La provocazione di Gary: «Non è possibile un attivismo vegan pacifista»/2

Lo avevamo già incontrato qualche anno fa, prima che fosse investito dalle polemiche per avere annullato il tour in Italia nell’autunno del 2012. Gary Yourofsky, animalista americano e grande sostenitore della scelta vegan, torna alla ribalta per fare il punto sulla sua militanza e chiarire perchè, secondo lui, «non è possibile un attivismo vegan pacifista»./Seconda parte dell'intervista

La provocazione di Gary: «Non è possibile un attivismo vegan pacifista»/2

Prosegue dalla Prima Parte/

E' scientificamente provato che anche le piante sono esseri viventi con una vera e propria vita sociale, capaci di sentire e comunicare tra di loro. Perché pensi che sia più etico mangiare vegetali che animali?

 

Scientificamente provato? Credete ancora agli zombi o ai goblin? Guardate questo e scoprite la verità

Non uccidere gli animali significherebbe avere una terra sovrappopolata. Dove andrebbero tutti gli animali da allevamento?

Gli animali meritano di essere liberati dal comportamento avido dell'uomo che scusa la tortura, la schiavitù e l'assassinio in nome del profitto. Lo stesso atteggiamento è stato il catalizzatore della schiavitù dei neri in America, fino a quando la maggioranza delle persone  non concluse che la libertà e la giustizia erano più importanti dei guadagni economici derivanti dalla schiavitù. La schiavitù è schiavitù e la crudeltà è crudeltà anche se le vittime hanno becchi, corna, piume o branchie. Non c'è prova che una trasformazione della società verso il veganesimo danneggerebbe l'economia. I vegani non si nutrono di aria. Mangiamo frutta e verdure e altri prodotti di origine vegetale coltivati dagli agricoltori e trasportati nelle città, nei ristoranti e nei supermercati. Ceniamo in ristoranti in cui i cuochi cucinano e i camerieri servono. Acquistiamo vestiti, scarpe e giacche. Compriamo macchine, biciclette e biglietti aerei. Ascoltiamo musica, guardiamo la tv, usiamo i computer, parliamo al telefono, andiamo ai concerti e leggiamo i giornali, compriamo case, prendiamo in affitto appartamenti e paghiamo le bollette. I vegani contribuiscono in modo positivo all'economia quanto lo fanno i carnivori. Semplicemente vogliamo un'economia etica che non faccia intenzionalmente male agli animali. Gli allevatori che schiavizzano e uccidono gli animali potrebbero facilmente convertire la loro terra al suo scopo originario: raccogliere frutta, verdura, noci, semi, grani e legumi. In una società capitalista i consumatori dettano legge: se tu vuoi hot dog, i maiali soffriranno e saranno uccisi. Se vuoi hot dog di soia, nessuno sarà ucciso. Quando i tempi cambieranno e uccidere gli animali per profitto sarà considerato osceno quanto schiavizzare le persone, ci sarà ancora lavoro e le aziende guadagneranno ancora soldi.  Per quanto riguarda i 10 miliardi di animali schiavizzati e uccisi in America ogni anno, non pensate che andrebbero a scorrazzare in giro per le strade delle città se tutti diventassero vegani. Le industrie di carne, latte e uova ingravidano artificialmente milioni di femmine per creare centinaia di milioni di animali per vendere la carne a milioni americani dipendenti da carne, latte e uova. Siccome i principi della domanda e dell'offerta sono sempre validi, il commercio e la schiavitù animale non sarebbero più convenienti se tutti smettessero di mangiare carne. Ogni consumatore di carne, latte e uova è responsabile della morte di 3000 animali di terra e di 5000 animali marini in tutta la sua vita. Nel ventiduesimo secolo quando 150 milioni di americani consumeranno prodotti animali, saranno creati e uccisi 5 milioni di animali  Nel ventitreesimo secolo, quando 75 milioni di americani mangeranno prodotti animali, saranno uccisi  2,5 milioni di animali e così via. In 3 o 400 anni l'America diventerà un paese vegano e ci saranno soltanto poche migliaia di mucche, maiali, polli e tacchini. A quel punto potremo liberarli o dar loro una vita felice in un santuario. Ci sono voluti 400 anni per la fine della schiavitù in America. La maggior parte delle donne non avevano il diritto al voto fino al 1920. La segregazione razziale non fu abolita fino agli anni 60. Purtroppo il mondo non diventerà vegano in una notte. Se vi state domandando perché il governo non si occupa dello specismo, la convinzione che gli umani siano superiori agli altri animali, ricordatevi che quello è lo stesso governo razzista e sessista che per secoli ha permesso la schiavitù, la segregazione e ha negato il voto alle donne. E' lo stesso governo eterosessista che nega parità di diritti agli omosessuali, lo stesso che ha assassinato milioni di Nativi americani per rubare la loro terra. L'industria della carne e dei prodotti animali è una delle industrie più potenti e che generano più profitto in tutto il pianeta. Come può, quindi, il governo iniziare a promuovere la nocività dei prodotti animali o l'immoralità di uccidere milioni di animali? Non dovremmo mai contare sui politici per rendere il mondo un posto più etico. Solo quando noi, collettivamente, smetteremo di considerare gli animali come merci e proprietà e inizieremo a considerarli con compassione gli animali acquisteranno la libertà che meritano.

Una dieta bilanciata e naturale non dovrebbe richiedere l'uso di integratori di alcun tipo. E invece moltissimi vegani fanno uso di integratori di B12 e altri minerali. Come mai?

L'American Journal of Clinical Nutrition riporta che il 39% degli americani ha bassi livelli di vitamina B12. Se solo l'1% degli americani è vegano, come può la carenza di vitamina B12 essere un problema dell'essere vegani? Personalmente, dopo 16 anni di veganesimo senza mai aver preso una singola vitamina, ho controllato i miei livelli di B12 nel 2012 e il valore era di 543 pg/mL. I valori normali vanno da 271 a 870. I miei livelli sono perfetti perché il corpo umano ha bisogno soltanto di tre microgrammi di B12 al giorno e noi abbiamo batteri in bocca e nell'intestino che la producono naturalmente. La B12 si trova nella terra ed è per questo che gli animali la possiedono. Oltre a produrla naturalmente come fanno gli umani, gli animali, brucando l'erba, la assumono. Inoltre, il cibo somministrato agli animali nelle industrie di carne, uova e latte non viene mai lavato. Nonostante questo, comunque, tentare di assumere la B12 mangiando animali è dannoso e inefficiente. Prima di tutto la B12 è seriamente danneggiata o distrutta dal calore, in secondo luogo i prodotti animali contengono sostanze che causano malattie. La distruzione della B12 data dalla cottura spiega perché la maggioranza delle persone con carenza di questa vitamina sono mangiatori di carne, uova e latticini. I vegani o vegetariani con questa carenza sono consumatori di cibo spazzatura o persone che hanno problemi che impediscono l'assorbimento e la produzione di questa vitamina. I vegani consumatori di cibo spazzatura sono a rischio anche per altre patologie. Il veganesimo senza cibo spazzatura non causa malattie.

Le nostre case sono piene di cani e gatti, animali per natura carnivori. Se li costringessimo a un'alimentazione vegana non andremmo contro la loro natura?

Nessuno discute sull'amore che molte persone hanno nei confronti dei loro animali da compagnia ma questo amore ha creato un enorme problema: amiamo questi animali fino alla morte. E dico “fino alla morte” perché li alleviamo e continuiamo ad allevarli sapendo che ogni anno finiscono uccisi milioni di cani e gatti non amati, non voluti e senza casa che vivono in macelli chiamati eufemisticamente rifugi o società umane. Rifugi e società umane dovrebbero essere paradisi, luoghi di benessere e protezione, non luoghi di morte. Quindi allevare animali dovrebbe essere un crimine. E dovrebbe essere considerato tale fino al momento in cui tutti gli animali senza una casa che languono nei macelli delle città, avranno una casa. In realtà la stessa cosa dovrebbe essere vietata anche agli umani fino a quando tutti i bambini non amati, non voluti e senza casa non siano stati adottati e accolti. L'altra questione è che i cani sono onnivori e i gatti carnivori. Questo presenta un vero e proprio dilemma etico perché abbiamo finito per schiavizzare e uccidere ancora più mucche, maiali, polli, tacchini e pesce per dare da mangiare a cani e gatti. Dal momento che le persone non vanno mai fuori a uccidere scoiattoli o uccelli per i loro compagni, perché dev'essere giusto pagare persone nei macelli per assassinare mucche, maiali e polli per quei cani e quei gatti? Oggi esiste cibo vegano anche per cani e gatti. Il mio cane, morto a 15 anni, ha mangiato cibo vegano i suoi ultimi 9 anni. E milioni di altri cani e gatti vivono benissimo con questo tipo di alimentazione.  E' ovvio che ai cani e ai gatti piaccia vivere con noi. Vivono nelle nostre case e ricevono amore, calore, riparo, acqua e cibo. Inoltre, le nostre case non sono prigioni. A parte l'allevamento, la sterilizzazione e l'alimentazione basata sulla carne non vedo problemi etici nell'avere un cane o un gatto.  La sterilizzazione non è etica perché non può esserlo privare un animale del suo diritto a riprodursi. Tuttavia bisogna considerare l'alternativa di uccidere milioni di cani e gatti nei macelli cittadini ogni anno.  Sterilizzare non può essere considerato crudele perché viene fatto in anestesia ma è una violazione del loro diritto. Uccelli, pesci, serpenti che vengono tenuti in gabbia non appartengono alle nostre case. Le gabbie sono prigioni e nessuna creatura è felice di vivere in gabbia. Nel continuo tentativo di cogliere i vegani in contraddizione alcuni carnivori dicono che essi non sono coerenti perché hanno animali da compagnia. Questa affermazione è stupida quanto quella che i vegani sono assassini di piante perché quello che queste persone non riescono a capire è che tutte le industrie di allevamento sono sostenute da carnivori e non da vegani e i vegani come sempre cercano di pulire le tracce di sangue che oppressori e assassini costantemente lasciano sul loro cammino.

Se la scelta vegan è una scelta etica, per quale motivo molti rifiutano di mangiare animali ma non hanno problemi a indossare prodotti ricavati dal loro pellame?

Ti riferisci ai vegetariani e non ai vegan. Questo è un estratto sul vegetarianesimo da Hitler e il vegetarianesimo, saggio che si può trovare sul mio sito: “E' tempo di guardare la dura realtà: il vegetarianesimo non è altro che un'altro modo di mangiare carne. Non è simile al veganesimo perché i vegetariani supportano la mercificazione, la riduzione in schiavitù, lo stupro e l'assassinio di mucche (vedi la sezione sulla produzione di prodotti derivati del latte) e le galline (vedi la sezione relativa a galline, polli e uova) e lo sfruttamento delle api nell'industria del miele (vedi la sezione api e miele). Tollerano, inoltre, la sottrazione alle madri dei loro piccoli, la tortura e l'uccisione di cuccioli come i vitelli nelle fattorie che producono latte dove i piccoli vengono letteralmente rubati alle loro madri dopo la nascita. I maschi vengono uccisi mentre i pulcini maschi nella produzione delle uova vengono uccisi buttandoli via perché non fanno uova o macinati vivi. Inoltre, molti vegetariani si vestono con pelle, lana o seta (vedi la sezione sulla PELLE ANIMALE). Qualcuno potrebbe spiegarmi in che modo il vegetarianesimo sarebbe uno stile di vita animal friendly? Il mio indirizzo email è  GaryTofu@earthlink.net. A meno che il vegetarianesimo non sia un periodo di passaggio, un anno o meno, verso il veganesimo, è uno stile di vita violento che non è diverso dal mangiare carne.

 

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Commenti

A mio avviso c'è confusione. Che cibarsi dagli allevamenti intensivi è folle, va bene, considerato il rischio xenobiotico e biologico, nonchè lo spreco, come denunciato anche dal mio collega Segre(last minute market) a Bologna.Dimentichiamo però che l'uomo in origine era cacciatore, poi con l'appaesamento è divenuto stanziale e quindi coltivatore come pure allevatore. Detto ciò per considerare le proteine animali da non demonizzare, privilegiandole a secondo degli intenti nutrizionali da quelle vegetali, sicuramente efficaci.Si dimentica spesso che esistono le buone pratiche di zootecnia-biologica. (L.C. tecnologo delle produzioni agrozootecniche)
Dr. Luigi Cellamare - tecnol. delle produzioni, 01-07-2016 01:01

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