Covid e restrizioni delle libertà e del movimento: salute mentale a rischio, soprattutto per i giovani

La situazione che perdura senza vederne ormai la fine, che impone restrizioni continue alle libertà, al movimento, alle opportunità di relazione e che mantiene una cappa pesante sulla popolazione sta mettendo seriamente rischio la salute mentale delle persone, in particolar modo dei giovani.

Covid e restrizioni delle libertà e del movimento: salute mentale a rischio, soprattutto per i giovani

È boom dello stress per gli italiani; stress collegato alle restrizioni e limitazioni imposte per l'allarme Covid. E tra i piu' esposti ci sono i giovani, "nei quali si sta sviluppando un'onda lunga di problemi psicologici", ha affermato il Consiglio nazionale dell'Ordine degli psicologi (Cnop). La salute mentale e' sempre piu' a rischio fra i ragazzi e sta lettarmente esplodendo il fenomeno dell'autolesionismo.

A sentirsi stressate a un livello medio-alto sono quasi 8 persone su 10, secondo un aggiornamento dello 'stressometro', l'indagine periodica realizzata dall'Istituto Piepoli proprio per il Cnop.

Tra i piu' esposti ci sono i giovani che vivono con criticita' la perdita del punto di riferimento rappresentato dalla scuola. Anche secondo Stefano Vicari, responsabile di Neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza dell'ospedale Bambino Gesu' , i giovani sono tra le categorie a cui prestare maggiore attenzione. Vicari rileva come siano aumentati notevolmente, da ottobre, gli accessi in Pronto Soccorso per disturbi mentali, in particolare tentativi di suicidio o atti di autolesionismo , ad esempio con dei tagli sul corpo. "Per settimane-aggiunge - abbiamo avuto otto posti letto su otto occupati, e non era frequente, e tutti per tentativo di suicidio. Non mi era mai capitato".

Secondo l'esperto, poi, va considerato che l'onda lunga di questi disagi o disturbi nei ragazzi "ci accompagnera' anche finita l'emergenza", per cui e' importante agire, "investendo sulla salute mentale".

Separati dai compagni e senza la scuola in presenza a fare da "ammortizzatore di stress, disagi e disturbo mentale, con la costruzione di relazioni positive in un contesto con una valenza educativa", spesso hanno trascorso le ore a chattare, giocare ai videogames ma anche solo a fissare il soffitto. Sono aumentati i problemi di sonno, l'ansia, l'irritabilita' che in alcuni casi e' sfociata in aggressivita' verso i genitori e se stessi.
"Ci vorra' tempo prima che i ragazzi ristabiliscano rapporti sereni. Sara' difficile farli uscire da casa".

Anche in Germania la situazione sta diventando esplosiva. Psichiatri, psicologi e pediatri hanno espresso un crescente allarme per il fatto che la chiusura delle scuole, le restrizioni sociali e altre precauzioni stanno amplificando la paura e lo stress della pandemia tra i 13,7 milioni di bambini e adolescenti tedeschi, aumentando la prospettiva di una futura crisi di salute mentale. "Non abbiamo ancora studi a lungo termine, ma ci sono molte prove di un aumento guidato dalla crisi dei ricoveri e del ricorso agli psicologi", ha detto all'Associated Press Julia Asbrand, professoressa di psicologia infantile e giovanile all'Università Humboldt di Berlino. Un recente sondaggio del Centro medico universitario di Amburgo-Eppendorf ha rilevato che circa un bambino su tre soffre di ansia o depressione legate alla pandemia o presenta sintomi psicosomatici come mal di testa o dolori di stomaco. Secondo lo studio, i bambini provenienti da famiglie più povere e immigrate sono colpiti in modo sproporzionato.

Un'analisi della compagnia di assicurazione sanitaria tedesca Dak su questioni psicologiche giovanili conferma il quadro. La valutazione, ottenuta dall'agenzia di stampa tedesca dpa, ha mostrato che il numero di bambini e adolescenti ricoverati in ospedale per cure psichiatriche a Berlino è quasi raddoppiato durante la prima metà del 2020, quando le scuole sono state chiuse per oltre due mesi durante il primo blocco del paese, rispetto ai primi sei mesi del 2019. La statistica sottolinea la tensione psicologica che la situazione sta causando ai giovani, ma non illustra la portata del problema, ha detto Christoph Correll, il direttore della psichiatria infantile e giovanile all'ospedale Charite di Berlino. "I ricoveri sono la punta dell'iceberg", ha spiegato. Gli adolescenti, in particolare le ragazze, sono più inclini a disturbi alimentari e autolesionismo, e molti problemi psicologici dei bambini non vengono rilevati mentre i genitori sono sopraffatti e insegnanti, assistenti sociali e pediatri non hanno contatti regolari con studenti, clienti e pazienti, avvertono gli esperti. Un gruppo di esperti  ha scritto una lettera aperta al governo per far in modo che le autorità affrontino i bisogni dei giovani e diano loro la priorità durante la riapertura delle attività.

 

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