L’Italia che protegge l’ambiente e diventa energeticamente autosufficiente può darci milioni di occupati

Il settore ambientale è quello che in assoluto ha più potenzialità occupazionali di tutti gli altri, compreso il settore informatico di cui tanto si favoleggia.

L’Italia che protegge l’ambiente e diventa energeticamente autosufficiente può darci milioni di  occupati

Vari anni fa un politico imprenditore, noto anche per i suoi tanti guai con la giustizia, per farsi eleggere sparò una delle sue proverbiali balle dicendo che avrebbe dato milioni di posti di lavoro agli italiani. Ovviamente nulla di questo si avverò ma se avesse usato questa affermazione riferendosi all’ambiente (che purtroppo il personaggio in questione non sa nemmeno cosa sia) sarebbe stato molto più credibile.
Infatti il settore ambientale è quello che in assoluto ha più potenzialità occupazionali di tutti gli altri, compreso il settore informatico di cui tanto si favoleggia.
Del resto non ci vuole molto a capire che visto lo stato ambientale pietoso in cui abbiamo ridotto il nostro paese, ci vorrà tanto lavoro per rimettere in sesto quanto si è rovinato.
Ma andiamo con ordine, solo il settore della riqualificazione energetica capillare di tutto il patrimonio edilizio italiano darebbe da lavorare a centinaia di migliaia di persone. Se poi finalmente si volesse sfruttare la qualità principale del Paese del sole, ovvero il sole stesso e le energie rinnovabili in genere, anche per fare diventare l’Italia in breve tempo autosufficiente, servirebbero altre centinaia di migliaia di persone.
Pensate ad esempio cosa significherebbe in fatto di occupazione diffusa, da nord a sud, mettere ovunque sia possibile pannelli solari per produrre elettricità, acqua e aria calda, microgeneratori eolici, micro impianti idroelettrici, impianti di biogas domestici.
C’è poi tutto il settore della salvaguardia ambientale laddove innumerevoli zone sono a rischio idrogeologico costante derivante dal saccheggio della natura e cementificazione. Proporre poi un turismo orientato soprattutto all’ecologia, intervenire sul vastissimo settore del riuso, recupero e riciclo dei materiali dalle potenzialità immense, applicare sistemi di efficienza energetica ovunque compresa la mobilità completamente rivista in ottica di tutela ambientale. Intervenire sugli sprechi idrici e quindi la conseguente installazione capillare di limitatori di flusso, sistemi di fitodepurazione ove possibile, compost toilet, sistemi di recupero acqua piovana, orti autoirriganti.
E se calcoliamo le potenzialità anche di tutto il settore dell’agricoltura biologica, avremmo un ulteriore altissimo incremento di occupati, visto che è evidente che non possiamo continuare a mangiare e bere schifezze e conseguentemente avvelenare noi stessi e l’ambiente spargendo tumori nella popolazione, vero flagello sanitario. A corollario di tutto questo c’è la necessaria e fondamentale informazione e formazione a cittadinanza, scuole, imprese, enti pubblici, uffici, che impegnerebbe altrettanti lavoratori.
Intraprendendo queste azioni riassorbiremmo tutta la disoccupazione e molte persone che attualmente fanno lavori dannosi, inutili, senza senso o che non gli piacciono, potrebbero cambiare lavoro e contribuire a fare dell’Italia il giardino fiorito che più volte abbiamo auspicato.
Proviamo a immaginare, con questi interventi capillari e diffusi ovunque, quanti milioni di persone si occuperebbero; e per di più in lavori, utili, sensati e che salvaguardano noi, la nostra salute e quella delle prossime generazioni. Inoltre si risparmierebbero enormi quantità di soldi sottratte al flagello dei combustibili fossili, discariche, inceneritori, veri e propri prosciugatori di ricchezza e produttori di inquinamento senza soluzione di continuità.
Altro che “crescita” e soldi buttati dalla finestra per rilanciare settori che producono merci e servizi dannosi o/e superflui; si punti dunque decisamente e senza indugio sull’ambiente e tutto quanto ne deriva, si avranno solo benefici, vantaggi e prosperità da ogni punto di vista.
E che questa via sia percorribile, sana e saggia lo dimostriamo come associazione Paea da oltre venti anni con il nostro lavoro e spiegheremo come intraprenderla anche nel prossimo corso sul “Cambiare vita e lavoro. Istruzioni per l'uso” giunto ormai alla 47 edizione. Immersi nella natura umbra ospitati al Parco Energie Rinnovabili, un gioiello di autosufficienza, tecnologie appropriate, energie rinnovabili, creatività e ottima cucina, costruiremo l’auspicabile futuro solare e vivibile per tutti.

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Se vuoi fare un primo passo concreto verso il cambiamento, hai l'opportunità di iscriverti al workshop "Cambiare vita e lavoro: istruzioni per l'uso" che si terrà in Umbria il 24 e 25 luglio 2021.

QUI info su programma e modalità di iscrizione

 

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