose, il Natale ma soprattutto la Pasqua, sono oltre 2 milioni i cuccioli di pecora sacrificati. In realtà – prosegue la Protezione Animali – il consumo di agnelli non ha nessun aggancio nella tradizione. Anzi è forte l’immagine di Cristo che, tra gli esseni, seguiva consuetudini alimentari vegetariane". Una abitudine, secondo l’Enpa, crudele e disumana che costringe animali appena nati – hanno poco più di un mese di vita – a concludere anzitempo il loro ciclo vitale. "Per loro meglio sarebbe stato non venire al mondo. Amareggia pensare che, nell’arco di appena trenta giorni, gli agnellini dovranno passare dal tepore del primo sole di primavera al freddo di una cella frigorifera, per essere infine destinati a imbandire la tavola della nostra festa". Ma di questo i consumatori, spesso, non hanno alcuna percezione. Nei giorni che precedono la Pasqua i nostri supermercati sono tutti un tripudio di cosciotti, costolette e bracioline, stipati all’interno di anonime confezioni, sterili e asettiche, che talvolta invogliano all’acquisto con 'imperdibili' offerte promozionali. Mentre qua e là, tra gli scaffali, un disegno stilizzato raffigura il muso rassicurante e sorridente di un agnellino. "Non c’è nulla che racconti la loro tragedia, le loro sofferenze – aggiunge l’Enpa -. Volutamente, forse per timore di stimolare nei consumatori processi di identificazione emotiva. L’imperativo è comprare e consumare. Del resto, poco importa se ciò avviene sulla pelle di questi poveri animali". "Eppure – conclude l’ente Nazionale Protezione Animali - porre fine alla 'strage degli innocenti' è facile: è sufficiente orientare i propri gusti alimentari verso menu 'cruelty free'. E per molti la cucina vegetariana potrà riservare la piacevole sorpresa di scoprire piatti gustosi e prelibati; piatti che non richiedono sacrifici inutili".

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