La denuncia delle associazioni: «Uno schiaffo alla sanità pubblica, briciole alla salute della popolazione»

Cinque associazioni per la difesa della sanità pubblica hanno redatto un appello, sottoscritto anche da numerosi altre gruppi e sindacati, che tutti possono sottoscrivere e che denuncia come nel tanto propagandato Piano Nazionale Ripresa e Resilienza alla sanità siano destinate solo briciole.

La denuncia delle associazioni: «Uno schiaffo alla sanità pubblica, briciole alla salute della popolazione»

L'appello è stato redatto da Salute Diritto Fondamentale, SOS Sanità;ì, saluteinternazionale.info, CoPerSaMM (Conferenza permanente per la salute mentale nel mondo F. Basaglia) e Lisbon Institute of Global Mental Health, e sottoscritto da numerosi altri gruppi, associazioni e sindacati.

QUI la lista degli aderenti

«La proposta di Piano Nazionale Ripresa e Resilienza presentata dal Governo riserva agli investimenti per la salute 9 miliardi: appena il 4,6% delle enormi risorse messe a disposizione con Next Generation UE (quasi 200 miliardi) - scrivono i promotori - È una scelta che ha dell’incredibile. La pandemia ha mostrato quanto fragile, indebolito dai tagli e impreparato fosse il servizio sanitario italiano e ancor più i servizi sociali».

«Avevano detto che la pandemia sarebbe stata l’occasione per ripensare a fondo, e rinnovare, la struttura e l’organizzazione del nostro SSN e avevano detto: MAI PIU’ TAGLI - scrivono ancora i promotori - Avevano detto che andava rafforzata la prima linea, quella della prevenzione, delle cure primarie, dell’integrazione tra sociale e sanitario: quella linea che si era subito sfaldata nella prima ondata e che non è stata rafforzata in vista della seconda. Avevano detto che era prioritaria la ricerca finalizzata indipendente, e che la priorità era la risorsa umana, la formazione di una nuova generazione di personale infermieristico e di medici specialisti. Avevano dichiarato che per fare tutto ciò ci sarebbero stati anche i 37 miliardi del MES. Poi hanno detto che i soldi del MES non servivano, perché c’erano quelli del Recovery Fund. E invece ai progetti per la Salute sono state riservate le briciole. Ci troviamo di fronte a una scelta politica precisa, uno schiaffo alla sanità pubblica nazionale e ai servizi sociali: la rinuncia a rinnovare e potenziare il nostro SSN, per metterlo in grado di tutelare per davvero la salute della popolazione e ridurre le sempre più profonde diseguaglianze sociali. Una scelta destinata a trasformare un invidiato sistema di sanità pubblica in uno che sempre più favorirà la medicina privata».

L'appello dunque è «per un vero rilancio delle politiche e dei servizi socio sanitari» e rivendica
almeno 30 miliardi per finanziare un Piano nazionale dedicato al potenziamento dell’assistenza sociale e sanitaria territoriale, presentando precise proposte. Per questo ci ribelliamo di fronte a questo schiaffo al welfare pubblico e chiamiamo alla mobilitazione tutti coloro che hanno a cuore il destino, il rilancio e l’innovazione del nostro sistema sociale e sanitario pilastro fondamentale per la tutela della salute».

Per aderire scrivi a: salutedirittofondamentale@gmail.com, info@sossanita.it, copersamm@gmail.com, redazione@saluteinternazionale.info

 

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