Messina, Ponte sullo Stretto: al via il procedimento per gli espropri

Gli abitanti delle sponde dello Stretto di Messina spiazzati dalla notifica che avvia il procedimento per gli espropri a 586 cittadini di Villa San Giovanni oltre che a un centinaio di proprietari di suoli e fabbricati a Campo Calabro.

Messina, Ponte sullo Stretto: al via il procedimento per gli espropri
Lo scorso 8 settembre, con la pubblicazione del progetto degli espropri e del relativo avviso per il pubblico, è partito il procedimento finalizzato alla “Dichiarazione di Pubblica Utilità” del progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina. La notifica di espropri per 586 cittadini di Villa San Giovanni (oltre a un centinaio di proprietari di suoli o fabbricati a Campo Calabro) - pertinenti a terreni, fabbricati, o attività imprenditoriali - ha spiazzato gli interessati. Ci sono i piani particellari con l’indicazione di tutte le zone interessate sia dagli espropri sia dalle occupazioni d'urgenza e l’elenco delle ditte. Nonostante da qualche tempo fosse stato già firmato un accordo sul piano degli stessi, quando lo scorso 29 giugno la Commissione europea declassò il Corridoio 1 Berlino-Palermo, dirottandolo dal naturale percorso attraverso Calabria e Sicilia per raggiungere, invece, Malta dall'Adriatico, era nata in taluni la speranza che, venendo meno il finanziamento Ue, il ponte potesse restare sulla carta. Sulle sponde dello Stretto si pensava che di espropri non si sarebbe parlato prima di un deprecato esito positivo dei fondi destinati dal Cipe, la cui pronuncia era attesa entro la fine di questo mese. Almeno così si era detto a inizio 2011, quando la Società Ponte di Messina dichiarò di aver ricevuto il 20 dicembre 2010 dalla Eurolink il progetto definitivo del ponte fra la Sicilia e la Calabria, con le opere connesse comprensive di 40 chilometri di raccordi stradali e ferroviari. Uno dei dati assunti come certi nelle vicende del Ponte sullo Stretto di Messina è l’affidamento all'archistar Daniel Libeskind del progetto sulle principali opere connesse alla struttura. Si tratta dell'area del centro direzionale presso la località Piale (Villa San Giovanni), la fascia dal blocco di ancoraggio alla torre del ponte (Cannitello), il lungo mare di Villa San Giovanni; tutte sul versante calabrese. La notizia è stata resa ufficialmente nota a i primi di gennaio 2011. Non si conoscono ancora i disegni. L’autore a inizio anno affermò che “il progetto architettonico deve comunicare l'integrità spazio temporale della memoria del Mediterraneo, testimoniando la sua importanza come epicentro della storia e della cultura europea e del mondo”. L’architetto Daniel Libeskind, statunitense nato in Polonia, figlio di due sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti, è autore di un maestoso progetto messo a punto nel 2004 per la ricostruzione di 'Ground Zero', un intero quartiere in cui primeggia la Freedom Tower, un grattacielo che dovrebbe raggiungere l’altezza di 1776 piedi (secondo l’unità di misura lì adottata), in ricordo dell'anno della dichiarazione d'indipendenza americana. Tornando alla faccenda degli espropri, l'amministratore delegato dello Stretto di Messina, Pietro Ciucci, ha dichiarato che al fine di mettere a disposizione degli espropriandi su entrambe le coste un percorso chiaro, trasparente, agevolato e vigilato, “con anticipo, rispetto all'approvazione da parte del Cipe del progetto definitivo e la conseguente dichiarazione di pubblica utilità (necessaria per dare l'avvio agli espropri) abbiamo individuato un percorso che privilegia la mediazione ed il confronto fra le parti per raggiungere accordi consensuali con ciascuno espropriato. Il tutto dovrà essere finalizzato ad una tempestiva individuazione del giusto indennizzo in tempi congrui per trovare altre soluzioni abitative o produttive”. Gli interessati – informa la Società Stretto di Messina - potranno prendere visione degli elaborati espropriativi, pubblicati anche sul sito della Eurolink. Saranno a disposizione del pubblico per 60 giorni. Pubblicato anche l’avviso relativo all’aggiornamento dello Studio di Impatto Ambientale, lo Studio di Incidenza sui Siti di Interesse Comunitario (SIC) e sulle Zone di Protezione Speciale (ZPS), messi a disposizione del pubblico per trenta giorni presso la Regione Calabria (Dipartimento Politiche dell’Ambiente Ufficio VIA) e presso la Regione Siciliana (Dipartimento Regionale dell’Ambiente, Servizio VAS/VIA). Entro la fine di settembre la Società Stretto di Messina dichiara che invierà il progetto definitivo al Ministero delle Infrastrutture e a tutte le Amministrazioni ed Enti centrali e locali che dovranno esprimere il proprio parere di competenza nell’ambito della Conferenza di servizi. Successivamente il Ministero delle Infrastrutture potrà convocare e aprire la Conferenza di servizi che dovrà concludersi entro 60 giorni. Alla Struttura Tecnica di missione del Ministero spetterà quindi il completamento dell’istruttoria sul progetto definitivo per trasmetterla al Cipe. L’approvazione del Cipe del progetto definitivo e la conseguente “Dichiarazione di Pubblica Utilità” darà il via agli espropri. Ma gli abitanti delle due sponde non sono gli unici cui lo Stretto di Messina riserva novità. Dal 5 settembre è entrato in vigore l'Ecopass, il 'ticket' per il suo attraversamento, a seguito del protocollo d'intesa firmato lo scorso 29 agosto dal Sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, e quello di Villa S. Giovanni, Rocco La Valle. Queste le tariffe: 3 euro per gli autocarri, 1 euro per le autovetture, 30 euro per i mezzi superiori alle 3,5 tonnellate che passeranno dai porti del centro, quello storico e la rada San Francesco. Cifre che si sommano al costo del biglietto normalmente rilasciato dalle diverse compagnie. L’obbligo del pagamento per i viaggiatori deriva da un’ordinanza del Sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, a conclusione di un iter che ha coinvolto anche Tar e consiglio di Stato. Del preventivato incasso annuale dell'amministrazione messinese, atteso per circa 6 milioni di euro, al Comune di Villa dovrebbe essere destinata una quota pari al 35%. L’accordo, valevole fino al 31 dicembre 2011 per la parte operativa e al 15 gennaio 2012 per quella amministrativa, vuole – secondo le dichiarazioni rese dai due sindaci - “garantire, forse per la prima volta, risposte reali e tangibili a due comunità che per lungo tempo hanno sofferto i disagi ed i costi, non solo economici, del traffico da attraversamento”. A originarlo, ci sarebbe la volontà politica dei due Comuni di avviare un percorso unitario sulle politiche della mobilità che interessano l’area dello Stretto.

Commenti

Sinceramente non credo che questa grande opera possa superare un serio vaglio dei rischi ambientali, ma temo che l'insediamento da tempo avvenuto della SOCIETA'STRETTO DI MESSINA, finirà se non altro per giustificare i suoi già pesanti costi riversati sulle casse italiane per la sola sua esistenza,per condizionare l'operabilità di una impresa ridondante di propaganda e troppo appetitosa per il perverso intreccio di politica e affari da cui l'Italia sembra inesorabilmente pervasa. Ci verrà detto che gli ingentissimi costi saranno riassorbiti dal vertiginoso traino dato dall'unificazione e che così si da un grosso impulso all'occupazione e tante altre storielle del genere e si farà il possibile per sottacere le penalità già scattate e i costi di opposizione agli espropri. Sarebbe opportuno sentire come la pensano gli abitanti delle due sponde e ciò al di là delle loro attuali rappresentanze politiche. Credo che ne sentiremo delle belle. politicheforriella
Franco, 13-09-2011 01:13
la follia umana non ha alcun limite. Tutte quelle risorse gettate in mani sbagliate non per il bene dei cittadini italiani ma solo di pochi individui. Una famiglia si muore di fame e si indebita per comprare una collana di diamanti. Non è follia?!
maria, 12-09-2011 09:12
Fossero almeno diamanti...! Continuando nella metafora, ci vendono bigiotteria di vetro, luccicante, fragile e inutile... Una farsa tutta italiana. No T.A.V. ! No Ponte !
Juan Carlos, 13-09-2011 06:13

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